domenica 30 agosto 2009

Tripoli bel ciel d'amore...

Come dar torto al Ministro La Russa che nei giorni scorsi,se non ricordo
male,sbottò per i trasversali mal di pancia derivanti dalla presenza
delle Frecce Tricolori al quarantesimo della presa del potere,assai poco
democratica,del "pazzo di Tripoli" come amava definire il dittatore
Gheddafi l'egiziano Anwar El Sadat ? Sui 267 presenti in aula per la
ratifica del "Trattato d'amicizia con la Libia",232 senatori votarono
infatti a favore,contro 22 contrari e 12 astenuti.
La nostra gloriosa pattuglia acrobatica si esibirà dunque per compiacere
"la guida della rivoluzione" (sic!),nel ricordo del "Grande El-Fatah",
ovvero la conquista ,la vittoria,avvenuta il primo settembre 1969 : non
passerà un anno e il 21 luglio 1970 Muammar Gheddafi emanerà una legge
contro gli italiani e gli ebrei in Libia, con confisca di tutti i beni e
relativa espulsione.
Rimane che il terrorista Al Zomar, reo di omicidio in Italia contro
italiani e causa di un evidente e malcelato imbarazzo per il pur
compassato Ministro Frattini,non è a scontare la giusta pena : rimane
che un atto di umanità, per qualcuno invece d'affari,degli inglesi si è
trasformato in entusiastica accoglienza in Libia per un altro terrorista.
La real politik,praticata ampiamente per il mondo, deve per forza essere
pagata con la dignità? Se si,come pare,per il 21 luglio 2010 potremmo
magari mandare in Libia il Coro della Scala : un bel Nabucco sarebbe una
sintesi perfetta!
Tripoli bel ciel d'amore....

lunedì 24 agosto 2009

INVITO - 26 AGOSTO 2009 - ORE 18.OO

Dinora Mambrini

vi invita mercoledì 26 ore 18 alla Rotonda, nell'area Libreria della Festa Democratica di Livorno. Gadi Polacco (Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) la affiancherà nella presentazione del libro "UN PAESE NON BASTA" di Arrigo Levi. VI ASPETTIAMO PER RIFLETTERE E CONFRONTARCI!

venerdì 21 agosto 2009

INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA "RIMESSI IN GIOCO" . UN COMMENTO RILASCIATO ALL'ANSA

Dunque gli insegnanti di religione cattolica ,l'unica insegnata nella
scuola pubblica italiana e peraltro a carico del pubblico bilancio, sono
"stati rimessi in gioco", come è stato sritto,da un provvedimento
ministeriale, tramite DPR, che oltrepassa temporaneamente la sentenza
del TAR del Lazio,almeno sino al pronunciamento del Consiglio di Stato.
Un saggio modo di governare dovrebbe cercare soluzioni tendenti
all'armonia tra le varie componenti della società e questo provvedimento
non pare proprio destinato a ciò, apparendo anzi propedeutico ad
ulteriori ricorsi e divisioni.
Dinanzi a questa sorta di "prova di forza", dai contorni peraltro
grotteschi visto che taluni la vogliono correlare alla presunta difesa
di una "maggioranza" che in quanto tale è già di per se ampiamente
tutelata,viene spontaneo chiedersi perchè non ci si attivi invece,come
avviene in altri paesi,per diversificare la gamma di insegnamenti
religiosi nella scuola pubblica ed introdurre,per quanti non interessati
o non credenti, reali materie alternative.

Gadi Polacco
Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

mercoledì 19 agosto 2009

DOMANI 20 AGOSTO 2009 I FUNERALI DI SIRIO (LUCIANO) BUENO z.l.,DECANO DEL MERCATO ALL'APERTO DI VIA BUONTALENTI E PERSONAGGIO ASSAI NOTO ANCHE ALL'INTERNO DELLA COMUNITA' EBRAICA

COMUNITANDO
www.livornoebraica.org
(a cura di Gadi Polacco)



E' scomparso questa mattina,all'età di 75 anni, Sirio Bueno (z.l.)* dai più conosciuto come Luciano. Decano del mercato all'aperto di via Buontalenti, con il suo banco posto all'inizio della via- angolo via del Cardinale, è stata personalità poliedrica .
Il suo luogo di lavoro è stato infatti per decenni anche punto di incontro e dibattito tra amministratori, personaggi della politica cittadina,"semplici" cittadini che si fermavano e si incontravano da Sirio Bueno per dibattere,con lui ed altri,delle cose della città e del mondo tutto.
Acuto osservatore, scevro dalla retorica, si interessò alla politica come al lavoro con intelligente ironia e grande senso della dignità,propria e degli altri,caratteristiche che portò anche in seno all'amata Comunità Ebraica seguita fino a quando gli è stato possibile.
Era estremamente legato alla famiglia ed  a Israele, paese che visitò due volte nei primi anni dalla fondazione di quello stato.
Nel rispetto delle altrui opinioni,non sottomise mai a niente ed a nessuno la propria libertà di pensiero.
Seppe essere generoso senza farsene motivo di vanto,in silenzio,come insegnato dai Maestri dell'ebraismo.
Lo accompagneremo al Cimitero Ebraico partendo dalla Camera mortuaria dell'Ospedale,come comunicato dalla Comunità Ebraica,domani 20 agosto 2009  muovendo alle ore 15,00.

