venerdì 12 settembre 2008

Il Comitato Italiano all'Estero di Israele sull'accordo tra Italia e Libia

CASUALITA' HA VOLUTO CHE QUESTO COMUNICATO VENISSE SEGUITO A BREVE DAL
BONARIO GIUDIZIO DI BERLUSCONI,IN SNELLENTE TENUTA NERA, SU ITALO BALBO
DINANZI AD UN GRUPPO DI GIOVANI DI AN......


"L'Italia si e' dimenticata di noi?"

Questa e' la domanda rivolta al Comites dai profughi italiani di Libia

in Israele alla luce del recente accordo di Berlusconi con Gheddafi

Gerusalemme, 10 settembre 2009

Il recente accordo di cooperazione ed amicizia firmato con la Libia,

nell'ambito del quale l'Italia si impegna a versare allo stato

nordafricano un risarcimento di cinque miliardi di dollari,

rappresenta certamente una grandissima prova di maturita' e

responsabilita' che pochi paesi con un passato coloniale hanno avuto

il coraggio di assumersi.

Purtroppo l'accordo non tiene presenti i danni inferti dalla Libia ai

profughi italiani negli anni successivi all'occupazione del paese

maghrebino. La maggior parte degli italiani fuoriusciti dalla Libia

fino al 1970 sono stati completamente espropriati dei loro beni, o per

saccheggio o per confisca, e l'efferata violenza di quegli anni ha

mietuto anche molte vittime, tra cui intere famiglie trucidate.

In particolare, tra gli italiani residenti in Israele vi sono molti

profughi della Libia. "Parecchi connazionali, scappati da Tripoli e

Bengasi abbandonando tutti i loro averi, si sono rivolti al Comites

esprimendo il loro disappunto. Si sentono parte in causa in un accordo

che invece li ignora completamente," riferisce Beniamino Lazar,

Presidente del Comitato degli Italiani Residenti all'Estero (Comites).

"Molte famiglie, inclusa la mia, hanno perso la casa e il lavoro e

perfino la possibilita' di tornare a piangere sulle tombe dei propri

cari," lamenta Raphael Barki, Segretario del Comites, egli stesso nato

a Tripoli, riferendo che dove una volta c'era il cimitero ebraico di

Tripoli, corre oggi la superstrada litoranea del capoluogo libico.

"Tragicamente, non solo l'accordo non tiene in considerazione il

risarcimento dovuto dalla Libia ai cittadini italiani, ma prevede

anche investimenti per un'autostrada costiera che attraversi tutto il

paese, dall'Egitto alla Tunisia, incluso il lungomare tripolino, "

continua Barki.

Il Comites Israele si e' fatto portavoce del disappunto degli italiani

di origine libica residenti in Israele trasmettendo un comunicato al

Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi attraverso S.E. Luigi

Mattiolo, l'Ambasciatore d'Italia in Israele, che qualche settimana fa

ha inaugurato il proprio mandato diplomatico a Tel Aviv.

Il comunicato disapprova il fatto che il governo italiano abbia

accettato di firmare un trattato che ignora completamente le violenze

e i danni subiti dalla comunita' italiana ed ebraica in Libia, ed

auspica che il governo italiano guidato da Berlusconi potra' inserire

nei programmi previsti dall'accordo con la Libia anche gli impegni che

la controparte deve assumersi nei confronti dei danni arrecati ai

profughi italiani.

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