mercoledì 29 giugno 2011
L'UNIONE DELLE COMUNITA' EBRAICHE ITALIANE HA ISTITUITO UNA COMMISSIONE NAZIONALE SULLA LAICITA' DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E LE SCUOLE EBRAICHE
L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, anche a seguito dei positivi esiti e degli stimoli evidenziatisi nel corso di una specifica giornata di studio tenutasi a Roma il 12.06.11, ha deciso di istituire una Commissione Nazionale "sulla laicità delle istituzioni pubbliche e le scuole ebraiche", temi di primo piano all'interno del dibattito in corso nel mondo ebraico italiano.
Coordinata dal Consigliere Raffaele Turiel ,sono stati chiamati a far parte della Commissione : Gadi Polacco , Consigliere CDEC (Centro di documentazione ebraica contemporanea) e confermato Consigliere della Comunità Ebraica di Livorno che spesso ha curato interventi sulla laicità per conto dell'Unione, Saul Meghnagi saggista, pedagogista e Presidente dell'Ass. "Hans Jonas", Ruth Dureghello Assessore alle Scuole della Comunità Ebraica di Roma, Marta Morello Preside della Scuola Ebraica di Torino, Paola Sereni insegnante e già preside delle scuole ebraiche di Milano e Claudia De Benedetti Vicepresidente in carica dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Dopo un percorso di approfondimento la Commissione redigerà una relazione con proposte operative che saranno alla base delle determinazioni che assumerà l'Unione.
lunedì 27 giugno 2011
Una dichiarazione ritenuta incauta dell'Ambasciatore israeliano in Vaticano
Envoy backtracks on praise of Pius XII
After creating storm of controversy within Jewish world, Israeli ambassador to Vatican says his judgment was 'historically premature'
Reuters
An Israeli official who caused a storm in the Jewish world by praising Pope Pius XII for saving Jews during World War II backtracked on Sunday, saying his judgment was "historically premature".
The comments made last Thursday by Mordechai Levy, the Israeli ambassador to the Vatican, were some of the warmest ever made by a Jewish official about Pius. Most have been very critical of his record.
In an indication of how sensitive the subject of Pius is among Jews, Levy was quickly assailed by some Jewish groups, including Holocaust survivors. In a statement issued in what appeared to be an attempt to calm the dispute within the world Jewish community, Lewy said his comments were "embedded in a larger historical context". "Given the fact that this context is still under the subject of ongoing and future research, passing my personal historical judgment on it was premature," Levy said. The question of what Pius did or did not do to help Jews has tormented Catholic-Jewish relations for decades and it is very rare for a leading Jewish or Israeli official to praise Pius. Many Jews accuse Pius, who reigned from 1939 to 1958, of turning a blind eye to the Holocaust. The Vatican says he worked quietly behind the scenes because speaking out would have led to Nazi reprisals against Catholics and Jews in Europe. Lewy, speaking at a ceremony to honour an Italian priest who helped Jews, had said Catholic convents and monasteries opened their doors to save Jews in the days following a Nazi sweep of Rome's Ghetto on October 16, 1943. In his speech on Thursday night, Levy said: "There is reason to believe that this happened under the supervision of the highest Vatican officials, who were informed about what was going on." "So it would be a mistake to say that the Catholic Church, the Vatican and the pope himself opposed actions to save the Jews. To the contrary, the opposite is true," he said. Elan Steinberg, vice-president of the American Gathering of Holocaust Survivors and their Descendants, called Levy's comments unsustainable. "For any ambassador to make such specious comments is morally wrong. For the Israeli envoy to do so is particularly hurtful to Holocaust survivors who suffered grievously because of Pius's silence," Steinberg said in a statement. Steinberg said Lewy had "disgracefully conflated the praiseworthy actions of elements in the Catholic Church to rescue Jews with the glaring failure of Pope Pius to do so". When Pope Benedict visited Rome's synagogue last year, the president of the capital's Jewish community told him that Pius' "silence before the Holocaust" still hurt Jews because more should have been done. Many Jews responded angrily last year when the pope said in a book that Pius was "one of the great righteous men and that he saved more Jews than anyone else". Jews have asked that a process that could lead to Pius becoming a saint in the Roman Catholic Church be frozen until all the Vatican archives from the period have been opened and studied. 'Morally wrong comments'
venerdì 24 giugno 2011
Cinque anni or sono Hamas rapiva Gilad Shalit : è possibile un'iniziativa di solidarietà a Livorno?
