domenica 30 novembre 2008

LE VITTIME AL CENTRO CHABAD DI MUMBAI

Da UCEI- Informa ( www.moked.it)
Benedetto  Carucci Viterbi,
rabbino 
Senza retorica, ma con tristezza ed orrore, mi sembra giusto oggi ricordare rav Gavriel e Rivkah Holtzberg, rav Leibish Teitelbaum, Bentzion Chroman, Yocheved Orpaz e gli altri ebrei uccisi nel Bet Habad di Mumbai. La selezione programmata delle vittime, operata con  pianificazione, ha colpito persone che si sono occupate e preoccupate di garantire ebraismo in luoghi lontani e difficili con dedizione ed entusiasmo. Yehì zikhram barukh.

giovedì 27 novembre 2008

Anche un Rabbino assediato a Mumbai.

Comunitando aderisce all'appello di Chabad Italia per pregare,leggendo Tehillim (salmi) per il Rabbino e tutti gli ostaggi in pericolo in queste ore a Mumbai.

(ASCA-AFP) - Mumbai, 27 nov - Un rabbino e la sua famiglia sono stati presi in ostaggio dagli uomini armati in uno degli attacchi coordinati a Mumbai, a riportarlo e' stata la Federazione ebraica in India. L'azione condotta dai militanti islamisti e' stato un vero e proprio assalto al centro ebraico ''Chabad house''.

''Non e' noto quanti siano gli uomini armati con la famiglia ebrea, - ha detto il presidente della Federazione - ma e' possibile confermare che il rabbino si chiama Gavriel Holtzberg e che e' stato preso in ostaggio con la moglie e la figlia''.

Il centro ebraico 'Chabad house' assaltato dagli attentatori si trova nel complesso residenziale Nariman.

Secondo quanto riportato dal sito della Federazione, il centri e' adibito a centro-studi e luogo di preghiera per chiunque voglia avvicinarsi agli usi e costumi ebraici, ma anche a ostello per turisti e uomini d'affari.

Cordiali saluti/best regards,
G.Polacco

lunedì 24 novembre 2008

Grazie ai Rabbini italiani e grazie a Benedetto XVI

Con cronologia che qualcuno potrebbe ritenere correlata agli eventi, al
fermo ribadimento della sospensione del dialogo con la Chiesa cattolica
opportunamente riconfermato dall'Assemblea Rabbinica Italiana, stante il
perdurare dell'aspirazione "salvifica" da parte della Chiesa di Roma
verso gli ebrei evidentemente ritenuti "manchevoli", è seguita
l'anticipazione della lettera di Benedetto XVI al senatore Pera.
Da ebreo non posso che ringraziare i Rabbini italiani per la fermezza
della posizione, sperando che venga ben approfondita anche da certi
ambienti ebraici internazionali che sembrano considerare (in parte
comprensibilmente) il rapporto con il Vaticano senza soppesare certe
implicazioni che noi in Italia viviamo in prima persona : altrettanto
sento di fare anche nei confronti di Benedetto XVI che, coerentemente
con l'interpretazione scelta per il proprio ruolo, dice in sostanza ciò
che molti pensano e con buona pace di chi vorrebbe forse inutili fughe
in avanti, ovvero che il dialogo non può essere confondersi l'uno con
l'altro.
La questione sembra quindi spostarsi verso una pragmatica visione di
dialogo interreligioso basato sulle possibile azioni comuni, ciascuno
rimanendo ben fermo sulle proprie peculiarità.
Insomma, da tifosi di squadre diverse è ben opportuno battersi insieme
contro la violenza negli stadi e per riaffermare un reale spirito
sportivo, ma poi ciascuno rimane legittimamente sotto le proprie bandiere.
In quest'ottica , sinceramente, la preghiera "salvifica" per gli ebrei
non mi disturba.
A ben pensare,poi, questa posizione di Benedetto XVI è permeata di
liberalismo : diversi verso le possibili mete comuni.
Contromano sembra invece procedere il senatore Pera al quale ricordo, da
modesto coerente liberale ed anche se l'argomento richiederebbe un
convegno e ben altri contributi, ciò che egli dovrebbe ben sapere,
ovvero che il liberalismo è un "metodo" e non un "fine" rinchiudibile in
una visiona religiosa.
Ed è proprio il metodo che consente a tutti, nel reciproco rispetto, di
vivere in libertà coerentemente ai propri principi anche religiosi.
Grazie per l'ospitalità eventualmente concessa a questa mia personale
opinione.

Gadi Polacco *


* Consigliere della Federazione dei Liberali e Consigliere dell'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane

giovedì 20 novembre 2008

L'intervento di Nedo Fiano a Radio 24, i video nazisti, le canzoni naziste , il vino con le etichette naziste o fasciste che siano ed il vuoto legislativo italiano.

