giovedì 22 marzo 2012

L'antisemitismo corre sul web.....

Periodicamente, come avviene in questi giorni e talvolta in relazione a
tragici o comunque eclatanti fatti, tornano alla ribalta le varie liste
di ebrei , veri o presunti , "additati" come tali (sic!).
Il fenomeno è noto ed è cresciuto parallelamente all'affermarsi di
internet e dei social network, come chiunque frequenti questi luoghi
virtuali facilmente può constatare.
Un rapporto del CDEC (Centro di documentazione ebraica contemporanea) a
fine 2010 dopo aver posto in evidenza che "il rischio
dell'antisemitismo on-line è la sua capacità di
influenzare i valori sociali, soprattutto tra i più giovani",continuava
sottolineando come "internet esponga a rischio che tematizzazioni
antisemite siano lette e accettate come storicamente valide",
problematica tipica del web nel quale,tra tanti pregi, non mancano i
difetti ed i pericoli ,compreso appunto il fatto che chiunque possa
essere preso sul serio, pur diffondendo inesattezze (nel migliore dei
casi) se non quando vere e proprie falsità,magari istigando all'odio
verso il prossimo.
Già i dati del 2009 censivano oltre 1200 siti che si evidenziavano per
la loro spiccata propensione ai "contenuti antiebraici", tanto da
indurre ormai gli studiosi a coniare il termine di "antisemitismo 2.0".
Peraltro la rete ,con i suoi vari strumenti sempre più in evoluzione e
diffusione, è il luogo ideale per grandi iniziative (si pensi alle
situazioni nelle quali è stato l'unico canale di contatto con il mondo
che è riuscito a sfuggire ai vari dittatori di turno) ma pure per
immonde schifezze, trovandosi di tutto anche in tema di razzismo e di
negazione dei basilari diritti dell'uomo.
Un vero e proprio gatto che si morde la coda, capace anche di produrre
serio materiale che poi viene usato nel peggiore dei modi, come ad
esempio le "liste" di ebrei che è semplicissimo reperire in serissimi
studi storici e di genealogia, volgendo poi al peggio del materiale
culturale per farne delle "liste di proscrizione" (nelle deviate menti
degli autori) circa le quali, sinceramente, appare irrilevante
disquisire circa la loro esattezza o meno (peraltro ,sempre che a
qualcuno interessi,è banalmente ovvio che dietro ad un cognome vi siano
cittadini delle più disparate fedi o non credenti).
Variegato ,come tutto in internet, è anche il mondo dei frustrati che
dedicano tempo a creare e curare siti variamente razzisti o comunque
"contro" qualcuno o qualcosa.
Per rimanere alla tematica antiebraica gli studiosi individuano grosso
modo quattro filoni,talvolta anche in discordia su varie tematiche:
- i siti antisemiti "puri e crudi", tali spesso a fronte di diverse
radici ( comprese alcune legate a vario integralismo religioso);
- i siti antisionisti, incapaci di fare genuina critica allo Stato
d'Israele e che,appunto in quanto antisionisti (quindi negatori del
diritto all'esistenza dello Stato d'Israele sorto sulle basi del
sionismo), come insegnava M. Luther King sono inevitabilmente anche
antisemiti;
- i siti dei fissati della "cospirazione" ebraica (generalmente in
associazione con massoni, "imperialisti",ecc,insomma si torna sempre al
vecchio "complotto demo-pluto-giudaico-massonico";)
- i siti dei "negazionisti", i negatori consapevoli dell'evidenza
storica ,secondo i quali la Shoà, in particolare per quanto attiene allo
sterminio, è un'invenzione.
Sullo sfondo di questo caotico panorama,nel quale si muovono anche
complicità interessate rimane forte la domanda di cosa si possa fare
per contrastare l'odio e la mistificazione che da un simile mondo
proviene, constatato come sia estremamente ostico estirpare questa
robaccia dal web e controproducente cercare di instaurare un
contraddittorio con chi non ha alcun interesse a sostenerlo.
Conviene quindi concentrare le forze affinando certamente,sempre di
più, leggi e strumenti che consentano di intervenire concretamente e
monitorando questo mondo infame,parallelamente sostenendo però un'azione
di rafforzamento culturale e di conoscenza che appare il più potente
antidoto ai veleni del razzismo.

Gadi Polacco
www.livornoebraica.org

martedì 20 marzo 2012

L'eccidio di Tolosa commemorato nel Tempio Ebraico di Livorno

La Comunità Ebraica di Livorno ha aperto le porte del Tempio Maggiore
per commemorare l'eccidio di Tolosa ed assai numerosa è stata la
risposta, anche di cittadini non appartenenti alla Comunità, venuti a
conoscenza dell'iniziativa,praticamente delineatasi nella mattinata,
grazie al passaparola ed alle varie mailing list coinvolte.

