possibile accompagnarli con un commento che dice in pratica una cosa :
nonostante il vantaggio di un mandato Kadima non potra` costituire il
prossimo governo ,poiche` l'ago della bilancia politica e` oscillato
completamente a destra dando a questo raggruppamento la maggioranza di
64 seggi e nel quale Liberman ,con i suoi 15, ha il potere di
incoronare il nuovo primo ministro israeliano .
L'elettorato israeliano percio` dimostra in queste elezioni uno stato di
"schizzofrenia" simpatizzando da una parte per una personalita` politica
"pulita",nelle vesti della Livni che non volle scendere a compromessi
riproponendosi al voto popolare, e dall'altra evidenziando la sua
preferenza per una linea dura nei confronti di Hamas .Netaniahu non
potra` sottrarsi dal prendere decisioni in questo senso se vorra`
mantenere la conduzione del governo .Resta da vedere come la cosa verra`
messa in pratica e quali reazioni suscitera` alla Casa Bianca e nelle
capitali europee.Anche la risonanza di questa virata a destra nelle
capitali arabe che hanno rapporti diplomatici con Israele sara`
senz'altro notevole :ma ancora di piu` si assistera` ad uno sbocco
d'intransigenza da parte di quei paesi come la Siria e l'Irak ,per non
parlare dell'Iran, che proseguiranno la loro guerra ad oltranza contro
lo stato ebraico . Barak percio` viene punito dall'elettorato israeliano
che nonostante la versione ufficiale individua in lui chi, nell'ultima
guerra contro Hamas, non ha fatto in modo di eliminare dalla mappa
questo movimento ,che percio` puo` dichiarare la sua "vittoria" con il
proseguimento di bombardamenti verso la popolazione civile israeliana
,mettendo in scacco il potente esercito israeliano .
Tutte queste asserzioni decaderanno nel caso che i due partiti di
maggioranza addivengano ad un accordo tra di loro che, con l'aggiunta di
un altro partito come Avoda',Shas od entrambi ,estromettera` dal gioco
politico il rafforzatosi partito di Liberman e gli altri partiri
dell'estrema destra : in questa ipotesi questi di nuovo si troveranno
scornati nel loro disegno di decidere delle sorti del paese secondo
l'ideologia di un" grande " Israele e non attraverso una spartizione tra
due stati distinti .
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