mercoledì 27 maggio 2009

DOMENICA 31.05.2009 - GRAND HOTEL PALAZZO - LIVORNO - SALA DEGLI AFFRESCHI - ORE 10.45

  

 BENE BERITH LIVORNO

                         “ ISIDORO KAHN “ 3498

                                                                                             www.  beneberithlivorno.blogspot.com

               

                                     L’Associazione Bene Berith Livorno “Isidoro Kahn”

                                    è lieta di invitare la S.V.  alla presentazione del libro

                                             

                                              Antisemitismo, olocausto, negazione.

                    La grande sfida del mondo ebraico nel ventunesimo secolo

                                                             (Editore Mondadori)

                          

                          da parte dell’autore PROF. GIANCARLO ELIA VALORI
           Interventi del Rabbino Capo di Livorno Yair Didi e del Prof. Fabio Bertini

 

         L’iniziativa  avrà luogo in data 31 maggio 2009 / 8 Sivan5769,alle ore 10.45 , presso

                il Grand Hotel Palazzo (Viale Italia, 195 - 57127 Livorno ), Sala degli Affreschi

 

    il Presidente

(Piero Cassuto )

 

R.S.V.P.  beneberithlivorno@gmail.com - tel. 3381886461 - 3355475325 -  fax 0586892595

 “Il mondo si regge su tre cose: sulla Legge, sul servizio Divino e sulle opere di bene”  Massime dei Padri (cap. 1 , passo 2 )

 

A più di mezzo secolo dalla tragedia dell'Olocausto, il flagello dell'antisemitismo ha rialzato la testa, agitando le coscienze democratiche di tutto il mondo. L'antico pregiudizio religioso, nel fragile equilibrio globale emerso dopo l'11 settembre 2001 e la sfida tra Occidente e Islam, si salda a nuove e violente forme di propaganda, soprattutto in alcuni paesi del Medio Oriente.
Giancarlo Elia Valori ricostruisce la storia della persecuzione ai danni degli ebrei così come si è venuta configurando nel corso dei secoli e a questa affianca una descrizione minuziosa dei campi di sterminio nazisti e delle deportazioni avvenute in tutta Europa con il consenso dei regimi collaborazionisti. Eppure c'è chi continua a voler offuscare la verità, a considerare l'orrore di Auschwitz - dopo il quale non sarebbe più stato possibile fare poesia, seconda la celebre affermazione di Adorno - poco più che un'invenzione del sionismo. Ma davvero lo sterminio di massa di sei milioni di ebrei perpetrato dalla barbarie nazista può essere oggetto di revisioni? Come si può ancora "negare" la Shoah?
Giancarlo Elia Valori offre una ris
posta persuasiva e autorevole a queste insidiose domande. I tentativi messi in campo per screditare Israele e la memoria dell'Olocausto sono sempre più numerosi e gettano un'ombra sinistra sul futuro. Nuove edizioni dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion (il celebro falso creato dalla polizia segreta russa all'inizio del Novecento per alimentare il pregiudizio antiebraico), circolano liberamente nelle scuole islamiche di Siria e Iran. Serial televisivi egiziani, appelli del Gran Muftì di Gerusalemme, minacce politiche come quelle avanzate dal presidente iraniano Ahmadinejad, siti internet semiclandestini: tutto concorre a gettare benzina sul fuoco già vivo di un antisemitismo strisciante, tornato a circolare in molti settori della cultura contemporanea, anche europea. Riemerge, sotto mentite spoglie, la vecchia teoria della cospirazione ebraica che tanta (troppa) fortuna ha riscosso in passato. Per effetto di un'assurda macchinazione culturale e ideologica gli ebrei, da vittime innocenti di un odio razziale tra i più aberranti che la storia ricordi, vengono trasformati in colpevoli.
Contro ogni fanatismo e nel rispetto rigoroso della verità storica, Giancarlo Elia Valori fornisce una lettura illuminante e ricca di suggestioni delle nuove sfide che l'ebraismo deve affrontare all'alba del ventunesimo secolo.

Giancarlo Elia Valori è uno dei più importanti manager italiani. Docente universitario e attento osservatore della situazione politica ed economica internazionale, nella sua lunga carriera ha ricoperto importanti incarichi in prestigiose società italiane ed estere. Nel 1992 è stato nominato da Mitterand cavaliere della Legion d’onore con la motivazione di “Un uomo che sa vedere oltre le frontiere per comprendere il mondo”, e nel 2002 “Honorable” dell’Académie des Sciences dell’Institut de France. Che è un titolo “a vita“ equivalente a quel rango di Immortel di ogni membro dell’Académie, e quindi non equiparabile ad una onorificenza honoris causa, perché superiore e di diversa natura. Valori è il primo, nella storia dell’Académie des Sciences - fondata da Colber nel 1666, dichiarata istituzione regale e posta sotto la protezione del Re Sole, Louis XIV, nel 1699 - a ricevere il titolo di Honorable nella nuova eccezione del termine.

Giancarlo Elia Valori, che è a capo de La Centrale Finanzia Generale, della holding regionale Sviluppo Lazio, della Fondazione italiana Abertis, del colosso delle telecomunicazioni cinesi Huawei Technologies Italia, oltre ai saggi su personaggi come “Il gigante David - Ben Gurion tra mito e realtà” o temi di attualità come “La pace difficile – Angosce e speranze in Medio Oriente”, tra i sui libri più recenti ricordiamo: “Geopolitica dello spazio - Potere e ricchezza nel futuro del Pianeta” (arricchita  dalle prefazioni del Presidente dello Stato d’Israele Shimon Peres e del Presidente emerito della Repubblica italiana Francesco Cossiga), “I Giusti in tempi ingiusti” e “Mediterraneo tra pace e terrorismo”.

 

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