* "Il suo ricordo sia per benedizione"

Livorno, 19 agosto 2009 / 
29 Av  5769


mercoledì 12 agosto 2009

TAR DEL LAZIO : SENTENZA SULL'ININFLUENZA DELL'ORA DI RELIGIONE CATTOLICA SULLA DETERMINAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

La sentenza del TAR del Lazio che esclude dalla determinazione del
credito scolastico la frequenza dell'ora di religione cattolica (l'unica
peraltro presente nella scuola pubblica italiana),è ineccepibile e
contiene dei rilievi di grande importanza in quanto richiamanti ad una
corretta applicazione del dettato costituzionale,relativamente
all'uguaglianza tra tutti i cittadini credenti vari o non credenti.

Da alcune reazioni stizzite è peraltro evidente come sia stato toccato
un nervo scoperto ed in uno Stato Laico non può esservi , come ribadito
peraltro nel testo della sentenza e diversamente dai "desiderata" di
alcuni, posto per posizioni "dominanti" stabilite per giunta "erga
omnes" : altresì non si può indulgere dinanzi all'uso di invocare o meno
i pronunciamenti della Magistratura a corrente alternata

Questa sentenza ma anche alcune precedenti di altri organismi sempre
riguardanti tematiche affini, mette semmai in luce il vuoto lasciato in
merito dalla politica e che sarebbe opportuno venisse colmato con una
normativa a prova di dettato costituzionale.

Non si tratta ovviamente di andare "contro" qualcuno, bensì di attivarsi
per un compiuto modello di Stato Laico che,in quanto tale,è garante
della piena libertà di tutti in reciproco rispetto.

Gadi Polacco
Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

12 agosto 2009

lunedì 10 agosto 2009

La Chiesa, la Shoa ed il nazismo ateo...

COMUNITANDO
www.livornoebraica.org
(a cura di Gadi Polacco)

A fronte della pur  ferma condanna espressa dal Papa nei confronti della Shoa e del nazismo, come non concordare però con le acute osservazioni del Rabbino Riccardo Di Segni, riportate oggi da "La Stampa" ?
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, è soddisfatto dell’Angelus sui lager?
«Non vedo passi avanti. Il problema resta la sua interpretazione della Shoah e del nazismo, cioè una banda di delinquenti che tenne in pugno l’intera nazione tedesca. Rispetto a questa tesi, l’Angelus non porta sostanziali modificazioni. Da varie parti Benedetto XVI è stato contestato nelle visite ad Auschwitz e al Memoriale dell’Olocausto “Yad Vashem” perché tiene ben distinte la Germania e il popolo tedesco dalle responsabilità del nazismo. Rispetto a questo problema, non mi sembra che ora il Papa si sia spostato dalla sua linea».
La deportazione dell’ebrea convertita Edith Stein, ricordata dal Papa, dimostra che quando in Olanda la Chiesa denunciò il nazismo le persecuzioni aumentarono...
«I termini reali della questione sono diversi. I nazisti usavano gli ebrei battezzati come una zona grigia, semiprotetta per indurre la Chiesa a tacere. Nella retata al ghetto di Roma del 16 ottobre ’43 furono rastrellate 1300 persone, ma per ordine di Berlino furono rilasciati i convertiti al cristianesimo. Quindi era un ricatto, uno scambio perché nella logica dell’epoca alla Chiesa erano molto più cari gli ebrei battezzati. In Olanda non ci fu un inasprimento generalizzato, i nazisti se la presero anche con gli ebrei battezzati come Edith Stein per mandare un messaggio alla Chiesa, per non essere disturbati nelle deportazioni».
Condivide l’interpretazione ratzingeriana del nazismo come negazione di Dio?
«La tesi cara a Benedetto XVI che il nazismo fosse ateo andrebbe approfondita meglio. Quello del nazismo ateo è un mito da sfatare. Le SS aveva scritto sul cinturone “Dio è con noi”, quindi in qualche modo i nazisti avevano una loro immagine di Dio. Il nichilismo, poi, è tutt’altra faccenda. Più volte nella recente riflessione in ambito cattolico il nazismo viene ridotto a un’ideologia anticristiana che voleva colpire la fede cristiana nella sua radice abramitica. Anche se questo può essere in parte vero, la sottolineatura di questo solo concetto porta quasi ad una paradossale conclusione: che gli ebrei avrebbero pagato, solo loro per conto dei cristiani, un odio che non li riguardava nemmeno tanto direttamente. E ciò senza menzionare abitualmente i responsabili, complici o silenziosi».

