GIOCHI DEL MEDITERRANEO SENZA ISRAELE , UNA LETTERA A "IL TIRRENO"
Egregio Direttore,
cresciuto nella cultura liberale, non provo attrazione per i cosiddetti "uomini forti" che poi spesso sono solo presunti tali : non credo nemmeno alla politica sancita da una sorta di "auditel" degli applausi e delle standing ovation .
I liberali valutano i fatti.
Ciò premesso non posso però non notare la singolare coincidenza che vado di seguito a descrivere.
Nella mattina del 17 marzo 2009 ho seguito a Radio 24 Giuliano Ferrara condurre una trasmissione non proprio accondiscendente nei confronti del Governo:
tema della trasmissione i prossimi Giochi del Mediterraneo,in programma a Pescara a giugno, dai quali Israele sarà nuovamente esclusa .
Sono intervenuti l'On Pescante, Presidente del Comitato Organizzatore e parlamentare PDL, Giovanni Belardelli, autore il giorno prima di un articolo critico al riguardo su "Il Corriere della Sera" ,l'amico Yasha Reibman, portavoce della Comunità Ebraica di Milano ed altri.
Poco dopo,dalle libere pagine de "Il Tirreno", leggo che il lettore Guido Guastalla risponde ad una mia precedente lettera sull'argomento definendo le mie "argomentazioni capziose" ed informando che non avrei fatto tesoro delle "lezioni" che mi avrebbe impartito giusto Giuliano Ferrara il quale, francamente, penso però che del sottoscritto se ne infischi assai
Strano il destino, mi sono comunque trovato in altolocata compagnia nel club di coloro che amano le "argomentazioni capziose",avendo poi letto,ad esempio, le dichiarazioni dell'On.Nucara (non certo sospetto di "attività antigovernative") ed anche alla luce del meritorio attivismo che anche al riguardo muove il Ministro Frattini, giusto in questi giorni intento a tentare di imprimere una svolta alla questione,ormai quasi di sicuro per i prossimi giochi,alla luce dell'imbarazzante situazione.
I fatti, per tornare all'essenza della questione, testimoniano che l'Italia (ove non cambiassero le cose ) si presterà ad ospitare un meeting sportivo che in realtà è assai antisportivo, in quanto realizzato sull'esclusione di un Paese ed anche di un Comitato in spregio allo spirito che dovrebbe invece caratterizzare simili momenti.
L'On Pescante, suo malgrado e ben noto anche al sottoscritto quale personaggio influente dello sport spesso adoperatosi in favore di un reale spirito sportivo anche nei confronti di Israele,non è purtroppo riuscito a spiegare,anzi, perchè una democrazia debba sottostare a questo stato di cose ospitando una manifestazione basata sul pregiudizio e l'esclusione.
Questo constato e questo trovo triste, indipendentemente dai meriti del Governo nei confronti delle ragioni dello Stato d'Israele che non ho certo difficoltà a riconoscere, pur non ambendo ad essere avvocato ne dell'esecutivo ne dell'opposizione : parimenti non ho certo problemi a ricordare come Romano Prodi sia stato il primo , per lungo tempo l'unico , capo di governo europeo a recarsi in visita a Sderot, la città israeliana martoriata da anni dai razzi dei terroristi di Hamas.
Ringrazio poi il nostro per la lista di notizie che pensa di fornirci ma lo informo che anche noi comuni cittadini possiamo acquistare i giornali e visitare internet : ci tengo anche a rassicurarlo che non sono al lavoro per capovolgere il Governo.
Trovo invece interessante il suo accenno alla Libia ed aggiungo quindi un ulteriore motivo di tristezza, ovvero quello di aver seguito i lavori parlamentari di approvazione dei recenti accordi con il dittatore di Tripoli constatando come, in ossequio evidentemente ad esigente di real politik, trasversalmente si siano fatti cadere nel vuoto gli appelli dei radicali, di Furio Colombo e pochi altri, tesi a richiamare l'attenzione sulle responsabilità di quello che Sadat definiva "il pazzo di Tripoli".
Perchè il bello dell'essere liberali, seppur pochi e sparsi, è proprio quello di poter esprimere il proprio pensiero basandosi sui fatti piuttosto che regolarsi in base a chi li compia od ometta di compierli..
Cordialmente,
Gadi Polacco
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