Accesso a "EBRAISMO LIVORNESE"
mercoledì 27 aprile 2022
Bernadetto Borromei,il gonfaloniere dell'elevazione a città di Livorno (1606) ,sotto accusa alla luce di documenti emersi.
su "American Historical Review" mette sotto accusa,per traffico di
schiave ebree dal Marocco a scopo estorsivo nei confronti della Comunità
Ebraica, Bernadetto Borromei.
Ne parla il gornale israeliano Haaretz:
https://www.haaretz.com/archaeology/grisly-discovery-reveals-plight-of-jewish-slaves-in-renaissance-europe-1.10742651
COMUNITANDO
www.livornoebraica.org
giovedì 14 aprile 2022
AUGURI PER TUTTE LE PASQUE....
Pasqua ebraica (Pesach) e Pasque cristiane (al plurale stante le diverse date tra quella cattolica e quella ortodossa).
Conto alla rovescia ormai iniziato per tutti e quindi buone Pasque ai festeggianti e agli altri,come sempre,ottime cose!
COMUNITANDO blog
(a cura di Gadi Polacco)
Pesach, la pasqua, è la prima delle tre grandi ricorrenze liete della tradizione ebraica. La festa commemora la liberazione dalla schiavitù d'Egitto, evento che diede origine alla vita indipendente del popolo d'Israele e che fu il primo passo verso la promulgazione della Legge divina.
Inizia il 15 del mese ebraico di Nissàn, nella stagione nella quale, in terra d'Israele, maturano i primi cereali; segna quindi l'inizio del raccolto dei principali prodotti agricoli. è anche nota col nome Hag hamatzot, festa delle azzime. In terra d'Israele Pesach dura sette giorni dei quali il primo e l'ultimo di festa solenne, gli altri di mezza festa. Fuori d'Israele – nella Diaspora – la durata di Pesach è di otto giorni, dei quali i primi e gli ultimi due sono di festa solenne. In ricordo del fatto che quando furono liberati dalla schiavitù gli Ebrei lasciarono l'Egitto tanto in fretta da non avere il tempo di far lievitare il pane, per tutta la durata della ricorrenza è assolutamente vietato cibarsi di qualsiasi alimento lievitato o anche solo di possederlo. Si deve invece far uso di matzà, il pane azzimo, un pane non lievitato e scondito, che è anche un simbolo della durezza della schiavitù.
I giorni precedenti la festa di Pesach sono dedicati a una scrupolosa e radicale pulizia di ogni più riposto angolo della casa per eliminare anche i piccoli residui di sostanze lievitate. Usanza mutuata anche dalla lingua italiana nella quale ricorre spesso l'espressione "pulizie di Pasqua" – sinonimo anche delle "pulizie di primavera".
La prima sera viene celebrato il Seder, in ebraico "ordine", suggestiva cena nel corso della quale vengono rievocate e discusse secondo un ordine prestabilito le fasi dell'Esodo, rileggendo l'antico testo della Haggadah. Si consumano vino, azzime ed erba amara in ricordo dei dolori e delle gioie degli Ebrei liberati dalla schiavitù. Si inizia con l'invito ai bisognosi ad entrare e a partecipare alla cena e si prosegue con le tradizionali domande rivolte al padre di famiglia dal più piccolo dei commensali; la prima di queste è volta a sapere "in che cosa si distingue questa notte dalle altre?". Tali quesiti consentono a tutti i presenti di spiegare, commentare, analizzare i significati dell'esodo e della miracolosa liberazione dall'Egitto, le implicazioni di ogni schiavitù e di ogni redenzione.
I simboli della festa, la scrupolosa pulizia che la precede, il pane azzimo vale a dire il "misero pane che i nostri padri mangiarono" – il Seder, la lettura della Haggadah, fanno sì che ben pochi bambini arrivino all'adolescenza senza conoscere la storia dell'uscita dell'Egitto e senza avvertire che questa è una parte essenziale della loro storia.
La matzà, il duro alimento che sostituisce il morbido e saporito pane di tutti i giorni, sta anche ad indicare il contrasto tra l'opulenza dell'antico Egitto, l'oppressore, e le miserie di chi, schiavo, si accinge a ritrovare appieno la propria identità.
Può anche ricordare che la libertà è un duro pane, così come l'eliminazione dei lieviti può rappresentare la necessità di liberarsi dalla corruzione della vita servile e anche dalle passioni che covano nell'intimo dell'animo umano.
giovedì 24 febbraio 2022
L'UNIONE DELLE COMUNITA' EBRAICHE ITALIANE SULL'AGGRESSIONE ALL'UCRAINA. L'ASSOCIAZIONE BENE' BERITH HA ATTIVATO UNA RACCOLTA FONDI A SCOPO UMANITARIO.
giovedì 27 gennaio 2022
L'ANONIMO OMAGGIO FLOREALE AL TEMPIO EBRAICO DI LIVORNO, NEL GIORNO DELLA MEMORIA 2022
martedì 25 gennaio 2022
Aggressione antisemita in provincia di Livorno : ignoranza e pregiudizio richiedono un contrasto continuo.
lunedì 24 gennaio 2022
"TOSCANA CIVICA" E I "GIUDEI" CHE "VOLEVANO METTERE A MORTE " GESU'....