Certo appare azzardato affermare che il nazismo era ateo (si sarebbe pouto capire nel caso se fosse stato definito blasfemo) memori del famigerato slogan ,tanto per ripescare un solo esempio, "Gott mit uns"....

IL PRESIDENTE DELL'UNIONE DELLE COMUNITA' EBRAICHE ITALIANE INTERVIENE CIRCA LE PAROLE DEL PAPA

PAPA: GATTEGNA (UCEI), CONDANNA INEQUIVOCABILE DELLA SHOAH
(ANSA) - ROMA, 9 AGO - "Le parole del papa appaiono come una condanna
ancora più inequivocabile e definitiva della Shoah del popolo ebraico e
di qualsiasi altra forma di genocidio e di persecuzione". Questo il
commento del presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane
(Ucei) Renzo Gattegna. "Sono parole - ha proseguito - che assumono un
significato particolare perché non appaino ispirate, come in altre
occasioni, da fatti contingenti ma dettate invece da una profonda
riflessione storica e teologica". Gattegna ha poi sottolineato:
"Benedetto XVI si era già espresso con chiarezza e con fermezza -
ribadite poi con il viaggio in Israele e l'impegno a visitare la
Sinagoga di Roma - nella scorsa primavera allorché volle smentire e
delegittimare le posizioni di alcuni esponenti del clero cattolico che
avevano rilasciato dichiarazioni tendenti a negare la Shoah o a sminuire
la gravità del tentativo di sterminio totale del popolo ebraico". "Le
esternazioni di oggi - ha concluso - dovrebbero mettere il suggello e
chiudere per sempre lo spazio a teorie o a interpretazioni diverse".

Una simpatico racconto sempre valido...

Daniel Haviv ci segnala questo estratto dal settimanale dei hassidim "Sihat Hashavua" del 7.8.09:
 
Poco tempo dopo che fu nominato come rabbino di Bargasas (in Ungheria) il Rav Abraham Yehuda Leib Schwartz scoppio' in quella comunita' una polemica pubblica assai animata intorno alla scelta del Hazan (officiante - ndr). Ben presto il nuovo rabbino si rese conto che dietro le quinte della diatriba stavano alcuni sarti e calzolai, membri della comunita', che, evidentemente poco occupati, dedicavano molte energie a "mestare nel torbido".
Salito sulla Teva' per il sermone sabbatico, disse Rav Abraham: "La Torah racconta che gli Ebrei nei quaranta anni di peregrinazioni nel deserto ebbero molto a discutere sull'acqua e sulla carne, su agli e cipolle, e perfino sul diritto al sacerdozio, ma mai su chi dovesse occuparsi della preghiera pubblica, il Hazan. Come possiamo spiegarci questo miracolo? Ecco qui: sta scritto (Deut.Cap.8,4): >Per tutti i quaranta anni la tua veste non si consumo' e la tua gamba non si gonfio'<, cosicche' per tutto quel periodo non ci fu bisogno ne' di sarti ne' di calzolai.....

venerdì 7 agosto 2009

HAMAS COLPEVOLE DI CRIMINI DI GUERRA

Dal sito del giornale HAARETZ 06/08/2009
Rights group: Hamas guilty of Gaza war crimes
By Haaretz Service and News Agencies


Hamas committed war crimes against Israel by besieging it with rockets during the three-week war in the Gaza Strip earlier this year, according to a Human Rights Watch report released on Thursday.

The 31-page report focusing on Operation Cast Lead, spotlights Hamas after Human Rights Watch and similar groups repeatedly accused Israel of committing war crimes.

"Hamas forces violated the laws of war both by firing rockets deliberately and indiscriminately at Israeli cities and by launching them from populated areas and endangering Gazan civilians," HRW program director Iain Levine said.
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"Hamas rocket attacks targeting Israeli civilians are unlawful and unjustifiable and amount to war crimes," he said.

"As the governing authority in Gaza, Hamas should publicly renounce rocket attacks on Israeli civilian centres and punish those responsible, including members of its own armed wing," Levine said.

According to the report, Hamas both fired rockets and allowed militants to do the same, in attacks that killed three Israeli civilians. The offensive, launched by Israel in late December, was aimed at stopping years of daily Palestinian rocket fire at Israeli communities.

While the group also points to evidence of war crimes committed by Israel, it emphasizes that "violations by one party to a conflict never justify violations by the other."

More than 1,100 Palestinians were killed during the offensive. Palestinians said most were civilians, but Israel has disputed that.