mercoledì 26 ottobre 2016

NUOVA INIZIATIVA DELL'ON STEFANO MAULLU (PARLAMENTO EUROPEO),INSIEME ALL'ON FULVIO MARTUSCIELLO, CONTRO LE PREGIUDIZIALI POSIZIONI UNESCO

All'email di questo blog è pervenuta la corrispondenza riportata. Un
grazie all'On Stefano Maullu (Parlamento Europeo) e al suo collega On.
Fulvio Martusciello per l'attenzione dimostrata.

lunedì 10 ottobre 2016

IL MONDO EBRAICO CELEBRA IL SOLENNE GIORNO DEL KIPPUR 5777


Kippur 5777. Da domani sera sino a mercoledi sera il mondo ebraico osserverà il solenne giorno del Kippur. A tutti l'auspicio di ottenere una benevola "firma" per un buon anno,
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Lo faccio con le parole finali del discorso per Kippur 5714 (1953) pronunciate in vista di Neilà (la preghiera finale del Kippur) nel Tempio di Ferrara da mio padre, Rav Bruno G.Polacco (zl), del quale a breve ricorrerano cinquanta anni dalla scomparsa terrena e cento dalla nascita :
"Anche noi, Signori, siamo quasi giunti alla vetta di quell'alto monte su cui sventola il vessillo della purezza e della remissione e, dalla profondità dell'indagine introspettiva nel nostro animo, dall'accurato spoglio delle nostre azioni passate, dipende il superamento delle ultime scoscese rampe che da noi lo dividono.

Ascoltiamo quindi , perchè siamo ancora in tempo per farlo,dalla voce del Veggente l'invito di Colui che regge l'Universo e appoggiati,a destra dall'arcangelo Mihaele e a sinistra dall'arcangelo Gabriele e da tutte le celesti schiere di Nomi angelici che si formeranno con le lettere che compongono le parole delle nostre preci, eleviamoci alla divina Misericordia.

Sia ascoltata la preghiera dei mandatari pubblici, sia accetta la nostra e quella dei nostri cari materialmente o spiritualmente lontani, e col Suo perdono ci iscriva Iddio nel Libro della buona vita. Amèn"

​ (Livorno,1966 : il Rabbino Capo d'Israele Rav Nissim, Rav Bruno G. Polacco e il Presidente della Comunità di Livorno,Prof. Renzo I. Cabib, zz.ll)



Gadi Polacco


Dal sito UCEI.IT
Il dieci del mese di Tishrì cade lo Yom Kippur, giorno considerato come il più sacro e solenne del calendario ebraico.
E' un giorno totalmente dedicato alla preghiera e alla penitenza e vuole l'ebreo consapevole dei propri peccati, chiedere perdono al Signore. E' il giorno in cui secondo la tradizione Dio suggella il suo giudizio verso il singolo.

Se tutti i primi dieci giorni di questo mese sono caratterizzati dall'introspezione e dalla preghiera, questo è un giorno di afflizione, infatti in Levitico 23:32 è scritto "voi affliggerete le vostre persone". E' un giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere e da qualsiasi lavoro o divertimento e ci si dedica solo al raccoglimento e alla preghiera; il digiuno che affligge il corpo ha lo scopo di rendere la mente libera da pensieri e di indicare la strada della meditazione e della preghiera.
Prima di Kippur si devono essere saldati i debiti morali e materiali che si hanno verso gli altri uomini. Si deve chiedere personalmente perdono a coloro che si è offesi: a Dio per le trasgressioni compiute verso di Lui, mentre quelle compiute verso gli altri uomini vanno personalmente risarcite e sanate.

Ci si deve avvicinare a questo giorno con animo sereno e fiduciosi che la richiesta di essere iscritti da Dio nel "Libro della vita", sarà esaudita. La purezza con cui ci si avvicina a questa giornata da alcuni è sottolineata dall'uso di vestire di bianco.

E' chiamato anche "Sabato dei sabati", ed è l'unico tra i digiuni a non essere posticipato se cade di sabato.

Kippur è forse la più sentita tra le ricorrenze e anche gli ebrei meno osservanti in questo giorno sentono con più forza il loro legame con l'ebraismo. Un tempo, gli ebrei più lontani venivano detti "ebrei del Kippur" perché si avvicinavano all'ebraismo solo in questo giorno.

L'assunzione della responsabilità collettiva è un altra delle caratteristiche di questo giorno: in uno dei passi più importanti della liturgia si chiede perdono dicendo "abbiamo peccato, abbiamo trasgredito….". La liturgia è molto particolare e inizia con la commovente preghiera di Kol Nidrè, nella quale si chiede che vengano sciolti tutti i voti e le promesse che non possono essere state mantenute durante l'anno.

Questa lunga giornata di 25 ore viene conclusa dal suono dello Shofàr, il corno di montone, che invita di nuovo al raccoglimento, e subito dopo dalla cerimonia di "separazione" dalla giornata con cui si inizia il giorno comune.


sabato 1 ottobre 2016

Il mondo ebraico si appresta ad entrare nell'anno 5777 : quest'anno coincidenza con il Capodanno Islamico.

