mercoledì 13 aprile 2011

REGIONE TOSCANA E ONG "COOPERA", CON ALCUNI SPONSOR, LANCIANO DALLA "TOSCANA UN PACCHETTO TURISTICO TRA ISRAELE E PALESTINA". MA E' TUTT'ORO QUEL CHE LUCCICA?



Leggo il lancio dell'ASCA del 12 aprile e,tutto sommato,trovo interessante se non altro lo sforzo di equilibrio che appare dal testo.Cerco pertanto il programma specifico,"affidato ad Argonauta Viaggi" e qualche dubbio mi viene,a parte la retorica del "viaggio possibile" (!):
- "Israele e Palestina : due terre,non ancora due Stati,corpo separato di una cosa sola...",si legge all'inizio del programma. Certo,il "non ancora due Stati",specialmente in una certa ottica, può essere facilmente inteso come auspicio della nascita a breve di uno stato palestinese.Ma cosa vuol dire "corpo separato di una cosa sola" ?!
Non vorrei che si fosse ancora ancorati all'inutile utopia di uno stato unico che non si capisce,anche se si potrebbe forse intuire,di quale natura dovrebbe essere,dimentichi che pragmaticamente già nel 1947 l'ONU di espresse per due diversi stati uno dei quali,quello ennesimo arabo, non nacque mai per colpa e scelta della stessa parte araba (attiva invece,per fortuna senza successo,nel cercare di eliminare subito lo stato ebraico);
- anche la descrizione del viaggio non pare delle più neutrali. Pur visitando all'inizio due città israeliane (Akko e Haifa) ,per trovare cenno della non certo secondaria presenza ebraica (peraltro opportunamente ben menzionate le altre anime) occorre consolarsi con la frase,riferita a Haifa,"città giovane e notturna dove tracce arabe,ebraiche sufi e cristiane si confondono l'una con l'altra....". Haifa ha poi il "pregio" di essere "città lontana dalle pulsioni religiose e politiche di Gerusalemme"  dove,par di intuire ovviamente evitando di ricordare che si tratta della capitale d'Israele, ci sono i cattivi governanti israeliani....peraltro "la città araba è ostinata,alcuni dei suoi quartieri sono sopravvissuti alle demolizioni" non è chiaro operate da chi ma,sempre seguendo l'ottica che esprime il viaggio,forse si può "intuire";
- tutto liscio nella descrizione della visita a Nablus e Gerico ma, perla delle perle,sarà possibile visitare il villaggio dei Samaritani  "eredi degli unici ebrei che mai hanno lasciato la Palestina". Qui l'equazione è semplice : tranne gli antenati dei Samaritani,gli altri ebrei che vivono in Israele (senza dubbio parte della storica Palestina) sono coloni,occupanti o quel che volete voi di simile....andiamo bene!
- titolo a parte,per vedere menzionata la denominazione "Israele" dobbiamo giungere al settimo giorno,ovvero alla visita di Gerusalemme. Non illudetevi però,almeno stando a quanto viene descritto,di vedere anche  il quartiere ebraico ed il cosiddetto "Muro del Pianto". Vedrete però,almeno quello,il museo "Yad Vashem,il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'olocausto". Nel ricordare che in quel luogo si conserva e si tramanda anche la memoria dei circa 22000 Giusti,delle varie fedi o non credenti,riconosciuti documentatamente tali (numerosi gli italiani) appare tipico di una certa mentalità politica,francamente obsoleta e quindi superata da tempo anche nella sinistra più moderna, il cercare di "equilibrare" lo sbilanciamento a sfavore dello Stato d'Israele con la pur sincera solidarietà verso il popolo ebraico per gli orrori della Shoà.
Insomma,ricordare le vittime israeliane del terrorismo  che,ancora in questi giorni,lancia premeditatamente su civili decine e decine di razzi al giorno e mette bombe alle fermate degli autobus appare ancora un tabù.

Che dire quindi ? Un'occasione perduta (anche nella scelta delle foto e della grafica si è riusciti ad evitare riferimenti ebraici,evidentemente ritenuti avulsi da quei luoghi...) e a chi ritenesse questa lettura troppo pregiudiziale,indico quello che mi appare un freudiano passaggio posto al termine dell'opuscolo:
"Questa pubblicazione è stata realizzata con il sostegno finanziario dell'Unione Europea,della Regione Toscana e del Monte dei Paschi di Siena. Il suo CONTENUTO E' DI RESPONSABILITA' ESCLUSIVA DEGLI AUTORI E NON POTRA',IN NESSUN CASO,ESSERE CONSIDERATO IL PUNTO DI VISTA DEI FINANZIATORI".
Con tanti saluti alla coerenza tra idee ed atti conseguenti,cosa che in politica almeno dovrebbe avere un senso,direi proprio che questa mi pare una formula autoaccusatoria...

Gadi Polacco
www.livornoebraica.org



IL LANCIO DELL'AGENZIA ASCA
12-04-2011 COOPERAZIONE: DA TOSCANA PACCHETTO TURISTICO TRA ISRAELE E PALESTINA

(ASCA) - Firenze, 12 apr - Haifa e Acco, Gerico e Nablus.

Quattro citta' mediorientali, due israeliane e due palestinesi, che Regione Toscana e ong 'Coopera' hanno preso a esempio per dimostrare che ''reciproca comprensione, riconciliazione e coesistenza pacifica sono possibili''.

La 'strada' che collega i quattro centri (famosi per la loro storia antica ma anche per alcuni prodotti specifici: datteri, monili in argento e in bronzo, saponi, artigianato tessile), e' adesso percorribile anche grazie a un nuovo prodotto turistico che i partner del programma di cooperazione internazionale 'Med Cooperation' - finanziato da Unione Europea, Monte Paschi Siena e diversi enti locali toscani - stanno lanciando nel mercato dei viaggi.

'Il viaggio possibile' (questo il nome del pacchetto turistico nato dal progetto di cooperazione internazionale) ha l'ambizione di portare turisti italiani interessati alle ''tracce della storia e della rinascita''.

Tecnicamente affidato ad 'Argonauta Viaggi' la proposta si sviluppa su cinque date di partenza, con una durata di 8 giorni, quota individuale di partecipazione a partire da 1.320 euro, minimo 24 partecipanti.

''Un tipo di turismo diverso che ha anche la speranza di educare alla pace'', sottolinea il presidente Enrico Rossi.

afe/map/alf

(Asca)





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