martedì 3 agosto 2010

Il "Palco Torquemada" ad Effetto Venezia

Dalle pagine de "Il Tirreno" di oggi emerge una lettera con la quale un
cittadino esprime la propria decisa critica alla scelta di intitolare,
nell'ambito di Effetto Venezia 2010 in corso in questi giorni,uno dei
"palchi" dedicati agli spettacoli a Torquermada, il "grande
inquisitore" (l'edizione 2010 della kermesse livornese si ispira infatti
alla Spagna).
L'estensore della lettera ricorda il sangue di migliaia di persone
innocenti versato ad opera del "grande assassino" Torquemada e dei suoi
scagnozzi,con la "benedizione" papale.
Il giudizio totalmente negativo sul personaggio non può che essere
condiviso,unitamente a quello verso quella fabbrica di morte e tortura
che prese appunto il nome di "Santa Inquisizione" e della quale fecero
le spese ebrei, musulmani,presunti eretici e così via dicendo,insomma e
senza tanti fronzoli chiunque non si addicesse al razzista principio
della "limpieza de sangre", ovvero "purezza del sangue".
Il punto è allora se l'aver "intitolato" un palco al famigerato
personaggio (fate un giro su internet e vedrete che è ancora alquanto
gettonato,discoteca ed allevamento di cani compresi...),da parte
dell'organizzazione di Effetto Venezia che si ricollega direttamente
all'Amministrazione Comunale, sia celebrazione o meno.
Grato quindi alla sensibilità del lettore sbigottito confido, direi
andando sul sicuro, nel fatto che egli riceverà una doverosa ed adeguata
risposta dagli organizzatori che,a modesto parere di chi scrive
avverandosi altrimenti l'incredibile, porranno in luce il paradosso
insito nell'aver affidato tale palco alle "invettive satiriche" del
comico ed umorista Claudio Marmugi chiamato all'arduo compito di fare
vera satira,cosa diversa dalla condiscendente "satira di potere",
prendendo di mira usi e costumi (o malcostumi) dei livornesi e magari
anche i difetti che si evidenzieranno all'interno di "Effetto Venezia".
Mi pare che che si debba a Montanelli una riflessione sui dittatori ed i
perfidi personaggi di potere,appunto come Torquemada, così seriosi e
tragicamente tristi , infidi ed egocentristi , da temere profondamente
la satira e l'ironia ; non a caso Chaplin,nel 1940, combatterà a suo
modo Hitler (rinominato Adenoyd Hynkel) ed anche Mussolini (storpiato in
Bonito Napoloni) con quel grande film satirico che è "Il grande dittatore".
In quest'ottica se Torquemada, dall'altro mondo dove sarà certamente
impegnato ancora a lungo,se mai l'eternità bastasse,ad espiare i suoi
terribili peccati, ha visto il "suo" palco, certo non ne avrà tratto
piacere.
Gadi Polacco

(Nella foto il "Palco Torquemada" al Comune di Livorno)

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