lunedì 22 dicembre 2008

Proposta di cittadinanza onoraria livornese al soldato israeliano Shalit, rapito da Hamas e del quale non si hanno più notizie.

Egregio  Signor Sindaco di Livorno,

una delegazione parlamentare italiana, composta da esponenti di varia appartenenza,come si apprende da un lancio d'agenzia  del 22 dicembre 2008 ,ha " consegnato un’importante missiva alla sede romana della Croce Rossa Internazionale (CRI): tale missiva, consegnata in copia alla famiglia di Ghilad Shalit, chiede che la CRI si impegni per la liberazione del caporale israeliano Shalit, rapito nei pressi del confine con Gaza più di 900 giorni fa. Di questo soldato non si ha alcuna notizia: i rapitori dimostrano il loro disprezzo per ogni forma di rispetto delle convenzioni internazionali che pongono fra i diritti umani quello delle famiglie di avere notizie dei prigionieri".

L'agenzia continua informando che "durante il colloquio odierno, i rappresentati della Croce Rossa hanno confermato la gravità della situazione, in totale violazione dei principi delle Convenzioni di Ginevra e hanno posto la questione della mancanza di controparte per avanzare delle trattative con i detentori del soldato israeliano.  Purtroppo, invece, l’interlocutore esiste e si è mostrato in tutta la sua crudeltà anche recentemente quando, domenica scorsa, Hamas, tra le celebrazioni a Gaza per il proprio 21esimo anniversario, ha inserito la ripugnante messa in scena in cui una comparsa nei panni dell’ostaggio Gilad Shalit, dipinto come un vile, implorava libertà in ebraico piagnucolando, nel ludibrio della folla. "

In questi giorni si è altresì appreso che, quale segno di solidarietà con il soldato Shalit e la sua famiglia sottoposti ad un trattamento inumano che esula da qualsivoglia ragione politica di parte,, la città di Parigi e quella di Roma hanno deciso di conferire al militare rapito la cittadinanza onoraria.

Mi rivolgo quindi a Lei, quale cittadino di Livorno prima città in Italia a gemellarsi con una cittadina dello Stato d'Israele (Bat Yam), per chiederLe di farsi promotore di analogo gesto di umana solidarietà,,indipendente peraltro  da qualsivoglia visione politica particolare del conflitto mediorientale.

Solidarizzare con il soldato Shalit e la condizione nella quale egli si trova, non intacca certamente la ricerca di una pace giusta per tutte le parti in causa,anzi può solo favorirla.

Ringraziando per la cortese attenzione, colgo l'occasione per inviare a Lei ed a tutti i concittadini, credenti o meno, i migliori auguri per questo mese nel quale si incontrano importanti festività delle tre religioni monoteiste e che ci avvicina al nuovo e comune anno civile,

Gadi Polacco


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