Il Rabbino Prof. Giuseppe Laras, Presidente Emerito dei Rabbini Italiani e già Rabbino Capo di Livorno e Milano , interviene sull'imbarazzante, per molti versi, caso milanese che ha visto retrocedere l'Amministrazione Comunale dalla promessa concessione al Dalai Lama della cittadinanza onoraria.
Gadi Polacco
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Ho avuto il piacere, alcuni anni or sono, di conoscere personalmente l'attuale Dalai Lama, potendone apprezzare gli elevati sentimenti di umanità e di amore per le persone.
Il presente recentissimo rifiuto del Sindaco e della Giunta Comunale della Città di Milano di conferire, come viceversa promesso in un primo tempo, la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, suona grave e sconcertante da molti punti di vista.
Spiace, in particolare, osservare che per ragioni di politica contingente sembrino messi a tacere i più elementari e fondativi principi etici, stante soprattutto la resistenza pacifica testimoniata da anni dal Dalai Lama contro tentativi reiterati di spegnere una voce dissonante di libertà.
E' triste ed angoscioso osservare che ai diritti umani sembrino così maggiormente salvaguardati gli interessi politico-economici.
E tutto ciò è ancora più grave e preoccupante avvenendo in uno Stato sovrano, l'Italia, per pressione di governi stranieri.
Rav Prof. Giuseppe Laras
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