giovedì 12 ottobre 2023

"IN SUPREMAE DIGNITATIS"...MA SENZA ESAGERARE.

"In supremae dignitatis"....rimandiamo a tempi più comodi l'inaugurazione "dell'opera di Elena Cologni "416_SR1938", installata al Polo della Memoria per ricordare il numero degli abitanti ebrei presenti a Pisa nel 1938 al momento del varo delle leggi razziali, e il relativo convegno su "Architettura e arte in dialogo con la memoria". Cosa vi sia di sconveniente nel ricordare anche in queste ore le italianissime "leggi razziali" appare un mistero, a meno che non si tema che si evidenzi l'unico legame che vi è tra quei tragici fatti e quanto, sempre tragicamente,,è in corso in Israele , con inevitabili ripercussioni a Gaza , per colpa dei terroristi di Hamas (nuovi nazisti) ufficialmente tali anche per la U.E. della quale facciamo parte : l'odio verso gli ebrei. Così frana il glorioso ateneo pisano, comunque...."in supremae dignitatis"....

martedì 10 ottobre 2023

CON ISRAELE E CON LA CIVILTA', CONTRO GLI ODIERNI NAZISTI DI HAMAS E COMPARI

Un grazie, da amico d'Israele e della libertà, a quanti (amministratori pubblici,politici, cittadini,partiti,associazioni,ecc) sostengono Israele che nel difendere il proprio diritto alla vita difende anche tutti noi che riteniamo irrinunciabili i valori di civiltà che l'integralismo religioso, unito al fanatismo, espresso dai terroristi di Hamas e compari (anche quelli silenti che tengono un basso profilo e spesso tentano di proporsi come "moderati") vogliono distruggere. L'obbiettivo non è limitato ad Israele, nessuno si faccia illusioni. Da livornese, non posso che condividere quanto espresso dalla locale Comunità Ebraica a commento della presa di posizione della Giunta Comunale cittadina. In certi frangenti un colpo al cerchio ed uno alla botte,attenti a non parlare di terrorismo, non nominando l'aggressore Hamas e retoricamente equiparando aggrediti ed aggressori, non può passare. 

COMUNICATO STAMPA DELLA COMUNITA' EBRAICA DI LIVORNO              "La Comunità Ebraica di Livorno, riconoscendosi altresì nel comunicato emesso dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, esprime tutto il proprio appoggio allo Stato d'Israele e al suo pieno diritto di difendere la propria popolazione e la propria integrità territoriale.  Alla luce dei valori di civiltà propri del pensiero occidentale e delle società evolute e civili, pienamente condivisibile è l'auspicio alla pace espresso dalla Giunta comunale di Livorno. Ma gli auspici di pace non possono prescindere dalla constatazione dei fatti che vedono i terroristi di Hamas, supportati dall'Iran ed altre entità, agire con premeditata, vile e  criminale intenzionalità offensiva nei confronti d'Israele ,con stragi di civili e rapimenti di uomini, donne e bambini di ogni età. L'oltraggiosa esibizione al pubblico  di ostaggi e cadaveri, bambini compresi, gli stupri , donne definite "schiave del sesso", fuori da ogni concetto di civiltà e ovviamente contro ogni principio legale internazionale,non possono essere taciuti annacquandoli in generiche e retoriche affermazioni  ( "sconsiderati attacchi") nelle quali non si legge il nome dell'assassino (Hamas) e si omette  addirittura di utilizzare il sostantivo "terrorismo" ( per giunta essendo Hamas definita organizzazione terroristica dall'Unione Europea). Davanti a questi metodi che richiamano la ferocia nazista, la "grande bandiera" della pace non basta.

Comunità Ebraica di Livorno"


Gadi Polacco

IL BENE' BERITH CON ISRAELE - COMUNICATO 

giovedì 14 settembre 2023

DAL 15 SETTEMBRE SERA, CON IL CAPODANNO EBRAICO, SI AVVIA UN INTENSO PERIODO DI FESTIVITA' E SOLENNITA' PER IL MONDO EBRAICO


Rosh Ha-Shanah, il capodanno ebraico, cade i primi due giorni del mese di Tishrì ed è il capo d'anno per
 la numerazione degli anni, per il computo dei giubilei e per la validità dei documenti.

Ha un carattere e un'atmosfera assai diversi da quella normalmente vigente nel capo d'anno "civile" in Italia.

 Infatti è considerato giorno di riflessione, di introspezione, di auto esame e di rinnovamento spirituale. 

E' il giorno in cui, secondo la tradizione, il Signore esamina tutti gli uomini e tiene conto delle azioni buone o malvagie che hanno compiuto nel corso dell'anno precedente. 

Nel Talmud infatti è scritto "A Rosh Ha-Shanah tutte le creature sono esaminate davanti al Signore". Non a caso tale 

giorno nella tradizione ebraica è chiamato anche "Yom Ha Din", il giorno del giudizio. 

