Egregio Direttore,
da "Il Tirreno" del giorno 11 gennaio 2009 apprendo dell'iniziativa del CIEP, "ospitato dal gruppo consiliare di Rifondazione in Regione", per la campagna di raccolta fondi denominata "SOS Palestina" in favore dei bambini di Gaza.
Aiutare i bambini e le popolazioni civili in qualsiasi scenario di guerra è cosa altamente lodevole ed anche assai delicata, dovendosi assicurare che quei fondi non vengano distratti dal loro nobile scopo.
Certo, diversamente ad esempio dalla donazione mediata dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità Ebraica di Roma ed affidata al Governo italiano (300.000,00€ in medicinali, 2/3 a Gaza ed 1/3 ad Israele che li utilizzerà,praticamente,nell'ambito della propria protezione civile ,attiva nel mondo così come nei suoi ospedali che non si peritano certo di curare anche palestinesi), le iniziative adottate da associazioni ispirate alla cosiddetta "sinistra radicale" conoscono solo i sofferenti di una parte, al punto che si concretizza il sospetto che non interessi tanto chi soffre, bensì il strumentalizzarlo per farne un'ulteriore occasione di propaganda antisraeliana, secondo un'atavica ed obsoleta fissazione di questi settori politici che sembrano non essersi accorti del passare dei decenni e del mutare della storia.
Tragicomico poi il fatto che nel "comitato di garanti" dell'iniziativa vi sia Hilarion Capucci, sommessamente indicato quale "ex arcivescovo di Gerusalemme" : questi a metà degli anni settanta del secolo scorso venne colto in flagrante mentre, a bordo della sua Mercedes, trafficava armi per conto dei terroristi palestinesi!
Arrestato dalle autorità israeliane, "monsignor kalashnikov" venne scarcerato dopo tre anni (la condanna ne prevedeva dodici) a fronte dell'impegno assunto dal Vaticano di non fargli più mettere piede in Medio Oriente, promessa durata forse un anno o poco più (nel 1979 ad esempio partecipava,trionfalmente accolto,al consiglio nazionale OLP a Damasco....).
Se Hamas, movimento terroristico ed integralista islamico , è oggi il vero problema dei palestinesi di Gaza, vessati e strumentalizzati al pari anche della piccola comunità cristiana, chi sostiene all'estero questa banda e si circonda di figuri come Capucci,non si dimostra certo amico di quei civili palestinesi ai quali strumentalmente si richiama.
Secondo il detto americano: con amici così, chi ha bisogno di nemici?!
Cordiali saluti,
Gadi Polacco
da "Il Tirreno" del giorno 11 gennaio 2009 apprendo dell'iniziativa del CIEP, "ospitato dal gruppo consiliare di Rifondazione in Regione", per la campagna di raccolta fondi denominata "SOS Palestina" in favore dei bambini di Gaza.
Aiutare i bambini e le popolazioni civili in qualsiasi scenario di guerra è cosa altamente lodevole ed anche assai delicata, dovendosi assicurare che quei fondi non vengano distratti dal loro nobile scopo.
Certo, diversamente ad esempio dalla donazione mediata dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità Ebraica di Roma ed affidata al Governo italiano (300.000,00€ in medicinali, 2/3 a Gaza ed 1/3 ad Israele che li utilizzerà,praticamente,nell'ambito della propria protezione civile ,attiva nel mondo così come nei suoi ospedali che non si peritano certo di curare anche palestinesi), le iniziative adottate da associazioni ispirate alla cosiddetta "sinistra radicale" conoscono solo i sofferenti di una parte, al punto che si concretizza il sospetto che non interessi tanto chi soffre, bensì il strumentalizzarlo per farne un'ulteriore occasione di propaganda antisraeliana, secondo un'atavica ed obsoleta fissazione di questi settori politici che sembrano non essersi accorti del passare dei decenni e del mutare della storia.
Tragicomico poi il fatto che nel "comitato di garanti" dell'iniziativa vi sia Hilarion Capucci, sommessamente indicato quale "ex arcivescovo di Gerusalemme" : questi a metà degli anni settanta del secolo scorso venne colto in flagrante mentre, a bordo della sua Mercedes, trafficava armi per conto dei terroristi palestinesi!
Arrestato dalle autorità israeliane, "monsignor kalashnikov" venne scarcerato dopo tre anni (la condanna ne prevedeva dodici) a fronte dell'impegno assunto dal Vaticano di non fargli più mettere piede in Medio Oriente, promessa durata forse un anno o poco più (nel 1979 ad esempio partecipava,trionfalmente accolto,al consiglio nazionale OLP a Damasco....).
Se Hamas, movimento terroristico ed integralista islamico , è oggi il vero problema dei palestinesi di Gaza, vessati e strumentalizzati al pari anche della piccola comunità cristiana, chi sostiene all'estero questa banda e si circonda di figuri come Capucci,non si dimostra certo amico di quei civili palestinesi ai quali strumentalmente si richiama.
Secondo il detto americano: con amici così, chi ha bisogno di nemici?!
Cordiali saluti,
Gadi Polacco
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