Cinque anni or sono , il 25 giugno del 2006,nella località israeliana di Kerem Shalom non lontana dal confine con quella striscia di Gaza che Israele aveva evacuato un anno prima senza niente ricevere in cambio (nel caso ha poi ricevuto missili premeditatamente lanciati verso insediamente civili),veniva rapito un giovane soldato israeliano, con nazionalità anche francese, di nome Gilad Shalit.
Da allora quasi nulle sono state le notizie circa questo ragazzo rapito ed ingiustamente detenuto, con buona pace delle più elementari nozioni di rispetto dei diritti civili basilari e la sua sorte sembra non interessare affatto a coloro che invece,con scatto automatico, si ergono fieramente contro Israele (con i suoi pregi ed i suoi difetti isola di democrazia occidentale nell'area) ad ogni occasione,non di rado lavorando anche di fantasia.
Evidentemente Shalit,a certi occhi, ha il difetto di appartenere alla parte "cattiva" e quindi,sembra essere questa la conclusione,si merita quanto gli è accaduto,concetto che marcia terribilmente in parallelo con l'aberrante ,di fatto, giustificazione del terrorismo che alcuni propugnano in quanto sarebbe umana reazione alle difficili condizioni di vita patite (ma questo vale sempre solo per un rovescio della medaglia,quindi non anche per l'altro).
In questi anni, nel corso dei quali un crudele dosaggio di notizie spesso false, di irrisioni ed altre strumentalizzazioni da parte di Hamas e soci hanno caratterizzato la vicenda di Shalit, al quale vengono negati anche i minimi diritti riconosciuti dalle convenzioni internazionali, certi occhi hanno invece gettato uno sguardo a questa triste vicenda e sono sorte (a Roma,in altre parti d'Italia,in Francia ed in molti altri paesi) azioni di solidarietà : esposizioni di foto che ne ricordano l'inumana condizione,al pari di quella patita da tanti attivisti per i diritti umani, manifestazioni ed anche attribuzioni di cittadinanza onoraria per sottolineare che Shalit "è uno di noi",un cittadino che è stato privato,nemmeno sul campo di battaglia,della propria libertà e che viene occultato alla propria famiglia,privato dei propri affetti ed escluso dal mondo.
Ho già avuto modo in passato di perorare un'analoga iniziativa anche da parte della città di Livorno, in verità senza riscontro : torno oggi a farlo nella speranza che da questa terra che spesso richiama orgogliosamente la propria storia di libertà e "tolleranza" (uso questo termine pur provando una certa allergia) venga un segnale concreto nche per Gilad Shalit.
Gadi Polacco
Comunitando
www.livornoebraica.org
lunedì 20 giugno 2011
I LIONS ASSEGNANO AL RABBINO ELIO TOAFF "IL CAPPERUCCIO"
Il "Premio Capperuccio",onorificenza conferita annualmente dal "Lions Club Porto Mediceo" di Livorno a personalità che danno lustro alla città,è stato assegnato ad un livornese per eccellenza,il Rabbino Emerito di Roma Elio Toaff.
La consegna avrà luogo, nella sala delle Cerimonie del Comune di Livorno, mercoledi 22 giugno alle ore 11,00, presenti varie autorità.
Già assegnato al Presidente Emerito della Repubblica Ciampi ed al Vescovo Giusti,il premio è stato quindi destinato a Rav Toaff con la seguente motivazione:
“I Soci del Lions Club Porto Mediceo al loro eminente Concittadino, il Professor Rav Elio Toaff, per l'encomiabile fede negli ideali altissimi di libertà, democrazia e comunione tra i popoli di qualunque religione, per l'impegno attivo nel dialogo ebraico-cristiano nel quale si è distinto per il suo ruolo di interlocutore attento, sensibile e partecipe, per la costante e profonda corrispondenza con la città natale, Livorno, cui ha saputo conferire, con il suo operato, lustro e prestigio".
Per motivi legati all'età avanzata il Rabbino Toaff non sarà a Livorno per il ritiro del premio ma certamente gradirà particolarmente, tra i molti riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, questo nuovo riconoscimento proveniente dalla sua città alla quale,pur mancandovi ormai da molti decenni, sempre è rimasto estremamente legato ,sentimento ampiamente corrisposto .
A settembre scorso la Comunità Ebraica, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica con Livorno città capofila per l'Italia,volle ricordare l'importante operato di Rav Elio Toaff presentando un video-intervista a lui dedicato.
Comunitando-www.livornoebraica.org si congratula con i Lions di Livorno per la scelta operata ed esprime sinceri complimenti al premiato.
