Un'Ansa del 7 agosto 2008, rilanciata dall'ottimo servizio "UCEI Informa", riferisce dello sgomento di Storace per alcune scelte dell'amministrazione comunale capitolina, quale il coinvolgimento di Amato e,a suo dire;"riabilitazioni della prima repubblica" e "vigili a guardia dei cassonetti".
Non pago di queste annotazioni, sfoga poi quello che parrebbe essere il suo vero e proprio incubo: "manca solo un assessorato a Riccardo Pacifici..." ( Presidente della Comunità Ebraica di Roma)..
Chi ha a cuore la cosa pubblica ,per quanto batostato se non erro si parla sempre di un componente del consiglio comunale della capitale,si augurerà certamente che si tratti di un lancio di quell'agenzia "Ansia" satiricamente citata spesso da Fiorello nel suo noto programma radiofonico : invece, salvo smentita, pare che la paura esternata da Storace sia vera (sic!).
A questo punto emerge il grande dubbio, ovvero se debba essere maggiore la solidarietà all'amico Riccardo Pacifici, oppure la commiserazione per l'ennesima scivolata di Storace e,più che altro, per quei cittadini romani che,loro malgrado,se lo ritrovano in Campidoglio.
Non avendo alcuna stima per la caricatura odierna dell'uomo forte dei tempi che furono (fortunatamente si parla al passato), non ho dubbi ed opto per la prima ipotesi.
Gadi Polacco
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