Il Capodanno del 5673, la sera dell'11 settembre 1912, nel suo consueto discorso al Tempio di Livorno, il Rabbino Colombo riflette' sul senso del piut (componimento poetico) אחות קטנה (Achot Chetana'), che si legge nelle sere di Rosh Ha-Shana', il Capodanno Ebraico.
Come puo' essere, si chiese, che ogni anno benediciamo l'anno nuovo con "Cominci l'anno con tutti i suoi beni" e ci congediamo dall'uscente con "Termini l'anno con tutte le sue maledizioni"? Come puo' essere che ogni anno le benedizioni annunciate si trasformino in maledizioni?
La risposta, come leggerete nel discorso allegato, sta nel punto di vista da cui si considerano le cose: non sempre, scrive il Rabbino Colombo, quello che noi chiamiamo male e' veramente e propriamente un male.
Come da Sua conclusione: Sia dunque benvenuto il nuovo anno con tutte le infinite e misteriose sue benedizioni!
(Si ringrazia Ariel Viterbo per il materiale)
(Si ringrazia Ariel Viterbo per il materiale)
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