Egregio Direttore,
gli italiani residenti all'estero, come noto, da tempo votano e quindi ricevono i certificati elettorali ove sono residenti. Un caso è sorto con i connazionali residenti a Gerusalemme, capitale d'Israele anche da prima della riunificazione avvenuta con la guerra dei Sei Giorni.
Diversi Comuni italiani,infatti, si sono lanciati in ardite elaborazioni che, almeno questo, è sperabile che non abbiano occupato per ore ed ore solerti funzionari pubblici.
Il Console Luciano Pezzotti,richiesto di informazioni in merito,ha infatti spiegato che le direttive in merito non sono impartite dal Ministero e nemmeno dalle rappresentanze diplomatiche,se ne occupano appunto i singoli Comuni interessati, pur rilevando come fantasiose indicazioni non appaiano in sintonia con le direttive delMinistero,non chirendo però quali esse siano.
Per il Comune capitolino,comunque, si deve scrivere "Gerusalemme,Palestina",forse in ricordo di trascorsi storici da potenza occupante,mentre la municipalità di Milano appare aggiornata e quindi indica "Gerusalemme,Israele".
Il nostro Comune pare ijvece che si sia esibito alla grande, intestando addirittura "Gerusalemme Orientale,Asia", indicazione che potrebbe porre onestamente dei problemi a dei postini di primo pelo.
Un chiarimento ministeriale è decisamente opportuno ma,al momento, rimane il dubbio : degenerazioni d'apparato o degenerazioni politiche?
Grazie e cordiali saluti,
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org
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