In questi giorni abbiamo letto di tutto , in merito alla situazione tra Israele e Gaza : si sono espressi Comuni e altri enti assembleari, circoli, bocciofile, condomini e così via dicendo,in base ad antica abitudine di occuparsi di politica estera anche in consessi che dovrebbero dedicarsi ad altro, ovvero alla vita quotidiana dei propri cittadini.
Si sprecano gli appelli alla pace (quasi che vivere in guerra piaccia a chi non ha, come Hamas nel suo Statuto, il mito della "guerra santa", del "martirio" e della distruzione altrui,in questo caso in particolare d'Israele) e le "vibranti" condanne, in genere solo nei confronti di Gerusalemme.
Niente di nuovo e spesso ormai stanca riproposizione di miti politici ormai lontani,con abuso della funzione "copia+incolla" e sempre guardando ipocritamente ai morti (da piangere quando civili inermi,al pari però di tutti gli altri simili nel mondo) solo se palestinesi : dei morti in Siria,anche palestinesi,in Irak,Africa,ecc,ecc, "chissene", non interessa quasi a nessuno.
Solo negli ultimi giorni, con grande e colpevole lentezza e perchè finalmente dal Papa è partito un forte indirizzo, ci si interessa ai cristiani ormai perseguitati in molti paesi dai quali gli ebrei sono stati espulsi, in genere anche con violenza,da tempo.
Il rischio di veder riproporre lo schema unilaterale "tutto per Gaza" (oggi però equivalente a Hamas che la domina con pugno mortale di ferro) e "tutta colpa d'Israele" lo si è corso anche a Livorno : la premessa c'era ed è ancora, significativamente e abusivamente esposta in Venezia, ovvero il "famoso" striscione che ha fatto balzare alle cronache nazionali la città per la sua impostazione integralista e squallidamente richiamante il termine "genocidio" accostato a "terrorista" (il tutto ovviamente attribuito a Israele), divenendo un'istigazione vera e propria all'odio razziale.
L'Amministrazione, poi supportata trasversalmente e con vari accenti e distinguo, dal Consiglio Comunale ha saputo invece gestire la cosa con opportuna prudenza e introducendo anche spunti di riflessione su aspetti che altrove sono stati ignorati,primariamente la natura integralista, terrorista e vessatrice anche dei propri "sudditi" costituita da Hamas (compagine del terrore che nei confronti dei palestinesi di Gaza agisce negando i diritti delle donne, della comunità omosessuale,plagiando l'infanzia "educandola" al martirio/terrorismo suicida,perseguitando i cristiani,comminando condanne a morte in genere sommarie,e così via).
Certo, qualche richiamo a vecchie parole d'ordine è rimasto ed ecco che, in verità per l'insistenza di un Consigliere riandato nostalgicamente indietro nel tempo, ecco spuntare lo slogan della "sproporzione delle forze".....un non senso se si vuole anche cinico e bizzarro, visto che pare presupporre che la guerra vada bene purchè combattuta con fair play e che non vi sia distinzione tra chi è attaccato e chi si difende.
Applicando questo concetto anche l'Italia è stata liberata con forze sproporzionate in campo.....
Altri passaggi potevano essere più attenti ed equilibrati,magari ribadendo esplicitamente il diritto all'esistenza in pace anche per Israele e la condanna dell'antisemitismo riemerso in questi giorni in città,oppure la necessità di un disarmo di Hamas, ma la volontà di non farsi prendere la mano furbescamente da attori mossi dall'unilateralità "a prescindere" è stata importante e dev'essere riconosciuta.
Gadi Polacco
Comunitando
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