Ha condotto l'intenso momento di preghiera il Vicerabbino Leone Chaim
che ha poi anche recitato la formula di suffragio per i defunti.

Dopo un intervento del Presidente della Comunità hanno preso la parola
l'Assessore Mario Tredici,in rappresentanza del Comune, ed il Presidente
della Provincia Giorgio Kutufà.

Tra il folto pubblico anche molti giovani ed esponenti delle Forze
Armate, del mondo politico, associativo ed imprenditoriale cittadino
(Massimo Bianchi,Marco Taradash, Daniela Miele, Salvatore Favati,Claudio
Frontera,ecc)

lunedì 19 marzo 2012

R: L'ECCIDIO ALLA SCUOLA EBRAICA DI TOLOSA

Non posso che associarmi a quanto scritto da Rav Laras.

Un profondo sentimento di vicinanza alle famiglie colpite da questo vile atto.

Cordialmente

 

ATL SpA

Via Meyer 57  57100 LIVORNO

Bruno Bastogi

Capo Area

Studi & Programmazione _ Commerciale

  • mail   bastogib@atl.livorno.it
  • Mob        +393487812517
  • Tel          +390586 847262
  • Fax         +390586 847256

 

 

 

Da: Segreteria [mailto:menaboni@sysnet.it]
Inviato: lunedì 19 marzo 2012 14:22
A: comunitando@livornoebraica.org; Giuseppe Laras; gadipolacco.comunitando@blogger.com; gadipolacco.livornesim@blogger.com
Oggetto: L'ECCIDIO ALLA SCUOLA EBRAICA DI TOLOSA

 

Dinanzi all'eccidio commesso stamani a Tolosa, il Rabbino Giuseppe Laras (tra l'altro per anni Rabbino Capo di Livorno) ha diramato la seguente nota che questo blog recepisce in pieno e propone,associandosi al contenuto della stessa.

Gadi Polacco
Comunitando
www.livornoebraica.org



COMUNICATO

Di fronte a un delitto così efferato, vile e crudele come quello odierno di Tolosa ai danni di bambini inermi e di altre persone della locale Scuola Ebraica, si resta senza parole con sentimenti di sdegno, sbigottimento e dolore.

Questa carica di odio inesausta, e che appare inesauribile, contro le figlie e i figli del Popolo Ebraico può indurre in noi un senso di impotenza e di disperazione.

Dobbiamo sempre, però, reagire con tutte le nostre forze contro tali delitti che offendono l'umanità e la dignità degli esseri umani.

L'attentato contro una Scuola, ovvero contro allievi e maestri, assume inoltre un drammatico significato simbolico, in quanto vuole profanare e distruggere, oltre al presente, il futuro, l'idea e la possibilità stessa dell'educazione e della speranza.

Ci stringiamo vicini alle famiglie delle vittime con sentimenti di presenza e di partecipazione.

Baruch Dayyan ha-Emet

Rav Prof. Giuseppe LARAS

Presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia
Rabbino Capo di Ancona e delle Marche
Presidenre onorario ed emerito dell'Assemblea Rabbinica Italiana

L'ECCIDIO ALLA SCUOLA EBRAICA DI TOLOSA

Dinanzi all'eccidio commesso stamani a Tolosa, il Rabbino Giuseppe Laras (tra l'altro per anni Rabbino Capo di Livorno) ha diramato la seguente nota che questo blog recepisce in pieno e propone,associandosi al contenuto della stessa.

Gadi Polacco
Comunitando
www.livornoebraica.org



COMUNICATO

Di fronte a un delitto così efferato, vile e crudele come quello odierno di Tolosa ai danni di bambini inermi e di altre persone della locale Scuola Ebraica, si resta senza parole con sentimenti di sdegno, sbigottimento e dolore.

Questa carica di odio inesausta, e che appare inesauribile, contro le figlie e i figli del Popolo Ebraico può indurre in noi un senso di impotenza e di disperazione.

Dobbiamo sempre, però, reagire con tutte le nostre forze contro tali delitti che offendono l'umanità e la dignità degli esseri umani.

L'attentato contro una Scuola, ovvero contro allievi e maestri, assume inoltre un drammatico significato simbolico, in quanto vuole profanare e distruggere, oltre al presente, il futuro, l'idea e la possibilità stessa dell'educazione e della speranza.