Il giudizio divino verrà sigillato nel giorno di Kippur, il giorno dell'espiazione. Tra queste due date corrono sette giorni

 che sommati ai due di Rosh Ha-Shanà e a quello di Kippur vengono detti i "dieci giorni penitenziali".

Rosh Ha-Shanah riguarda il singolo individuo, il rapporto che ha con il suo prossimo e con Dio, le sue intenzioni 

di miglioramento.

Nella Torà, (Levitico 23:23,24) il primo giorno del mese di Tishrì è designato come "giorno di astensione dal lavoro, 

ricordo del suono, sacra convocazione", e nuovamente in Numeri (29:1,6) è ripetuto che è "un giorno di suono 

strepitoso": un altro dei nomi di questa festa è "Yom Teru'a", giorno del suono dello Shofar, il grande corno. 

In ottemperanza al comando biblico in questo giorno viene suonato lo Shofar, simbolo del richiamo all'uomo verso

 il Signore. Questo suono serve a suscitare una rinascita spirituale e a portare verso la teshuvà, il pentimento, il 

ritorno verso la giusta via. Lo Shofar, oltre a chiamare a raduno, ricorda l'episodio biblico del "sacrificio" di Isacco, 

sacrificio in realtà mai avvenuto in quanto fu sacrificato un montone al posto del ragazzo. Il corno deve essere di un

 animale ovino o caprino in ricordo di questo episodio. Inoltre lo shofar ricorda il dono della Torà nel Sinai che era 

accompagnato da questo suono e allude anche al Grande Shofar citato in Isaia (27:13) "E in quel giorno suonerà un

 grande shofar", annunciatore dei tempi messianici.

I suoni che vengono emessi da questo strumento sono di diverso tipo: note brevi, lunghe e interrotte; secondo una 

interpretazione esse sono emesse in onore dei patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe.

Rosh Ha-Shanah è chiamato anche Giorno del Ricordo, infatti la tradizione vuole che Dio proprio in questa data 

abbia finito la Sua opera di creazione e sarebbe stato creato Adamo, il primo uomo.

Un uso legato a questa giornata vede l'ebreo recarsi verso un corso d'acqua o verso il mare e lì recitare delle 

preghiere e svuotarsi le tasche, atto che rappresenta simbolicamente il disfarsi delle colpe commesse e un impegno 

simbolico a rigettare ogni cattivo comportamento, come scritto nel libro biblico di Michà : "Getterai i nostri peccati 

nelle profondità del mare". Cerimonia detta "Tashlich", tradizionalmente effettuata,a Livorno,presso il pozzo 

della Yeshivà Marini di via Micali,oggi sede del Museo Ebraico labronico.

Gli ebrei ashkenaziti in questo giorno vestono di bianco, simbolo di purezza e rinnovamento spirituale. Anche i rotoli 

della Torà e l'Arca vengono vestiti di questo colore. Quest'usanza può essere ricondotta al verso di Isaia (1:18) in cui

 è scritto: "quand'anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diverranno bianchi come la neve".

Quest'uso è anche praticato in Comunità sefardite,quindi di origine spagnola,come Livorno.

A Rosh Ha-Shanah si usa mangiare cibi il cui nome o la cui dolcezza possa essere ben augurante per l'anno a 

venire. Il pane tipico della festa assume una forma rotonda, a simbolo della corona di Dio e anche della ciclicità 

dell'anno. Con l'augurio che l'anno nuovo sia dolce, si usa mangiare uno spicchio di mela intinta nel miele. 

Si usa anche piantare dei semini di grano e di granturco che germoglieranno in questo periodo, in segno di 

prosperità.

L'uso di piantare il grano è diffuso anche a Livorno ed in altre città : meno l'uso della mela nel miele, 

maggiormente proprio degli ebrei ashkenaziti (provenienti dall'Est Europa). Tradizionali sono gli auspici,

accompagnati da cibi che richiamano il contenuto degli stessi, detti "Iehì razòn" ("Sia volontà").

(Il testo è tratto da www.ucei.it , le note in neretto sono "redazionali")


Foto : lo Shofar, suonato dal Rabbino Shunnach, e via Micali,sede del Museo Ebraico di Livorno


"LO SHOFAR" , discorso del Rabbino Alfredo Shabbetai Toaff,zl, del 1957

http://ebraismolivornese.blogspot.com/2023/08/lo-shofar-di-rav-astoaffzl-1957.html

martedì 12 settembre 2023

26 Elul 5783 ( 12.09.23) : A CENTO ANNI DALLA SCOMPARSA TERRENA DI UN GRANDE MAESTRO

La figura del Rabbino Samuele Colombo,zl, pitiglianese cresciuto e formatosi a Livorno, primo Rabbino Maggiore della città labronica (prima vi era un comitato di tre Rabbini), nel ricordo di un suo discendente.
Personaggio dotato di enorme e trasversale cultura, assai amato e stimato, affettuosamente appellato dagli ebrei livornesi "il Sor Colombo". Pitigliano l'ha ricordato domenica scorsa, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. A Livorno si terrà, ai primi di novembre 2023, un convegno internazionale dedicato a lui, al suo Maestro Rav Elia Benamozegh e al Rabbino livornese, poi emigrato negli USA, Sabato Morais (zz.ll).



