martedì 20 dicembre 2016

DICEMBRE INTERRELIGIOSO : IL 24 SERA L'INIZIO DELLA FESTA EBRAICA DI HANUCCHA' CHE SI "INCONTRERA' " POI CON IL NATALE

Il mondo ebraico festeggia, per otto giorni a partire dal 24 dicembre sera, la festa di Hanucchà ( Chanukka') , nota anche come "festa delle luci". Nel suo percorso incontrerà quindi anche il Natale cattolico, in questo mese che ha visto pure importanti ricorrenze islamiche. Come spesso accade, non sempre uguale a causa dell'interazione tra i vari calendari di riferimento, dicembre si presenta dunque come un mese assai "interreligioso".
COMUNITANDO- www.livornoebraica.org , rivolge quindi a tutti i credenti interessati,a ciascuno secondo la propria fede, i migliori auguri per le festività e a tutti per il nuovo anno civile.
COMUNITANDO, blog ebraico a cura di Gadi Polacco



Il sito www.ucei.it annota a riguardo della festività:

Chanukkà nel calendario autunnale è preceduta da circa due mesi in cui non c'è alcuna ricorrenza, a parte il sabato e i capomese. Probabilmente anche per questo l'atmosfera è particolarmente allegra e i bambini la aspettano con ansia.
La festa di Chanukkà, tra tutte le antiche ricorrenze ebraiche, è l'unica che non affondi in qualche modo le sue radici nella Bibbia e nei suoi racconti; è una festa stabilita dai Maestri del Talmud e ricorda un avvenimento accaduto in terra di Israele, nel 168 a.e.v.
Antioco Epifane di Siria – ottavo re della dinastia seleucide, erede di una piccola parte dell'Impero appartenuto ad Alessandro Magno – voleva imporre la religione greca alla Giudea. Le mire di ellenizzazione furono contrastate e impedite da Mattatià, un sacerdote di Modiin della famiglia degli Asmonei che insieme ai suoi sette figli, diedero avvio alla rivolta.
Chanukkà è conosciuta anche come la festa del miracolo dell'olio: quando dopo una strenua battaglia, il 25 di Kislev di tre anni dopo (165 a.e.v.), il Tempio fu riconquistato, si doveva procedere alla riconsacrazione. Nel Tempio però fu trovata una sola ampolla di olio puro recante il sigillo del Sommo Sacerdote. Per la preparazione di olio puro (viene considerato olio puro quello raccolto dalle prime gocce della spremitura delle olive) occorrevano otto giorni. Nel trattato talmudico di Shabbat (21b) leggiamo del grande miracolo che occorse: l'olio che poteva bastare per un solo giorno, fu sufficiente per otto giorni, dando così la possibilità ai Sacerdoti di prepararne dell'altro nuovo. In ricordo di quel miracolo, i Saggi del Talmud istituirono una festa di lode e di ringraziamento al Signore che dura appunto 8 giorni: Chanukkà che letteralmente, significa "inaugurazione".
La prima sera della festa si accende un lume su un candelabro speciale a nove bracci, e ogni sera, per otto giorni, se ne aggiunge uno in più, fino a che l'ottava sera si accendono 8 lumi. Questo candelabro si chiama Chanukkià e può avere diverse forme. L'indicazione è che gli otto contenitori per le candele siano tutti allineati alla stessa altezza e che il nono – lo shammash, il servitore, quello che serve per accendere gli altri lumi – sia in una posizione diversa.
I bambini ricevono regali e in particolare delle trottoline su cui compaiono le iniziali delle parole "Un grande miracolo è avvenuto lì".
Uno dei precetti relativi alla festa è quello di "rendere pubblico il miracolo", per questo si usa accendere i lumi al tramonto o più tardi, quando c'è ancora gente nelle vie, vicino alla finestra che si affaccia sulla strada, al fine di rendere pubblico il miracolo che avvenne a quel tempo. Negli ultimi anni nelle grandi piazze di alcune città italiane, si issa un'enorme Chanukkià i cui lumi vengono accesi in presenza di numerosi intervenuti.







lunedì 19 dicembre 2016

E' scomparsa Matilde Beniacar ,ultima testimone della Comunità sopravvissuta ai campi di sterminio

E' scomparsa stamani a Cecina Matilde Beniacar (z.l,) , ultima testimone della Comunità Ebraica livornese ,soppravvisuta alla deportazione nazifascista nei campi di sterminio.
Nel 1996 lo storico Marcello Pezzetti, per conto del CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) l'aveva intervistata : il materiale relativo a questo incontro è visibile al link
http://digital-library.cdec.it/cdec-web/audiovideo/detail/IT-CDEC-AV0001-000017/matilde-beniacar.html
Nata a Smirne (Turchia) il 18 gennaio 1926, era figlia  di Moise Beniacar e Estrea Levi.  Come ricorda la scheda biografica curata da Pezzetti "ha due sorelle e un fratello più giovani: Perla, Bulissa e Giacomo. La famiglia di origini italiane conduce in Turchia  una vita agiata grazie al lavoro del padre, proprietario di una fabbrica di mobili. Nel 1933 lo Stato turco li costringe a rimpatriare in Italia a Livorno. Il padre trova lavoro alla raffineria Anic, ma nel 1938, a causa della legislazione antiebraica, viene licenziato."
"Matilde Beniacar è costretta a cercarsi un lavoro. Trova così un impiego in una fornace per la lavorazione del vetro.", prosegue la scheda ,"per sfuggire ai bombardamenti sulla città  sfollano a Borgo a Buggiano, sulle colline intorno a Livorno ( in realtà provincia di Pistoia - NDR). Qui Il 25 gennaio 1944 sono arrestati e portati al carcere di Pistoia. Da lì tradotti al carcere di Santa Verdiana di Firenze e in seguito trasferiti al campo di Fossoli. Dopo quindici giorni di permanenza sono caricati sui vagoni per Auschwitz dove approderanno nella notte del 27 febbraio 1944. All'arrivo è separata dal resto della famiglia (padre, madre, sorelle e fratello) che finirà nelle camere a gas. Matilde è assegnata ai lavori forzati nel campo di Birkenau, per la costruzione di fortificazioni. Gira diversi campi di concentramento: Gusen, Bergen Belsen, Dachau, Buchenwald e infine Mauthausen. Finalmente Il 5 maggio 1945 l'esercito americano entra a Mauthausen. Lei insieme agli altri prigionieri è libera, ma il suo stato di salute è molto compromesso. Immediatamente viene ricoverata in un ospedale e curata adeguatamente. Torna in Italia con la Croce Rossa italiana, passando per il campo profughi di Pescantina.".
Nel novembre 2014 aveva potuto incontrare nuovamente, dai tempi della deportazione, un'amica livornese, Sol Citone, trasferitasi dopo varie peripezie a Haifa,in Israele ( http://moked.it/blog/2014/11/25/livorno-sol-e-matilde-70-anni-per-un-nuovo-abbraccio/ ).

I funerali averanno luogo domani, 20 dicembre 2016, alle 14.30 presso il Cimitero Ebraico, come annunciato dalla Comunità Ebraica che invita a " rendere il dovuto omaggio ad una sopravvissuta e testimone della Shoà".
Sia il suo ricordo per benedizione e che la sua testimonianza sia di monito per noi e per le generazioni future.


COMUNITANDO
www.livornoebraica.org
(a cura di Gadi Polacco)