4.1.09
Le mie prime visite qui ,a Bet Meir ,avvennero molti anni fa quando mi aggregai ad un gruppo di " affiliati" dediti allo studio della Kabbala`,in una delle numerose grotte che abbondano in questa zona della riserva naturale del "Masrek",cosi` denominato perche` apparivain distanza come un pettine irto di punte, per i suoi pini che crescono folti su queste colline sulla strada che congiunge Tel aviv conGerusalemme .Allora non immaginavo che da questo bellissimo punto d'osservazione su uno spazio di quasi cento chilometri di costadalla zona di Gaza e fino ad oltre Natania ,si sarebbe rivelato anche come un osservatorio per seguire il movimento aereo delle nostreforze che combattono al sud del paese contro Hamas.Oltre a cio` da qui si percepisce anche il rimbombo per ora lontano deibombardamenti di ambo le parti ed i cannoneggiamenti verso le zone dalle quali i terroristi di Hamas tengono in scaccouna popolazione civile, vicina al milione di anime ,paralizzata ormai dall'inizio delle operazioni difensive decise dal governo .Tutto cio` provocato da una setta fanatica sovvenzionata e guidata dall'Iran ,col sostegno di altri paesi arabi e organizzazioni terroristiche,che con una indiscriminata gettata di missili di ogni genere ,in appena quaranta chilometri è in grado di mettere a repentaglio la vita di cosi` tanti cittadini inermi .Per fortuna ed anche per la preparazione anticipata a questi eventi le vittime sono abbastanza limitate ,anche se nessuno puo` valutarele estreme conseguenze di una situazione che martella da anni tutta la zona a sud del paese dal punto di vista psicologico e chesi riversa negativamente ,inoltre, nell'economia gia` danneggiata dalla crisi mondiale .Sempre piu` gente sente il bisogno di doversi allontanare dalle proprie cittadine in cerca di luoghisicuri per allevare i propri figli ,provati da anni di continui allarmi , ora che la sicurezza personale riveste sempre piu` motivo di decisioni cocentiche una volta erano provocatie dalla situazione economica e culturale di livello molto piu` basso del centro del paese.In questo senso le prossime elezioni saranno certamente un sismografo per valutare a chi l'elettore vorra` dare la sua fiducia perassicurare un futuro di stabilita` economica e sicurezza al paese ,ed anche a chi vorra` dare la decisione di possibili accordi sulla questione territorialeancora aperta con i palestinesi e i siriani,ma soprattutto per cio` che concerne la definitiva situazione di Gerusalemme come capitale unificata ed indivisibiled'Israele.Non c'e` dubbio che per questi temi il paese e` spezzato in due parti quasi uguali da anni ,cosa che ha provocato la caduta di tutti i governiportandoli a elezioni anticipate che non hanno avuto l'effetto di sbloccare la situazione ,soprattutto per la renitenza provata dei capipalestinesi, da Arafat in poi ,che si sono rifiutati sistematicamente di arrivare ad accordi che avrebbero assicurato loro la costruzione del proprio stato ,accanto allo Stato d'Israele .La qual cosa deve far pervenire ogni persona di senso ,nonchè senza pregiudizi ,alla conclusione che il vero disegno finale degli oppositori diIsraele e` quello della sua distruzione .Molti in Israele pensano che questo loro ambizioso progetto possa venir "messo in atto", paradossalmente, dagli stessi ebreicome si e` potuto constatare dal fatto che la distruzione di tutto l'anello degli insediamenti nei dintorni di Gaza non e`servito minimamente ad avvicinarsi aduna situazione pacifica ,come speravano quelli che appoggiarono Sharon nel prendere la decisione unilaterale di lasciare quella zona incostudita ,datoche immediatamente e` stata usata come base per avvicinare le postazioni dei kassam e degli altri ordigni ai confini di Israele .Percio` sostenere che il problema mediorientale verra` risolto con una "giusta " spartizione del territorio e` vedere in maniera eufemistica una questione che ha
le sue radici , profonde ed antiche ,negli albori di questi popoli che si sono affacciati ultimamente all'attenzione mondiale ,e che risiede in definitivanella fede di come si dovrebbe governare la totalita` dell'umanita`.Da una parte,quella d'Israele, con la forza morale assurta nello spirito delle profezie divine di un avvento messianico che assicuri pacein tutti i cuori e dall'altra con la convinzione che il dominio avverra` con la forza delle armi e l'intimidazione del terrore islamico.
...dai Sergino...siamo tutti con voi..per una pace certa e duratura e che finalmente nessuno possa più mettere in discussione la sopravvivenza dello Stato d'Israele.
RispondiEliminaUn abbraccio da TUTTA Livorno ebraica e no !!!