giorni dalla Giornata della Memoria) gremito di autorità
civili,militari,religiose e pubblico, per l'ingresso del nuovo Sefer
Torà (il Rotolo in pergamena che contiene il Pentateuco) dedicato ai
Deportati livornesi ed in onore del Giusto tra le Nazioni Mario
Canessa,si troverà numerose volte una significativa inquadratura nella
quale, intorno al nuovo Sefer e tra gli oratori intervenuti, si
distingueranno il Rabbino Giuseppe Laras, Presidente dell'Assemblea
Rabbinica Italiana,Isacco Bayona, ormai l'unico in vita dei Deportati
livornesi, ed appunto il Giusto tra le Nazioni Mario Canessa.
Come ha efficacemente sintetizzato proprio il Rabbino Laras nel suo
intervento, i Giusti che pertanto non accettarono le aberrazioni del
nazifascismo "riconciliano", per quanto possibile,il mondo ebraico con
quella società che pervicacemente e scientemente perseguitò anche nel
nostro paese gli ebrei.
Rav Laras ha patito direttamente,come ha ricordato non certo
facilmente,nei propri affetti familiari quelle persecuzioni così come
Isacco Bayona ne è ancora diretto testimone.
Dinanzi al nuovo Sefer Torà, simbolo di vita e di continuità
dell'ebraismo,si è costituito quindi un significativo collegamento tra
chi subì e chi cercò di riscattare una società che non può avere
scusanti e nemmeno attenuanti.
La gioia e la festa per l'arrivo del nuovo Sefer in parallelo con il
ricordo di quanto è stato e che non potrà essere dimenticato o
ridimensionato, appunto un ponte tra due dimensioni che non contrastano
affatto.
Gadi Polacco
Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
24 gennaio 2010/9 Shevat 5770
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