lunedì 30 luglio 2012

Antonio Caprarica ed il puntuale ricordo di Monaco 1972

Egregio Dr. Caprarica, solo poche ma sincere righe per esprimerLe,sentito il Suo commento alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici, grande apprezzamento per aver chiaramente ricordato cosa avvenne a Monaco nel 1972 ed aver criticato l'assurdo e paradossale rifiuto del CIO a dedicare un minuto di silenzio,aprendo i Giochi londinesi,a chi ha pagato con la vita il tradimento dello spirito olimpico perpetrato dal commando palestinese di "Settembre Nero",con con connivenze ed ipocrisie politiche che,evidentemente,sono salde ancora oggi.

Con distinti saluti,
Gadi Polacco

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Comunitando
Blog di cose ebraiche livornesi e non solo,con un occhio ad Israele

lunedì 23 luglio 2012

Un minuto di silenzio negato in ricordo delle Olimpiadi profanate

Un minuto di silenzio durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici londinesi, richiesto da più parti del mondo al CIO (anche da oltre cento parlamentari italiani) , non ci sarà per ricordare il quarantennale della strage di olimpionici israeliani (11) operata dai terroristi palestinesi di "Settembre Nero" durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, atto terroristico che costò la vita anche ad un poliziotto tedesco perito nell'infelice azione delle forze di polizia  che annientarono anche 5 terroristi ma non salvarono gli ostaggi: secondo il Presidente del CIO ,Jacques Rogge , la serata inaugurale non sarebbe il momento adatto e,da quando la questione è assurta a grande visibilità mediatica,da lui e dal Comitato sono giunte imbarazzate "spiegazioni" e tentativi di "giustificazione", sino ad arrivare ad un improvvisato minuto di silenzio osservato da Rogge stesso durante una visita al villaggio degli atleti nel corso della quale ha dichiarato di voler " onorare gli undici atleti israeliani che avevano condiviso l'idea della tregua olimpica e che consideravano le Olimpiadi un luogo di unione".
Nei giorni precedenti il numero uno del CIO aveva poi cercato di bilanciare il diniego al minuto di silenzio preannunciando una "folta partecipazione" alla cerimonia in programma,il 6 agosto, al Municipio della City.
Cosa c'è di "inadatto" nell'osservare un semplice  minuto di silenzio nel momento di unitaria rappresentazione di quello che dovrebbe essere lo spirito sportivo che permea ( o dovrebbe permeare) le Olimpiadi?!
Difficile capirlo se non si ricorre alla più semplice delle spiegazioni : la paura ,tutta politica e interessi, di inimicarsi paesi che,evidentemente, quel sentimento sportivo calpestano pur partecipando ipocritamente ai Giochi durante i quali, magari, costringeranno propri atleti a disertare gare nelle quali abbiano a che fare con  israeliani (senza che particolari misure,salvo l'invitabile sconfitta a tavolino,vengano assunte per sanzionare questa palese violazione degli ideali olimpici).
Un comportamento che è l'esatto contrario di quello che Rogge ha comunque esaltato durante l'improvvisato ed estemporaneo minuto di silenzio che tanto odora di cortina fumogena.
Molte per fortuna saranno comunque  le iniziative, tante anche in Italia, che nel mondo libero si terranno per ricordare quelle che sono state definite le "Olimpiadi profanate" e consola, dinanzi alle contraddizioni evidenziatesi ai massimi livelli ufficiali olimpici, questo passaparola che ha trovato nella rete il suo massimo strumento di diffusione.
Nei social network, in tante piazze, nel privato di molte abitazioni ed in luoghi di culto, solo per citare alcuni esempi, il ricordo dei Caduti di Monaco non sarà ritenuto "inadatto" : al contrario quelle fiammelle accese nel ricordo di quelle vittime alimenteranno anche la speranza che si mantenga in vita,nonostante tutto, la fiammella del vero spirito olimpico che la titubanza dei Rogge di turno, quella si inadatta, mette ulteriormente in pericolo.

