domenica 7 aprile 2013

Da questa sera a domani sera (8 aprile 2013) si celebra il Giorno della Shoà

In Israele e nel mondo ebraico il Giorno della Shoà (Yom HaShoà) corrisponde al 27 del mese di Nissan, data che venne individuata a cavallo tra l'inizio della rivolta del Ghetto di Varsavia (1943),della quale ricorre quindi quest'anno il 70° anniversario, e quello che dal 1948 sarà invece il Giorno dell'Indipendenza del rinato Stato d'Israele.
Essendo il calendario ebraico lunare, la ricorrenza avrà inizio quest'anno la sera del 7 aprile per terminare l'indomani al tramonto: Israele, paese nel quale dal 1959 per legge questo è il giorno dedicato al ricordo delle vittime della Shoà, ricorderà con varie iniziative questa data .
Ma il momento probabilmente più suggestivo è quello che coinvolge l'intera nazione quando, alle ore 10.00 della mattina ( le 9.00 italiane), al suono di una sirenza che percorre tutto il paese la vita si ferma per due minuti.
Molte le iniziative anche fuori da Israele, compresa l'Italia che vede, attraverso la rete, diffondersi la proposta di osservare due minuti di riflessione in concomitanza con l'iniziativa israeliana.
In Italia, dal 2000, è istituita per legge la Giornata della Memoria : « La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.»
Un passo questo molto importante alla luce del silenzio che, per decenni, ha praticamente coperto  anche il "contributo" dato da fascisti/repubblichini ,partendo dalle "leggi razziali" (razziste) per arrivare alla concreta collaborazione,non di rado,nei rastrellamenti (per non parlare della continua opera di delazione). Un passato scomodo che questo paese non può rimuovere e che rende ancora più importante, per contrasto, l'opera dei Giusti.


Gadi Polacco
Comunitando
www.livornoebraica.org


Nella foto un "Ner Neshamà", un lume che viene acceso in ricordo di chi è scomparso.


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