E' sempre emozionante ed utile sentire le testimonianze dei
sopravvissuti ai campi di sterminio, come oggi è avvenuto a Radio 24 che
ospitava Nedo Fiano prendendo spunto dall'anniversario delle leggi
razziali/razziste : anche per noi figli o nipoti della Shoà credo,
infatti, che sia impossibile riuscire non dico ad immedesimarsi ma
almeno a penetrare a sufficienza i termini di quella terribile esperienza.
Eppure ce la portiamo dietro quella esperienza, come ho provato ad
esempio con l'enorme disagio che caratterizzò la mia prima visita per
lavoro a Norimberga, bellissima città dove però è assai facile
"percepire" l'oppressiva atmosfera dell'esperienza nazista. : devo in
buona parte ad un collega romano ("...però voi mette ,alla faccia de sti
..... ,che tu oggi stai qui e loro nun ce stanno più...") se oggi torno
in quella città più disinvoltamente...
Il toccante intervento di Fiano è comunque venuto a coincidere con la
notizia degli squallidi video nazisti e delle altrettanto squallide
canzoni naziste reperite in internet.
Giorni or sono, un turista israeliano si è trovato dinanzi alle
bottiglie ed agli accendini con la faccia di Hitler ben esposti in uno
spaccio, a sporcare la bellezza di una nota località alpina italiana,
senza contare il professore negazionista e così via dicendo.
Ulteriore coincidenza, mi è pervenuta in questi giorni da parte della
direttrice dell'Istituto di cultura italo-tedesco di Livorno, alla quale
invio il mio ringraziamento, la copia con traduzione della legge che
ormai da anni vieta in Germania,in ossequio al diritto delle vittime a
non essere ulteriormente offese, l'esposizione di simboli che richiamino
il nazismo ed analogamente l'uso di termini, canzoni,
videogiochi,immagini ,slogan ed espressioni che a quel regime si
ricolleghino (croce celtica compresa).
Materiale questo che pongo a disposizione di quanti ,in questi giorni,
rilevano la necessità di colmare il vuoto legislativo italiano in
proposito.
Ed a chi invoca ,magari a "corrente alternata", l'esempio americano che
non vieta l'uso di certi simboli, anche se sarebbe il caso di
approfondire complessivamente quella legislazione, ricordo che a
differenza nostra, come della Germania, certi paesi hanno avuto la
fortuna o l'intelligenza di evitare certe esperienze.
E ciò non è poco,anche per un liberale.

Gadi Polacco

mercoledì 19 novembre 2008

SOSPESA LA GIORNATA DEL DIALOGO CON LA CHIESA. IL COMUNICATO DEL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA RABBINICA ITALIANA

Milano, il 19 novembre 2008
21 Cheshvàn 5768



B’’H



In relazione alle notizie apparse sulla stampa, il Presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana, Rav Prof. Giuseppe Laras, ritiene di fare le seguenti precisazioni:


- la questione apertasi nello scorso febbraio a seguito della reintroduzione, seppur con l’apporto di alcune modifiche, dell’Oremus della liturgia del Venerdì Santo secondo il rituale tridentino di Pio V, contente l’invocazione “Dio illumini i loro cuori affinché riconoscano Gesù Cristo salvatore di tutti gli uomini”, permane, a parere dell’Assemblea Rabbinica Italiana, tuttora non risolta;

- il Dialogo ebraico-cristiano in Italia, da parte ebraica, attraverso i suoi esponenti più autorevoli e rappresentativi, è stato sempre positivamente considerato e lealmente sostenuto e alimentato;

- la Giornata del Dialogo ebraico-cristiano o dell’Ebraismo, promossa dalla Chiesa Cattolica e da alcuni anni organizzata e gestita in comune dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Assemblea Rabbinica Italiana, non vedrà quest’anno la partecipazione della parte ebraica;

- se, in prosieguo, la situazione andrà definendosi in termini di chiarezza e di reciproca soddisfazione, la Giornata vedrà nuovamente la partecipazione della parte ebraica;

- si ricorda, inoltre, che la presente decisione riguarda esclusivamente il rapporto tra il Rabbinato italiano e la Chiesa Cattolica, e non quello con le altre Chiese Cristiane, con le quali il Dialogo permane inalterato.


