giovedì 3 ottobre 2013

Il mondo ebraico italiano sulla tragedia di Lampedusa

lampedusa
UCEI: "Solidarietà e cordoglio
Serve intervento internazionale"

  “L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane esprime il proprio cordoglio per la nuova immane tragedia del mare consumatasi a largo di Lampedusa.
Sono immagini terribili quelle che vediamo propagate dai media in queste ore. Immagini che parlano di speranze e sogni infranti, immagini che inevitabilmente scuotono le coscienze.
In queste ore drammatiche la popolazione italiana e di Lampedusa, come ogni giorno, si prodiga per effettuare dei salvataggi. Appare però sempre più chiaro che queste tragedie tenderanno continuamente ad aumentare a meno che non si riesca ad intervenire sul piano internazionale agendo su quelli che sono i punti di partenza di queste fughe disperate dalla guerra, dalla fame, dalla miseria.
Siamo vicini e solidali a tutti i sopravvissuti e ai familiari delle vittime”.

Renzo Gattegna,
presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

  lampedusa
"Dignità in cima all'agenda"
  Le notizie dell'ennesima tragedia di Lampedusa sono sconvolgenti. Ma purtroppo non sono una novità nè una sorpresa. E' assurdo indignarsi - per poche ore - solo quando il numero delle vittime sale oltre una certa soglia psicologica, mentre da anni continuano i traffici e gli annegamenti. La nostra memoria storica, di popolo che fino a poco fa ha sperimentato le tragedie del mare e i respingimenti, si ribella davanti ad una situazione che tutti conoscono e pochi cercano di risolvere. Bisogna muoversi. La difesa della dignità umana deve essere in cima all'agenda politica.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma

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