presenza del simbolo religioso cattolico nelle classi della scuola
pubblica .Ci sarà tempo per dibattere la questione ma, di primo acchito,
non può passare inosservato che mentre dal Vaticano il direttore della
sala stampa, comprensibilmente ,dichiara " dobbiamo ancora valutare la
cosa,dobbiamo almeno leggere la sentenza", il Ministro Gelmini è già
all'attacco, lancia in resta e verrebbe da dire più realista del re,per
esorcizzare la cosa,condannarla e fieramente affermare una sorta di "no
pasaràn" all'insegna della "nostra tradizione" , richiamando anche i
simboli (ma tanti allora ve ne sarebbero da citare) correlati alla
storia d'Italia.
Se questa sarà la linea seguita dalla politica,senza meraviglia se
analoghe posizioni si evidenzieranno anche in diversi schieramenti,ci
troveremo davanti all'ennesima occasione persa di affrontare,nel suo
insieme,la necessità di rafforzare invece uno Stato Laico che,in quanto
tale,è in grado di consentire la libertà di ciascuno nel rispetto
reciproco e del dettato costituzionale.
Gadi Polacco
Livorno, 3.11.09
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