Gadi Polacco
COMUNITANDO - www.livornoebraica.org si associa al lutto per la scomparsa del Premio Nobel Montalcini : sia il il suo ricordo quale esempio e benedizione.
domenica 30 dicembre 2012
E' SCOMPARSA LIA LEVI MONTALCINI (z.l.) SIA IL SUO RICORDO PER BENEDIZIONE
martedì 25 dicembre 2012
Gli auguri di COMUNITANDO - www.livornoebraica.org
Sinceri auguri a quanti, tra questi giorni e i prossimi (ad esempio i
cristiani ortodossi) ,celebreranno le ricorrenze natalizie. Agli altri,
credenti di diversa fede e non credenti,ottime cose.
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credenti di diversa fede e non credenti,ottime cose.
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sabato 8 dicembre 2012
Felice Hanuccha' e una hanucchia' d'avanguardia (dalla mostra livornese di hanucchiot dei bambini)
Nelle foto : la Hanucchia' in piazza Benamozegh, la mostra di hanucchiot dei bambini ( coordinata da "Hillà la Madrichà" e una hanucchia' d'avanguardia...
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venerdì 7 dicembre 2012
UN DICEMBRE DI AUGURI NEL QUALE VARIE FESTE RELIGIOSE S'INCONTRANO
Insieme alle feste cattoliche e cristiane, dicembre (senza ambizione di esaustività) comprende anche l'ebraica Festa delle Luci (Hanucchà) che avrà inizio al tramonto dell' 8 dicembre. COMUNITANDO - www.livornoebraica.org rivolge quindi un "trasversale" augurio esteso anche a quanti, non credenti o appartenenti a fedi diverse, non hanno propriamente ricorrenze religiose da celebrare in questo mese : a loro buone cose e, se i duri momenti lo consentono, buone vacanze.Gadi PolaccoComunitando -www.livornoebraica.orgLA FESTA DELLE LUCI - HANUCCHA'(dal sito dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane)La festa delle luci
Chanukkà nel calendario autunnale è preceduta da circa due mesi in cui non c'è alcuna ricorrenza, a parte il sabato e i capomese. Probabilmente anche per questo l'atmosfera è particolarmente allegra e i bambini la aspettano con ansia.
La festa di Chanukkà, tra tutte le antiche ricorrenze ebraiche, è l'unica che non affondi in qualche modo le sue radici nella Bibbia e nei suoi racconti; è una festa stabilita dai Maestri del
Talmud e ricorda un avvenimento accaduto in terra di Israele, nel 168 a.e.v.
Antioco Epifane di Siria - ottavo re della dinastia seleucide, erede di una piccola parte dell'Impero appartenuto ad Alessandro Magno - voleva imporre la religione greca alla Giudea. Le mire di ellenizzazione furono contrastate e impedite da Mattatià, un sacerdote di Modiin della famiglia degli Asmonei che insieme ai suoi sette figli, diedero avvio alla rivolta.
Chanukkà è conosciuta anche come la festa del miracolo dell'olio: quando dopo una strenua battaglia, il 25 di Kislev di tre anni dopo (165 a.e.v.), il Tempio fu riconquistato, si doveva procedere alla riconsacrazione. Nel Tempio però fu trovata una sola ampolla di olio puro recante il sigillo del Sommo Sacerdote. Per la preparazione di olio puro (viene considerato olio puro quello raccolto dalle prime gocce della spremitura delle olive) occorrevano otto giorni. Nel trattato talmudico di Shabbat (21b) leggiamo del grande miracolo che occorse: l'olio che poteva bastare per un solo giorno, fu sufficiente per otto giorni, dando così la possibilità ai Sacerdoti di prepararne dell'altro nuovo. In ricordo di quel miracolo, i Saggi del
Talmud istituirono una festa di lode e di ringraziamento al Signore che dura appunto 8 giorni: Chanukkà che letteralmente, significa "inaugurazione".
La prima sera della festa si accende un lume su un candelabro speciale a nove bracci, e ogni sera, per otto giorni, se ne aggiunge uno in più, fino a che l'ottava sera si accendono 8 lumi. Questo candelabro si chiama Chanukkià e può avere diverse forme. L'indicazione è che gli otto contenitori per le candele siano tutti allineati alla stessa altezza e che il nono - lo
shammash, il servitore, quello che serve per accendere gli altri lumi - sia in una posizione diversa.
I bambini ricevono regali e in particolare delle trottoline su cui compaiono le iniziali delle parole "Un grande miracolo è avvenuto lì".