Con l'imminente Capodanno (Rosh Hashanà) il mondo ebraico si appresta ad entrare nell'anno 5777.
Il 3 ottobre anche il calendario islamico prevede l'inizio del nuovo anno.
COMUNITANDO-www.livornoebraica.org, blog a cura di Gadi Polacco, rivolge il proprio augurio alle comunità in festa e auspica quanto di meglio anche per tutti gli altri.
תכלה שנה וקללותיה
תחל שנה וברכותיה

"Termini l'anno con tutte le sue maledizioni e inizi l'anno con tutte le sue benedizioni"



Rosh Ha-Shanah, il capodanno ebraico, cade i primi due giorni del mese di Tishrì ed è il capo d'anno per la numerazione degli anni, per il computo dei giubilei e per la validità dei documenti.
(da www.ucei.it)

Ha un carattere e un'atmosfera assai diversi da quella normalmente vigente nel capo d'anno "civile" in Italia. Infatti è considerato giorno di riflessione, di introspezione, di auto esame e di rinnovamento spirituale. E' il giorno in cui, secondo la tradizione, il Signore esamina tutti gli uomini e tiene conto delle azioni buone o malvagie che hanno compiuto nel corso dell'anno precedente. Nel Talmud infatti è scritto "A Rosh Ha-Shanah tutte le creature sono esaminate davanti al Signore". Non a caso tale giorno nella tradizione ebraica è chiamato anche "Yom Ha Din", il giorno del giudizio. Il giudizio divino verrà sigillato nel giorno di Kippur, il giorno dell'espiazione. Tra queste due date corrono sette giorni che sommati ai due di Rosh Ha-Shanà e a quello di Kippur vengono detti i "dieci giorni penitenziali".

Rosh Ha-Shanah riguarda il singolo individuo, il rapporto che ha con il suo prossimo e con Dio, le sue intenzioni di miglioramento.

Nella Torà, (Levitico 23:23,24) il primo giorno del mese di Tishrì è designato come "giorno di astensione dal lavoro, ricordo del suono, sacra convocazione", e nuovamente in Numeri (29:1,6) è ripetuto che è "un giorno di suono strepitoso": un altro dei nomi di questa festa è "Yom Teru'a", giorno del suono dello Shofar, il grande corno. In ottemperanza al comando biblico in questo giorno viene suonato lo Shofar, simbolo del richiamo all'uomo verso il Signore. Questo suono serve a suscitare una rinascita spirituale e a portare verso la teshuvà, il pentimento, il ritorno verso la giusta via. Lo Shofar, oltre a chiamare a raduno, ricorda l'episodio biblico del "sacrificio" di Isacco, sacrificio in realtà mai avvenuto in quanto fu sacrificato un montone al posto del ragazzo. Il corno deve essere di un animale ovino o caprino in ricordo di questo episodio. Inoltre lo shofar ricorda il dono della Torà nel Sinai che era accompagnato da questo suono e allude anche al Grande Shofar citato in Isaia (27:13) "E in quel giorno suonerà un grande shofar", annunciatore dei tempi messianici.

I suoni che vengono emessi da questo strumento sono di diverso tipo: note brevi, lunghe e interrotte; secondo una interpretazione esse sono emesse in onore dei patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe.

Rosh Ha-Shanah è chiamato anche Giorno del Ricordo, infatti la tradizione vuole che Dio proprio in questa data abbia finito la Sua opera di creazione e sarebbe stato creato Adamo, il primo uomo.

Un uso legato a questa giornata vede l'ebreo recarsi verso un corso d'acqua o verso il mare e lì recitare delle preghiere e svuotarsi le tasche, atto che rappresenta simbolicamente il disfarsi delle colpe commesse e un impegno simbolico a rigettare ogni cattivo comportamento, come scritto nel libro biblico di Michà : "Getterai i nostri peccati nelle profondità del mare".

Gli ebrei azkenaziti in questo giorno vestono di bianco, simbolo di purezza e rinnovamento spirituale. Anche i rotoli della Torà e l'Arca vengono vestiti di questo colore. Quest'usanza può essere ricondotta al verso di Isaia (1:18) in cui è scritto: "quand'anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diverranno bianchi come la neve".

A Rosh Ha-Shanah si usa mangiare cibi il cui nome o la cui dolcezza possa essere ben augurante per l'anno a venire. Il pane tipico della festa assume una forma rotonda, a simbolo della corona di Dio e anche della ciclicità dell'anno. Con l'augurio che l'anno nuovo sia dolce, si usa mangiare uno spicchio di mela intinta nel miele. Si usa anche piantare dei semini di grano e di granturco che germoglieranno in questo periodo, in segno di prosperità.


Immagine : antica riproduzione della cerimonia del Capodanno,con il pubblico assorto,in piedi,ad ascoltare il suono dello Shofar.