L'Onav Livorno vola a Israele Alla scoperta di vitigni millenari |
23 associati dell’Onav di Livorno alla scoperta di Israele, un territorio poco conosciuto e spesso difficilmente compreso. Una terra giovane ma ricca di storia, capace di penetrare nel cuore e nelle menti di chi, visitandolo, inizia a conoscerlo per le sue molteplici produzioni vitivinicole |
Nasce come una vera e propria scommessa il viaggio di 23 associati della sezione livornese dell’Onav (Associazione nazionale assaggiatori vino) alla scoperta di un territorio poco conosciuto e spesso difficilmente compreso. Israele, appunto, una terra giovane ma ricca di storia, capace di penetrare nel cuore e nelle menti di chi, visitandolo, inizia a conoscerlo per le sue molteplici e a volte complesse sfaccettature. Il tutto ebbe inizio dall’incontro tra David Hassan, distributore di vini israeliani, e Sergio Tofani, presidente dell’Onav di Livorno. Bastò un assaggio di Shiraz e uno di Cabernet Sauvignon per capire il grande potenziale enologico di una terra che grazie alla sua sorprendete ricchezza di risorse è capace di dar vita a uve dal sapore intenso e sorprendente. Da qui l’intuizione di liberare la terra di Israele dai margini dei percorsi enogastronomici nei quali spesso era stata rilegata, per trasformala da meta di turismo religioso in luogo di vivacità e dinamicità culturale a partire dalle sue tradizioni vinicole e gastronomiche. Promotore di questa trasformazione, David Hassan, che insieme al Tofani, raggruppa altri 22 associati Onav per creare un gruppo di viaggio alla scoperta dei sapori e dei profumi di una realtà storica e affascinante. «Nove giorni di sorprendete scoperta e di strabiliante eccellenza» così hanno commentato alcuni associati Onav di ritorno dal viaggio. Un viaggio che si è dispiegato in tappe bene precise: le alture del Golan, ampie e affascinanti, la Galilea, incontaminata e naturale, Shomron, mite e ospitale, la Giudea, calda e desertica. Qui i vitigni visitati hanno dimostrato una vivacità inaspettata e una ricchezza di sapore fin’ora nascosta. I vigneti Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Sauvignon , Merlot, Shiraz, Syrah, Zinfendel sono stati solo la prima parte di un cammino che ha poi portato i viaggiatori a scoprire le cantine dove queste uve vengono degustate e assaporate con amore e dedizione. Bianchi, rosati e rossi delle cantine recanati, binyamina, tulip, odem, ramot naftali, naaman, ben haim, shilo, kadesh barnea hanno accompagnato i viaggiatori in un percorso davvero ricco e interessante capace di sottolineare l’infinito amore del popolo d’Israele verso la loro terra e il loro lavoro. «Un amore che sogniamo di far arrivare anche in Italia. - ha commentato David Hassan - Quello che davvero desidero, come distributore di vini israeliani, è far conoscere l’eccellente realtà culturale, naturale e vinicola d’Israele, consapevole che è proprio dalle tradizioni gastronomiche e enologiche che si può davvero conoscere la cultura e la storia di un paese». L’ultimo giorno di viaggio si è caratterizzato con la visita al Parlamento israeliano e l’incontro con il ministro dell’Agricoltura e il ministro del Turismo che hanno espresso il loro grande compiacimento nel vedere il largo successo che ha riscosso l’iniziativa. Il tutto nella speranza che il vino israeliano possa negli anni diventare una delle prime scelte degli appassioni e dei degustatori di vino di tutto il mondo. |
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