mercoledì 23 giugno 2010

La solidarietà livornese a Gilad Shalit, soldato israeliano rapito quattro anni or sono dai terroristi di Hamas

Egregio Direttore,
il 24 giugno 2010 cade il quarto anniversario dalla cattura di Gilad
Shalit, soldato israeliano rapito dai terroristi di Hamas e cittadino
onorario di Roma, del quale non si hanno praticamente notizie certe,a
parte un breve ed enigmatico filmato di alcuni mesi or sono.
Tutti i suoi diritti civili sono stati annullati dai rapitori che lo
hanno totalmente isolato dal mondo.
Per questa triste ricorrenza , l'Unione Giovani Ebrei d'Italia (UGEI) e
il Benè Berith giovani, associazioni cardine per i giovani delle
Comunità Ebraiche Italiane, hanno deciso di promuovere una
manifestazione in ricordo del soldato, chiedendo al Sindaco della città
capitolina di spegnere alle 23.00 (corrispondenti alla mezzanotte
israeliana) del 24 giugno un monumento altamente simbolico per la
capitale ,il Colosseo, così da mandare un segnale forte alla comunità
internazionale affinché si mobiliti per la liberazione del ragazzo. Alla
manifestazione è prevista la presenza del padre di Gilad, Noam Shalit,
che ringrazierà Roma , i suoi cittadini e tutti i partecipanti per
l'impegno nei confronti di suo figlio.
Anche a Milano,significativamente, verranno spente per alcuni minuti le
luci del Castello Sforzesco.
Molte le adesioni,anche politiche e trasversali,all'iniziativa romana :
da Livorno sono giunte pure adesioni private ed associative.
Ha aderito ad esempio la sezione labronica dell'Associazione Benè Berith
ed il livornese Raffaello Morelli, nella sua qualità di Presidente
Nazionale, ha comunicato agli orgnizzatori romani l'adesione della
Federazione dei Liberali.
Non sarebbe difficile,anche nell'imminenza dell'anniversario,esprimere
un segnale analogo da Livorno e magari riprendere anche una vecchia
proposta che ho indirizzato alla nostra Amministrazione,ovvero dare un
segno concreto di solidarietà conferendo,come fatto a Roma ma anche in
altre città nel mondo,la cittadinanza onoraria della città a questo
giovane ragazzo vittima di un terribile trattamento inumano.
La ringrazio per l'attenzione e La saluto cordialmente,
Gadi Polacco


(Nota : la particolarità del caso mi porta a fare qualcosa che
normalmente non riterrei di fare, ovvero scrivere la stessa lettera a
più testate locali. Spero che lo scopo del messaggio mi aiuti a farmi
scusare questa piccola libertà che mi prendo.Grazie)

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