lunedì 14 agosto 2023

La terrena scomparsa di Samuel Zarrugh, più volte Presidente della Comunità Ebraica di Livorno


Dall'arrivo a Livorno nel 1967, con la famiglia, Samuel Zarrugh ha attraversato 55 anni di vita della Comunità Ebraica labronica, con apporto continuo sul piano religioso , quale Consigliere e poi  varie volte Presidente, divenendone indubbiamente uno dei protagonisti. Noto  inoltre come imprenditore, ha ricoperto anche ruoli nella società cittadina.. Personalità marcata , con la quale poteva talvolta  non essere semplice interagire e confrontarsi, disponeva di forte senso dell'ironia che apprezzava anche nel prossimo. Alav hashalom, su di lui la pace.

domenica 23 aprile 2023

La Brigata Ebraica al 25 Aprile livornese.

Anche quest'anno sarà presente lo striscione della Brigata Ebraica sorta nel 1944 quando Winston Churchill, acconsentendo alla più volte avanzata richiesta degli "ebrei di voler combattere in quanto ebrei " spiegava ai Comuni : " So benissimo che c'é un gran numero di ebrei nelle nostre Forze Armate ed quelle americane, ma mi é sembrato opportuno che una unità (la Brigata Ebraica n.d.r.), formata esclusivamente da soldati di questo popolo, che così indescrivibili tormenti ha subito per colpa dei nazisti, fosse presente come formazione a sè stante fra tutte le Forze che si sono unite per sconfiggere la Germania". La Brigata Ebraica, costituita da 5.000 effettivi provenienti dall'allora Palestina del Mandato Britannico, combattè essenzialmente in Emilia-Romagna partecipando allo sfondamento della "Linea Gotica" nella Valle del Senio ed alla liberazione delle principali città romagnole. La sua bandiera era quella che poi verrà adottata dallo Stato d'Israele, nel divenire indipendente nel 1948.  Sono cinquanta i nomi censiti dei Caduti della Brigata Ebraica per la Liberazione dell'Italia: la maggior parte di essi riposa nel Cimitero di Guerra di Piangipane di Ravenna nel quale,dal dopoguerra, annualmente si svolge una manifestazione commemorativa.
Anche tra le file partigiane, come in quelle degli Alleati (lo ricordava appunto Churchill) indispensabili per la Liberazione d'Italia, la partecipazione degli ebrei italiani fu importante: circa 2.000 persone (circa il 4% della popolazione ebraica di allora,una percentuale enorme se parametrata a quella degli italiani tutti rispetto alla popolazione dell'epoca) combatterono nella Resistenza. Un centinaio di partigiani caddero in combattimento o, fatti prigionieri, furono uccisi sul suolo italiano o nei campi ove furono deportati (come Francesco Cesana, bolognese e più giovane partigiano d'Italia).

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Sia il ricordo di tutti i Caduti per la nostra libertà per benedizione.

sabato 4 febbraio 2023

Commissione ministeriale tematica sull'ebraismo: la coordina la professoressa Alessandra Veronese dell'Università di Pisa. Tra i prestigiosi componenti la docente livornese Prof. Leonetti Cuzzocrea.

Con decreto del 3 febbraio 2023, il Ministro Valditara ha istituito un  "Gruppo di lavoro in tema di Ebraismo", il cui compito è " lo svolgimento di attività consultiva e di supporto al Ministro per 
l'elaborazione di proposte in materia di attivazione di percorsi storico-educativi volti alla conoscenza 
e alla diffusione della cultura ebraica, anche al fine di sensibilizzare la componente studentesca al 
rispetto dei valori della memoria e della integrazione religiosa".

Una dozzina sono i prestigiosi componenti, coordinati dalla Professoressa Alessandra Veronese, dell'Università di Pisa che guida anche lo storico CISE (Centro  Interdipartimentale di studi ebraici) dell'ateneo pisano , studiosa di fama internazionale. Tra essi la Professoressa Monica Leonetti Cuzzocrea, vanto della didattica livornese, da anni impegnata ai massimi livelli nel diffondere i valori del dialogo interreligioso (socia fondatrice dell'Associazione per l'Amicizia Ebraico Cristiana di Livorno) , della corretta conoscenza dell'ebraismo, della salvaguardia e trasmissione della Memoria.
Per queste sue attività,nel dicembre 2022, il Benè Berith "Isidoro Kahn" le ha conferito il premio "Menorah del Benè Berith". Alle professoresse Veronese e Cuzzocrea,unitamente a tutti gli altri componenti la Commissione, complimenti e auguri di buon lavoro. 
COMUNITANDO
(a cura di Gadi Polacco)