Ci stringiamo vicini alle famiglie delle vittime con sentimenti di presenza e di partecipazione.

Baruch Dayyan ha-Emet

Rav Prof. Giuseppe LARAS

Presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia
Rabbino Capo di Ancona e delle Marche
Presidenre onorario ed emerito dell'Assemblea Rabbinica Italiana

domenica 18 marzo 2012

Presentato a Livorno "Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo"










Intensa presentazione, oggi a Livorno nella splendida "Sala degli Specchi" del Museo Ciico Fattori, del volume "Se Auschwitz è nulla.Contro il negazionismo".
Dopo i saluti del Presidente del "Benè Berith", Piero Cassuto, ha introdotto il dibattito con una propria riflessione sul libro Gabriella Puntoni, lasciando poi la parola all'autrice del saggio, Donatella Di Cesare.
Variegata la presenza di pubblico,a riprova dell'interesse che la tematica del negazionismo suscita anche nella nostra città.
Nella prefazione del libro si può leggere: "Ci sono state le camere a gas e i forni crematori. C'è stato lo sterminio degli ebrei in Europa. La Shoah ha avuto luogo. Questo luogo non è in questione. Piuttosto in questione deve essere il luogo di chi lo nega. Perché un mondo in cui venga negata l'esistenza delle camere a gas è un mondo che già consente la politica del crimine, la politica come crimine".
Peraltro chi nega l'evidenza di tali crimini, tema ricorso durante il dibattito,tende non solo a voler delegittimare il diritto all'esistenza dello Stato d'Israele, ma pare voler pregiudicare il fondamento della Shoà dalle cui ceneri è sorta l'Europa democratica postbellica. Ecco perchè quello dle negazionismo non è "solo", anzi, un problema ebraico.
Erano presenti all'iniziativa, tra gli altri, il Sindaco di Livorno Alessandro Cosimi,autore di un intervento di riflessione sul tema,la Vicepresidente della Comunità Ebraica Silvia Ottolenghi ed il Consigliere David Novelli.













lunedì 12 marzo 2012

Un grande successo la festa di Purim 5772 all'insegna di "Com'eravamo"

Presenza a tre cifre l'11 marzo pomeriggio per la festa di Purim 5772,
organizzata a Livorno dal C.S.C. "Gad Guido Novelli", il Parnas
livornese per antonomasia, e la locale sezione dell'Adei-Wizo presieduta
da Silvia Ottolenghi Bedarida..
La festa è stata preparata su due ottime basi : un'ampia selezione
delle foto di "Com'eravamo" (la pagina Facebook lanciata da David
Novelli per raccogliere materiale sulla scuola ebraica livornese) e
l'ottimo "cuscussù" ,alla e per dirla alla livornese, preparato dallo
staff coordinato da Rosella Camici Piperno (insieme a Pina Funaro,
Luciana Giuili e Carla Novelli) sapientemente ed abbondantemente
addizionato di dolci preparati dalle signore dell'Adei e da Yael Techiuoba.
Ancora più ampio il gruppo di quanti hanno lavorato per organizzare
l'affollato evento (David e Loretta Novelli, Silvia Ottolenghi
Bedarida,Hillà Lavy, Marco e Micol Pavoncello,David Giuili , David
Arditti , Dani e Gadi Polacco ed il conduttore,cantante e show man
Alberto Funaro coadiuvato da "I Flowers Armony" ,con tante scuse per
quanti eventualmente fossero sfuggiti ,involontariamente, a questo elenco).
Gli ingredienti c'erano tutti : voglia di ritrovarsi per condividere
ricordi personali, di vita comunitaria , di personaggi che, ciascuno con
il proprio contributo, hanno consentito a questa Comunità di
attraversare momenti lieti e periodi bui, comunque sempe riemergendo.
Indubbiamente tanta nostalgia unita però ad altrettanta allegria e
consapevolezza di quanto sia bello guardare al passato per trarne spunti
e forza per gestire il presente e costruire il futuro.
Per alcuni è stata anche l'occasione per scoprire fatti e personaggi
sconosciuti o dei quali aveva solo sentito parlare.
Non è mancato naturalmente anche un sentito pensiero di solidarietà per
quanti, ancora in questi giorni in Israele (tanti di essi li abbiamo
rivisti nelle immagini proiettate),sono costretti a vivere soto il tiro
dei razzi di chi,ostinatamente e tragicamente, non vuole rassegnarsi al
diritto alla vita dello Stato d'Israele.
Una bella serata , nel pieno senso del termine, sicuramente propedeutica
ad altre iniziative simili.
Tanto è ancora il materiale da reperire e da "archiviare" relativo a
questa lunga e gloriosa storia , per "Com'eravamo" e per "Cinquant'anni
della nostra storia...", l'altra affollata pagina Facebook che,in vista
del 50° anniversario dell'inaugurazione del Tempio di piazza
Benamozegh,raccoglie materiale parallelo rispetto a quello di
"Com'eravamo" (ma alla fine,inevitabilmente e giustamente,tante immagini
confluiscono in entrambe le pagine).
Dalla festa di ieri anche un saluto pieno di affetto,unito all'augurio
di pronta guarigione, per uno dei veri e propri miti della storia
ebraica livornese che non ha potuto essere presente, la nostra Vera (al
secolo Vera Piperno,ma da noi per riferirsi a lei basta ed avanza il nome).