Il Presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana
Rav Prof. G. LARAS

venerdì 14 novembre 2008

Il caso Englaro e la libertà di coscienza.

www.moked.it
Il portale dell'ebraismo italiano

Il caso Englaro e la libertà di coscienza

di desk - pubblicato il 14/11/2008 in pilpul/polemica

Da ebreo credente, praticante e come liberale non vorrei mai che qualcuno venisse obbligato a rinunciare alla propria libertà di determinazione sottomettendosi alle mie convinzioni religiose.
Ecco perchè non occorre necessariamente aderire alla scelta della famiglia Englaro, assunta peraltro in base ad accertate determinazioni della figlia, per dichiarare che la sentenza definitiva delle sezioni unite civili della Cassazione è un atto di civiltà che immette una buona dose di fiducia nello stato di diritto che, nella sua costituzionale Laicità, deve appunto consentire a ciascuno di godere dei propri diritti nel rispetto di quelli altrui.
Sino all’ultimo minuto sono continuate,occorre dirlo con chiarezza, pesanti intromissioni da parte di settori della Chiesa non fermatesi nemmeno dinanzi alla Giustizia dello Stato: si spera che ora la famiglia Englaro possa ritrovare quella privacy alla quale ha ben diritto.
Dovremmo comunque occuparci maggiormente della salvaguardia della Laicità delle pubbliche istituzioni ,perchè è all’interno di questa che tutti, credenti vari e non credenti, possiamo vivere in armonia ed in reciproco rispetto.
Insomma, “libere religioni in libero Stato”.

Gadi Polacco
Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane


giovedì 13 novembre 2008

CONFERMATO IL SINDACO DI BAT YAM (86,26% DEI VOTI).PER SEI VOTI MANCA INVECE L'ELEZIONE IL "LIVORNESE" ELYASAF SHAER



Israele ha rinnovato 159 amministrazioni comunali, con affluenza al voto pari al 40% degli aventi diritto (23 punti in meno rispetto alle precedenti consultazioni).
Tra qualche pioggia alternata però a sole, Shlomo Lahyani si gode non solo i 23° di temperatura ma anche una riconferma "bulgara", in quanto ottenuta con un consenso pari all'86,26% dei voti.
Il confermato Sindaco della città gemellata con Livorno (primo genellaggio con una città israeliana, risalente ai primi anni '60 del secolo scorso), si candida ora a divenire un ottimo consulente elettorale per i candidati che,tra alcuni mesi, si contenderanno invece la poltrona di primo cittadino di Livorno.
Bat Yam (letteralmente "figlia del mare"), è una cittadina a sud di Tel-Aviv di circa 140.000 abitanti : assunse questo nome del 1938, in quanto venne fondata (nel 1926)si chiamava "BaitVaGan", ovvero "casa e giardino".
Lahyani, classe 1965, è un imprenditore nonchè uomo politico, alla guida di una sorta di lista civica appoggiata sin dalla nascita anche dai laburisti.

Pochi chilometri più a sud con una temperatura di 24°,invece,il "livornese" Elyasaf Shaer (conoscitore della nostra città che frequenta quando può e nella quale hanno operato per diversi anni anche due sue sorelle) ottiene un ottimo risultato politico, aumenta i voti ed i seggi della sua lista nel consiglio di Bene Ayish (circa 8000 abitanti) ma vede purtroppo sfumare per appena 6 voti (sei) la carica di Sindaco!

Al Sindaco Lahyani i complimenti di Comunitando-Livornoebraica ed analogamente, con l'invito a non prendersela troppo, all'amico e consigliere Elyasaf Shaer.

Li attendiamo entrambi a Livorno.

Gadi Polacco


Foto : a sinistra il Sindaco Lahyani (dal sito del Comune di Bat Yam). A destra Elyasaf Shaer nella cartolina d'auguri per il nuovo anno ebraico.

lunedì 10 novembre 2008

MARTEDI 18 NOVEMBRE 2008, PRESSO LA COMUNITA' EBRAICA DI LIVORNO, AMOS LUZZATTO PRESENTA IL SUO LIBRO DI MEMORIE


Si apprende che Amos Luzzatto, già Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, medico e profondo conoscitore della cultura ebraica e di Israele (è nato a Tel Aviv nel 1928), presenterà il proprio libro di memorie, dal titolo "CONTA E RACCONTA - Memorie di un ebreo di sinistra", presso la Comunità Ebraica di Livorno (piazza Benamozegh,1).

La serata, in collaborazione con la Liberia Belforte, si terrà il 18 novembre 2008 alle ore 21,15.

LA SCHEDA
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"Conta e racconta" di Amos Luzzatto
Memorie di un ebreo di sinistra.

In libreria dal 23 giugno.

L'autobiografia di Amos Luzzatto, un ebreo di sinistra, già storico presidente dell'Ucei, che a ottant'anni fa i conti con la storia di cui è stato a un tempo protagonista e testimone. Tra memoria privata e impegno civile, Luzzatto attraversa quasi un secolo di storia raccontando un percorso politico sempre caratterizzato dalla volontà di dialogo e di comprensione. Dalle contraddizioni del secolo scorso vissute in prima persona ha tratto riflessioni sui temi più controversi degli ultimi anni: le guerre di religione, il rapporto con l'Islam, la laicità dello Stato, gli ebrei e la politica.