Uno dei precetti relativi alla festa è quello di "rendere pubblico il miracolo", per questo si usa accendere i lumi al tramonto o più tardi, quando c'è ancora gente nelle vie, vicino alla finestra che si affaccia sulla strada, al fine di rendere pubblico il miracolo che avvenne a quel tempo. Negli ultimi anni nelle grandi piazze di alcune città italiane, si issa un'enorme
Chanukkià i cui lumi vengono accesi in presenza di numerosi intervenuti.
Nella foto : la Hanucchià accesa completamente all'esterno della Sinagoga di Livorn
www.livornoebraica.org
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Blog di cose ebraiche livornesi e non solo,con un occhio ad Israele
Chanukkà nel calendario autunnale è preceduta da circa due mesi in cui non c'è alcuna ricorrenza, a parte il sabato e i capomese. Probabilmente anche per questo l'atmosfera è particolarmente allegra e i bambini la aspettano con ansia.
La festa di Chanukkà, tra tutte le antiche ricorrenze ebraiche, è l'unica che non affondi in qualche modo le sue radici nella Bibbia e nei suoi racconti; è una festa stabilita dai Maestri del
Talmud e ricorda un avvenimento accaduto in terra di Israele, nel 168 a.e.v.
Antioco Epifane di Siria - ottavo re della dinastia seleucide, erede di una piccola parte dell'Impero appartenuto ad Alessandro Magno - voleva imporre la religione greca alla Giudea. Le mire di ellenizzazione furono contrastate e impedite da Mattatià, un sacerdote di Modiin della famiglia degli Asmonei che insieme ai suoi sette figli, diedero avvio alla rivolta.
Chanukkà è conosciuta anche come la festa del miracolo dell'olio: quando dopo una strenua battaglia, il 25 di Kislev di tre anni dopo (165 a.e.v.), il Tempio fu riconquistato, si doveva procedere alla riconsacrazione. Nel Tempio però fu trovata una sola ampolla di olio puro recante il sigillo del Sommo Sacerdote. Per la preparazione di olio puro (viene considerato olio puro quello raccolto dalle prime gocce della spremitura delle olive) occorrevano otto giorni. Nel trattato talmudico di Shabbat (21b) leggiamo del grande miracolo che occorse: l'olio che poteva bastare per un solo giorno, fu sufficiente per otto giorni, dando così la possibilità ai Sacerdoti di prepararne dell'altro nuovo. In ricordo di quel miracolo, i Saggi del
Talmud istituirono una festa di lode e di ringraziamento al Signore che dura appunto 8 giorni: Chanukkà che letteralmente, significa "inaugurazione".
La prima sera della festa si accende un lume su un candelabro speciale a nove bracci, e ogni sera, per otto giorni, se ne aggiunge uno in più, fino a che l'ottava sera si accendono 8 lumi. Questo candelabro si chiama Chanukkià e può avere diverse forme. L'indicazione è che gli otto contenitori per le candele siano tutti allineati alla stessa altezza e che il nono - lo
shammash, il servitore, quello che serve per accendere gli altri lumi - sia in una posizione diversa.
I bambini ricevono regali e in particolare delle trottoline su cui compaiono le iniziali delle parole "Un grande miracolo è avvenuto lì".
Uno dei precetti relativi alla festa è quello di "rendere pubblico il miracolo", per questo si usa accendere i lumi al tramonto o più tardi, quando c'è ancora gente nelle vie, vicino alla finestra che si affaccia sulla strada, al fine di rendere pubblico il miracolo che avvenne a quel tempo. Negli ultimi anni nelle grandi piazze di alcune città italiane, si issa un'enorme
Chanukkià i cui lumi vengono accesi in presenza di numerosi intervenuti.
Nella foto : la Hanucchià accesa completamente all'esterno della Sinagoga di Livorn
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domenica 2 dicembre 2012
Al via con grande successo di pubblico l'Amicizia Ebraico Cristiana di Livorno
Sala degli Specchi (Museo Fattori di Villa Mimbelli) gremita per la prima attivita' pubblica dell'Amicizia Ebraico Cristiana di Livorno.
In apertura la Presidente Caterina Meucci ha spiegato scopi ed attivita' dell'Associazione,ricordando la storia dell'Amicizia in Italia.
E' seguito un dibattito a piu' voci. (Morselli AEC Roma e don Gino Berto , preceduti da un intervento dell'editore Guastalla) circa il discusso libro "Il Vangelo ebraico" di Daniel Boyarin.
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In apertura la Presidente Caterina Meucci ha spiegato scopi ed attivita' dell'Associazione,ricordando la storia dell'Amicizia in Italia.
E' seguito un dibattito a piu' voci. (Morselli AEC Roma e don Gino Berto , preceduti da un intervento dell'editore Guastalla) circa il discusso libro "Il Vangelo ebraico" di Daniel Boyarin.
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