G.P.

Foto : momenti della festa dell'11 marzo 2012

martedì 6 marzo 2012

IL MONDO EBRAICO SI APPRESTA A FESTEGGIARE PURIM 5772

COMUNITANDO
www.livornoebraica.org
(blog di cose ebraiche con un occhio ad Israele a cura di Gadi Polacco)



DALLA SERA DEL 7 MARZO SINO A QUELLA DEL GIORNO SEGUENTE IL MONDO EBRAICO FESTEGGIA PURIM DELL'ANNO 5772
AUGURI DA COMUNITANDO - www.livornoebraica.org
פורים שמח





UNA RICETTA DOLCE TIPICA DI PURIM
Alla Signora Ornella Levi Cabib, esperta e studiosa di gastronomia ebraica,si deve questa ricetta. Grazie !

"GHISADE"

Si prepara una pasta con 1 uovo, 125 g farina, 2 cucchiai di olio e 2 cucchiai di zucchero. Si stende e si formano dei dischi da riempire con un impasto di: 500 g di mandorle sbucciate, 2 bicchieri di mandorle pestate 1 bicchiere di zucchero e 2 uova intere. Chiudere bene i dischetti e cuocere in forno.




LA FESTIVITA' DI PURIM

(quanto segue è tratto dalla sezione feste ebraiche del sito www.ucei.it, in occasione della Giornata della Cultura Ebraica 2009, dedicata appunto alle festività)

La festa delle sorti

Purim, la più gioiosa tra le festività ebraiche, è la festa più amata dai bambini. Cade a metà del mese ebraico di Adar e ricorda il sovvertimento delle sorti e il conseguente scampato pericolo per il popolo ebraico.
La storia di Purìm (in ebraico Purim significa "sorti") accaduta circa 2500 anni fa, ci viene raccontata nella Meghillàth Estèr, il Libro di Ester, libro che fa parte del canone biblico e che in questa occasione si legge pubblicamente.
La storia che viene narrata in breve è la seguente: Assuero, re di Persia e di Media, regnava su 127 province, era un sovrano molto potente ed aveva accanto a sé una moglie che però (essendosi rifiutata di partecipare ad un banchetto fatto preparare dal re e a cui erano stati invitati le persone più importanti del regno) venne ripudiata. Vennero quindi convocate le più belle ragazze del paese e fra queste fu scelta una ragazza ebrea, Estèr che andò così in sposa ad Assuero. Ester divenne la nuova regina e nella storia avrà un importante ruolo: difatti Hamàn, primo Ministro del re Assuero, chiese ed ottenne dal re che tutti gli ebrei del regno fossero uccisi, in un giorno che sarebbe stato tirato a sorte (pur). Fu così tirato a sorte il 13 di Adar. Quando Mordekhài, zio della regina lo seppe, si rivolse ad Ester perché intercedesse. Ester informò il re sulle malvagie macchinazioni e supplicò di salvare il suo popolo e lei stessa, in quanto ebrea. Per merito della regina gli ebrei, con l'aiuto del Signore, riuscirono a salvarsi.
Assistere alla lettura del Libro di Ester è uno dei precetti della festa. In questo giorno si devono anche fare doni ai bisognosi, inviare dei cibi a due persone diverse, partecipare ad un banchetto festivo.
Negli anni embolismici (con un mese in più) Purìm viene festeggiato in Adàr Shenì perché l'intervallo, fra questa festa e Pésach, deve essere di circa trenta giorni.
Il giorno 13 è giorno di digiuno in ricordo del digiuno fatto da Estèr per invocare l'aiuto del Signore.

Midrash

"Se anche dovessero essere cancellate tutte le feste dal nostro ricordo, la festa di Purim sarà sempre ricordata."