Editore: Mursia
Collana "Storia, Biografie, Diari"
Pagg. 280
Euro 17,00

mercoledì 5 novembre 2008

LA BELLEZZA DEI VALICHI ALPINI SPORCATA DAL VINO DI HITLER



"Il Passo di Falzàrego (2109 m s.l.m.)",si legge su Wikipedia, "è un valico alpino del Veneto, in provincia di Belluno, che mette in comunicazione l'alto Agordino con Cortina d'Ampezzo tramite la Strada Statale 48 delle Dolomiti, una delle principali arterie di comunicazione delle Dolomiti.
È situato pochi chilometri a sud del confine con il Trentino-Alto Adige, al quale è collegato tramite il Passo di Valparola, fra il Lagazuoi e il Nuvolau"

In questo idilliaco ambiente, oltre alle bellezze della natura, un sino a quel momento soddisfatto turista israeliano ha dovuto ammirare,invece, un pessimo panorama.

Come ha documentato fotograficamente, i souvenir in voga da quelle parti hanno anche il raccapricciante volto di Adolf Hitler sulle etichette delle bottiglie di vino, mentre per 3,00€ è possibile portarsi a casa l'accendino con il volto del sanguinario dittatore oppure quello con edificanti slogan fascisti.

Le foto dell'attonito turista circolano quindi ora in internet e,peraltro giustamente, non costituiscono certo un invito a visitare il nostro paese, salvo che qualcuno non punti a fregiarsi del titolo di meta preferita di squallidi nostalgici.

Pare che nei paesi confinanti simili oggetti sia proibito porli in vendita in quanto offensivi per la memoria delle vittime e,aggiungiamo noi, del civile pensiero : speriamo che da noi, anche qualora la legge non lo prevedesse, basti il buon senso per ritirare dalla vendita simili schifezze.

Gadi Polacco

I leader israeliani si congratulano con Obama

Da www.jpost.com (sito de "The Jerusalem Post")
The Jerusalem Post Internet Edition <http://www.jpost.com/>

Israeli leaders congratulate Obama on presidential victory

Nov. 5, 2008
jpost.com staff , THE JERUSALEM POST

Foreign Minister Tzipi Livni congratulated US president-elect Barack
Obama on his victory, saying that Israelis were "impressed by his
commitment to the peace and security of Israel" during his recent visit.

In a statement released Wednesday, Livni also thanked Sen. John McCain
for his "long-standing friendship" with Israel, and congratulated him on
an honorable campaign.

Opposition leader Binyamin Netanyahu sent Obama a telegram
congratulating him on his election.

"You and the American people have brought about a historic change,"
Netanyahu wrote. "You've reminded the world of what the US symbolizes -
the hope and promise of a better future."

"I am convinced that we will work together for peace, security and
prosperity in our region and a better future for us all," he added.

President Shimon Peres called the result "an end to racism," going on to
say that "there is no longer any way that any white man can claim
superiority, nor any black person feel discrimination."

Peres reiterated what he had said to Obama when he was in Israel; that
the best thing he could do for Israel was "to be a great president of
the United States of America." A president, continued, should be "on the
side of peace."

The president also sent Obama a short personal letter, which read, "The
world needs a great leader. It is in your making. It is in our prayers.
God bless you."

Prime Minister Ehud Olmert also congratulated Obama on his "historic and
impressive victory."

"America proved once again that it is indeed the greatest democracy,
which sets an example to all the democracies in the world," Olmert said
in a statement. "Obama proved to the entire world his skills and his
leadership."

Olmert added that Israel and the US have a special relationship based on
shared values and interests. "Israel and America have a joint will to
continue and strengthen that relationship and advance peace and
stability in the Middle East. I have no doubt that this special
relationship between the two countries will continue and strengthen
during the Obama administration."

/Gil Hoffman contributed to this report/

Obama e Mc Cain : che invidia!

Gli Stati Uniti d'America hanno dunque eletto un non ancora cinquantenne alla presidenza della massima potenza mondiale : fino a pochi anni or sono era un emerito sconosciuto.
Non avendo ancora nemmeno i risultati ufficiali, lo sfidante si è congratulato con il vincitore con un discorso a tratti commovente e per niente all'insegna dell'atto dovuto a denti stretti.
I contendenti hanno faticato per anni girando in lungo ed in largo un paese immenso,alla ricerca di  fondi e voti nelle primarie prima, poi per giocarsi la poltrona più importante del mondo.
Tutte cose lontane anni luce dalla nostra Italia ( mentre così non è avvenuto,ad esempio,in Inghilterra, Francia,Spagna) dove ci si arrampica trasversalmente sugli specchi, a seconda delle esigenze di parte del momento, anche per negare quell'azione basilare in democrazia che è la preferenza.
Alla faccia degli antiamericani di ogni colore politico, gli USA hanno dato al mondo l'ennesima lezione di vitalità democratica.
Che invidia!