"Toscana Civica", si legge nella sua pagina Facebook,si presenta quale "aggregazione delle liste civiche toscane" e, alle ultime elezioni regionali, ha fatto parte della coalizione di centrodestra che aveva,quale candidata alla presidenza della regione, Susanna Ceccardi.
Diversi post della lista sono in "difesa" del Papa Emerito Ratzinger : se abbia bisogno di essere difeso e da cosa, sempre ammesso che lo gradisca,non saprei proprio dirlo e non è,peraltro, materia che mi riguardi.
Ma il post del 21 gennaio 2022, riportato di seguito, si lascia andare a un linguaggio che riporta a tempi bui e concezioni integraliste ed ultraconservatrici quando, nel sottolineare la solitudine nella quale sarebbe stato lasciato Benedetto XVI, lo si paragona a Gesù lasciato solo "nel Getsemani prima di essere consegnato ai giudei che lo volevano mettere a morte....".
Non rimane che attendere una bella proposta "civica" per il ripristino,almeno in Toscana, degli autodafè tanto cari all'Inquisizione....
Gadi Polacco
Comunitando
IL POST:
martedì 30 novembre 2021
CHANUCCHA' 2021/5782 E CONFERIMENTO CHANUCCHIA' D'ORO ALL'ASSESSORE SIMONE LENZI, DEL COMUNE DI LIVORNO
Dalla sera del 28 novembre sino a quella del 5 dicembre compresa,il mondo ebraico celebra la festività di Chanucchà, detta anche "festa delle luci", dell'anno 2021/5782 .
Progressivamente,giorno per giorno,si accendono le varie luci dell'apposito candelabro sino al completamento,in ricordo del miracolo occorso nel 165 a.e.v. quando il Tempio di Gerusalemme, a seguito della rivolta guidata dai Maccabei,venne riconsacrato e l'olio disponibile per l'accensione della Menorah, il candelabro, sufficiente per un giorno durò invece otto giorni.
Se questo è l'aspetto esteriore e simbolico, la differenza tra questa festività e altre liete che vi sono nell'ebraismo è profonda : a Purim (la festa "delle sorti") si celebra lo scampato pericolo corso dinanzi al progetto di distruzione e annientamento degli ebrei ordito a Susa,capitale della Persia, mentre a Pesach (la Pasqua ebraica) si celebra la libertà ritrovata e la rinascita del popolo che verrà guidato da Mosè verso la terra promessa.
Ben diverso e per certi versi più odioso fu invece il tentativo della dinastia seleucide di ellenizzare il popolo ebraico, per annientarlo non fisicamente ma nella propria essenza spirituale, etica, culturale,morale.
Da questo deriva il precetto di rendere ben visibile, tramite l'esposizione in vista dei candelabri che nelle famiglie ebraiche , nelle Sinagoghe e in varie piazze si accendono nelle sere della festività, il ricordo del miracolo , ovvero come si suol dire "renderlo pubblico".
Ciò perchè la luce che s'irradia dai candelabri di Chanucchà vuole anche essere un segnale di speranza per la difesa della libertà di ciascuno, spronando ognuno a difendere questo bene prezioso che, nelle varie epoche e sempre in qualche luogo, è messo in pericolo.
La simbologia della luce è infatti potente, in quanto basta una piccola fiammella a rompere la potenza dell'oscurità e,come recita una canzone del folclore ebraico legata a questa festività, "ciascuno è una piccola luce ma tutti noi insieme siamo una luce potente".
Scheda sulla festività
https://ucei.it/festivita-ebraiche/chanukkah/
Ricette
La tradizione ebraica livornese prevede,per Chanucchà, il castagnaccio e altre pietanze. Preziosa è la raccolta curata da Ornella Levi e messa a disposizione nel sito http://www.ricettariodiornella.altervista.org/ ricco di ricette ebraiche per le varie occasioni e note d'approfondimento. Da questo sito la ricetta che segue.
FRITTELLE DI MELE
Ingredienti: 8 mele sbucciate e tagliate a fette. Per la pastella: 2 bicchieri di farina, 2 cucchiaini di lievito in polvere, 6 cucchiai di zucchero, un pizzico di sale, cannella, 3 tuorli, 3 albumi montati a neve, 3 cucchiai di olio, 1/2 bicchiere di birra, zucchero a velo per spolverizzare le frittelle.
Le fettine di mele vanno cosparse di zucchero e cannella. Si versa in una terrina tutti gli ingredienti per la pastella e dopo aver mescolato il composto vi si incorpora le chiare montate a neve. Si intingono le fettine di mele in questa composto e si fanno friggere in olio abbondante ben caldo.