Gadi Polacco
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venerdì 20 luglio 2012

Il Sindaco Cosimi solidale con le vittime dell'attentato antisraeliano di Burgas

Il Sindaco Cosimi, gesto assai apprezzabile, ha inviato un messaggio al Sindaco di Burgas (il comunicato del Comune è di seguito riportato) per esprimere cordoglio e condanna a seguito della strage di turisti israeliani avvenuta nella cittadina bulgara,da tempo in contatto con la nostra città.

Significativo appare anche ll messaggio inviato alla Comunità ebraica livornese, poichè proveniente da profondo conoscitore del mondo ebraico che a sua volta ha ben presente quanto l'antisionismo,ovvero  l'odio per Israele ed il rifiuto di accettarne l'esistenza (cose ben diverse dal legittimo valutarne anche criticamente,quando ritenuto, l'operato), rientri a pieno titolo nell'antisemitismo, andando ad esempio con il pensiero alla storica analisi che in questo senso compì M.L.King.

Curiosamente, non pensando certo che sia stata cosa voluta, manca come destinataria del messaggio la città israeliana di Bat Yam, gemellata da mezzo secolo con Livorno : quella che appare una disattenzione risponde forse ad un calo di appeal dello strumento gemellaggio, per molti versi surclassato da una società dove ormai movimento e comunicazioni,fattori che portano alla reciproca conoscenza,rendono questo rapporto tra città inadeguato fino al punto di relegarlo negli angoli della memoria?

Forse proprio questo mezzo secolo di vita di quello che è il primo gemellaggio tra una città italiana ed una israeliana, potrebbe essere l'occasione per meditare circa questo strumento, una volta assai diffuso, ed il ruolo che potrebbe avere, se si ritiene che ancora possa averlo, riadeguato ai nostri tempi.

Gadi Polacco
Comunitando
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Attentato a Burgas, Cosimi ha inviato un messaggio di cordoglio al Sindaco della città bulgara

Una nota di solidarietà trasmessa anche alla Comunità Ebraica livornese 

Livorno, 19 luglio 2012 - Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha inviato al sindaco di Burgas Dimitar Nikolov un telegramma nel quale esprime a nome suo e della città di Livorno, sentimenti di condanna per la strage di turisti israeliani, compiuta ieri nella città bulgara.

“Desidero rappresentarti i sentimenti di vicinanza miei e della città di Livorno e la dura condanna al vile attentato avvenuto ieri pomeriggio nella città di Burgas – ha scritto Cosimi al sindaco  Dimitar Nikolov - nella convinzione che sarà fatto al più presto tutto ciò che è possibile per fermare gli autori della strage e riportare la sicurezza”.

 

Livorno è tra l’altro legata a Burgas da relazioni economiche e culturali. Nel giugno scorso una delegazione della città bulgara composta dallo stesso sindaco Dimitar Nikolov, e da altri funzionari, era stata ricevuta a Palazzo Civico e nella sede dell’Autorità Portuale, dove aveva firmato un protocollo d’intesa nell’ottica più ampia dell’integrazione e della collaborazione tra gli stati dell’Unione Europea e in vista di un futuro gemellaggio tra Livorno e Burgas.

 

Oltre al messaggio al sindaco bulgaro, Cosimi ha inviato una nota al presidente della Comunità ebraica livornese, chiedendogli di trasmettere i suoi sentimenti di vicinanza e di condanna per l’accaduto a tutta la comunità ebraica livornese.
(dal sito del Comune di Livorno)

lunedì 16 luglio 2012

Un "affaire" estivo livornese : la cena ebraica , ma fino ad un certo punto, nel giorno del compleanno di Amedeo Modigliani (z.l.)