Hazak Ve'ematz ,quindi, a Rav Toaff *
www.livornoebraica.org
* Formula ebraica di complimento ed incitamento. "Sii forte e coraggioso", ovvero la frase con la quale Mosè, vicino a terminare la propria missione terrena, "consola" ed incita Giosuè che gli succederà alla guida del popolo ebraico.
domenica 19 giugno 2011
Ma cos'è questa crisi.....alla Comunità Ebraica di Livorno?!
Ripresa varie volte in seguito, la canzonetta mi è tornata in mente in questi giorni, peraltro siamo tutti abituati ad avere almeno una "crisi" sempre in corso, vedendo con quale serrato ritmo la seconda testata giornalistica cittadina batta sull'argomento del dopo elezioni in Comunità talvolta con titoli e richiami,addirittura in locandina, decisamente esagerati e che certamente deluderanno il lettore che poi andasse ad approfondire la cosa,magari attendendosi chissà quali terribili resoconti.
Invece la cosa è,a voler essere obbiettivi ed oggettivi, piuttosto semplice ed assai poco avvincente, certo non diversa da analoghe situazioni verificatesi o che si potranno verificare in tanti altri ambiti associativi,dalla bocciofila di paese in poi.
Non meraviglia comunque il fatto che mezzi d'informazione locali si occupino, come peraltro hanno sempre fatto,delle vicende anche della Comunità ebraica (non si vede perchè dovrebbe essere diversamente e comunque così è,specialmente in un mondo assai variegato anche in fatto di strumenti e mezzi informativi) ma bensì che si cerchi di gonfiarli oltremodo e credo anche inutilmente da un punto di vista di possibile maggiore vendita di copie del giornale.
E' in corso semplicemente un'impasse che deriva da un voto il quale ha espresso,andando al sodo,due linee entrambe legittime per quanto contrapposte.
Non ci sono quindi cospiratori o traditori e nemmeno difensori del bene e del male,ma semplicemente consiglieri che esercitano come loro diritto e dovere il proprio ruolo e,se non ci sarà uno sbocco accettabile da parte di una maggioranza, si farà come avviene in ogni ambito democratico,ovvero rimettendosi al volere degli elettori.
C'è un normalissimo e legittimo ricorso elettorale (poco importa che mi appaia troppo debole nella sostanza perchè possa essere accolto se verrà nel caso portato alla disamina dei Probiviri) come accade non di rado in riferimento ad elezioni democratiche, tali essendo sempre state,anche quando vigevano le leggi fasciste,quelle delle nostre Comunità.
Capisco che ci sia forse da "rimediare" ad un primo articolo che,francamente e detto da lettore anche di quel giornale, si è rivelato disarticolato ed anche disinformato, ma ciò che preoccupa è il fatto che un confronto democratico,magari a tratti anche serrato ma non certo fuori da schemi civili, si possa prestare ad esagerate distorsioni.
Parola di testimone diretto che confida nel fatto che,in qualche modo al quale tutti sopravviveremo comunque,"..la crisi passerà".
Gadi Polacco
Comunitando
www.livornoebraica.org
domenica 5 giugno 2011
MiniComunitando Elettorale ELEZIONI ALLA COMUNITA' EBRAICA DI LIVORNO, RISULTATI 2011 VS 2007 (n on ancora in percentuale)
VOTANTI 2011 : 199 ( 238 NEL 2007)Nei prossimi giorni ci sarà modo di approfondire, percentuali alle mani, l'analisi del voto ed altri aspetti..Da meditare comunque il calo di votanti registrato, correlabile senza dubbio alla necessità di dedicarsi preminentemente ad un'opera di rinnovato rapporto con tutti gli iscritti e quanti potrebbero esserlo e,per vari motivi,non lo sono.
VOTI 2011 VS VOTI 2007 (TRA PARENTESI)
-------------------------------------------------------------------
VITTORIO MOSSERI 88 (59)
DAVID NOVELLI 56 (84)
SILVIA O. BEDARIDA 68 ( * )
SAMUEL ZARRUGH 107 (162)
DANIELE POLACCO 14 ( * )
ALBERTO FUNARO 47 (48)
GIANFRANCO GIACHETTI 85 ( * )
GADI POLACCO 80 (99)
GUIDO GUASTALLA 38 (86)
ROBERTO MENASCI 34 ( * )
* = non candidato/candidata nel 2007
Risultano eletti :Gianfranco Giachetti, Vittorio Mosseri,David Novelli, Silvia Ottolenghi Bedarida,Gadi Polacco, Samuel Zarrugh. Alla riunione d'insediamento verranno distribuite le cariche non legate necessariamente all'ordine di preferenza.
Ringrazio personalmente tutti gli elettori, indipendentemente dall'avermi votato o meno, e quanti si sono candidati : spero che il futuro nuovo Regolamento della Comunità che,stante il rinnovato Statuto approvato in sede nazionale nel dicembre scorso, dovrà necessariamente approntare tramite l'istituzione della Consulta ed incarichi specifici a singoli iscritti possa essere,come mi appare necessario,utile strumento di aggregazione e coinvolgimento.
Leggo nella riconferma decretata dagli elettori un invito a continuare coerentemente alla linea che ho sempre interpretato.
Un grazie infine ai componenti del seggio,della segreteria della Comunità ed al personale tutto per l'impegno posto per organizzare e gestire queste consultazioni.
Un buon lavoro ai colleghi del Consiglio e particolari complimenti ai nuovi entrati,ringraziando anche i Consiglieri uscenti.
Gadi Polacco
Comunità ebraica al voto ed un articolo assai "disarticolato"
www.livornoebraica.org
(a cura di Gadi Polacco)
Dieci i candidati in lizza per i sei posti dei quali si compone il Consiglio d'Amministrazione.
A parte un pizzico di vivacità nei dintorni del seggio,tutto sembra procedere solidamente, sotto la guida del Presidente del seggio, Avv. Beer D'Agostino,e gli scrutatori (Marco Pavoncello,Miranda Schinasi, Marta Cohen Hemsi e Gina Belforte).
Ad occuparsi delle elezioni della nostra Comunità è stata poi oggi "La Nazione" con un articolo in verità assai disarticolato, detto con simpatia ed amicizia,forse non proprio felice risultato di qualche taglio per motivi di spazio.
Vi si immagina una contrapposizione tra due esponenti tipica dei sistemi elettivi presidenziali,mentre la nostra Comunità non vota per liste con un candidato Presidente ma sceglie sei nomi che comporranno il Consiglio all'interno del quale nominare poi tutte le cariche previste.
Nessun cenno agli altri otto candidati,a parte un passaggio che vede all'orizzonte una candidatura "guastafeste",ed anche qualche errore (ad esempio nel descrivere il voto per corrispondenza che segue modalità diverse da quelle descritte).
Pure la cronologia di alcuni eventi,peraltro già difficile da comprendere senza i dovuti approfondimenti,non è proprio impeccabile.
Insomma,non proprio un pezzo da bacheca che non salva nemmeno la dotta citazione finale di Marziale in latino, purtroppo naufragata in una chiosa dal sapore snob : "la traduzione non è necessaria per i due colti "avversari",ma non tutti sono colti,non tutti sono avversari".
E' vero, così come è vero che non tutti sono Montanelli il quale citava spesso,anche a se stesso,il motto di Webb Miller, noto giornalista di guerra americano: "scrivi in modo che ti capisca un lattaio dell'Ohio".
Anche perchè se ha comprare i quotidiani fossero solo i "latinisti"....sempre detto con simpatia e stima.
(Nella foto di "Comunitando" : un elettore al seggio)
venerdì 3 giugno 2011
TUTTO ESAURITO PER IL CONCERTO DEL 150° AL NUOVO TEATRO DELLE COMMEDIE,PROTAGONISTI IL CORO EBRAICO "E.VENTURA" E L'ENSEMBLE DI FIATI DELL'ISTITUTO MUSICALE MASCAGNI
Tutto esaurito il 2 giugno sera, al Nuovo Teatro delle Commedie, per il concerto per il 150° dell'Unità d'Italia tenuto dal Coro Ebraico "Ernesto Ventura" e dall'Ensemble di fiati dell'Istituto Musicale Mascagni di Livorno.
A dirigere il concerto il Maestro Paolo Filidei, con interventi sulla musica ebraica livornese ed i rapporti tra musicisti ebrei livornesi e Risorgimento del musicologo Fulvio Venturi.
Tra le autorità presenti l'Assessore Nebbiai e l'Ammiraglio Rosati.
Si sono alternati brani corali (accompagnati alla tastiera ed in alcuni casi dall'Armonium del Tempio appositamente trasferito in teatro) con strumentali,tutti tratti dalla ricca produzione ebraica livornese, oltre a pezzi che hanno visto il coro accompagnato egregiamente dai ragazzi dell'Ensemble di fiati dell'Istituto Mascagni i quali hanno anche dato ottima prova delle proprie capacità eseguendo tre brani ,su antiche musiche del repertorio sefardita labronico, appositamente arrangiati.
Una serata di approfondimento culturale ma anche di riprova,qualora ve ne fosse bisogno,dell'importanza per la cultura cittadina dell'Istituto Mascagni messo purtroppo in pericolo da tagli finanziari che si spera vengano evitati.
(Foto : un momento del concerto)