Nel giorno del compleanno, il 12 luglio, del grande artista ebreo livornese Amedeo Modigliani (z.l.) , due iniziative si sono tenute a Livorno : una visita alla casa natale ,con brindisi finale a champagne e torta di compleanno, e presso un ristorante di Montenero una cena ebraica, preceduta da una conferenza dedicata al Maestro e da interventi artistici,organizzata dalla locale  Proloco in collaborazione,si leggeva, "con alcune signore della Comunità Ebraica Livornese".
Intrigante il menu : torta di ceci,acciughe alla povera,patè di pesce,salmone,crognolini fritti,cuscus con polpettine melanzane e ceci,fantasia di dolci della tradizione ebraica.
Nella sintesi di un giornale cittadino la cena viene invece poi descritta come organizzata in collaborazione con la Comunità Ebraica : opportuna,a questo punto, appare l'email agli iscritti diramata dalla Comunità stessa : " con riferimento a quanto apparso sulla stampa locale di ieri, il Rabbino Capo comunica di non aver rilasciato alcuna autorizzazione ad effettuare un pranzo Kasher e di non essere a conoscenza della manifestazione".
La questione,infatti, era non rischiare che qualcuno pensasse che la cena era certificata kasher e quindi potesse essere indotto a parteciparvi ritenendola tale, posta ovviamente la libertà di ciascuno di regolarsi come meglio ritiene.
L' "affaire" livornese, molto estivo , si complica quando sul più diffuso quotidiano locale (Il Tirreno) , peraltro a cena ormai avvenuta, appare una rettifica  fatta in nome e per conto della Comunità, nella quale effettivamente si ribadisce l'opportuna questione della kasheruth ma si aggiunge,cosa che indubbiamente si presta ( inutilmente) ad altre elucubrazioni, un passaggio comunicativamente non proprio vincente : "precisiamo che nessuna collaborazione da parte della Comunità Ebraica è stata concessa".
Ha quindi inizio un valzer di email, tra il serio e il faceto, nel quale si contesta che la cena sia stata considerata " disdicevole  perchè  la scelta dei "cibi" non è stata autorizzata  dalla Comunità Ebraica. Tale  cena,con menù suggerito da "alcune Signore della Comunità Ebraica livornese",non vedo perchè avrebbe dovuto ottenere l'imprimatur della Comunità.......Mala tempora currunt se,per elaborare un menù,occorre il consenso della propria comunità religiosa", si afferma con firma e tanto di numero di cellulare.
In una successiva email alla stessa fonte scappa anche una battuta ironica che un'altra destinataria della corrispondenza rileva giustamente  "per niente spiritosa",ovvero: "mi auguro che gli eretici golosi,incauti partecipanti al rito gastronomico , non vengano linciati dalla loro Comunità".
Evidentemente si è perso il filo storico seguendo il quale,arrivando sino ad oggi,si rileverebbe facilmente come i linciaggi ,od altri cruenti strumenti come ad esempio i roghi dell'Inquisizione,siano appartenuti ed in certe aree ancora appartengano ad altre culture,anche religiose.
Risponde un noto umorista locale che annota :"la serata è stata piacevolissima anche grazie all'impegno degli organizzatori, degli artisti e del noto ristoratore. Nessuno di noi ha trovato niente di scandaloso se si eccettua il fatto che la torta era forse un po' troppo diaccina", dovendosi spiegare a chi non lo sapesse che per torta si intende la livornesissima torta di ceci e che "diaccina" equivale a "freddina": la conclusione è secondo il detto livornese,ovvero che "mi sembra che qualcuno i problemi se li vada a cercare con il lanternino..."
Richiamato quale destinatario di queste email, cerco di sdrammatizzare la cosa ,parendomi opportuno,cerco di spiegare a chi evidentemente l'ignora l'importanza della kasheruth per l'ebraismo ed azzardo anche un'ipotesi complottistica : "non è che è in corso una macchinazione per coprire il vero scandalo, ovvero la torta diaccina?!
Se è questo il punto , con il caldo di questi giorni, all'amico ristoratore dovete perdonargli la cosa".
Cercando qualche spunto in una vicenda come si suol dire goliardica (detto con rispetto per la Goliardia,sia chiaro) a parte evidenziare la necessità di una miglior comunicazione che non dia adito a fantasiose interpretazioni , mi pare emerga un limite della nostra società , ovvero quello di non aver evidentemente ancora ben presenti le varie culture presenti in essa ed i rispettivi principi.
Diversamente, infatti e come pare invece che sia, non suonerebbe cosa strana o da sottovalutare quella del rispetto delle regole alimentari della kasheruth da parte di quanti vogliano legittimamente osservarle : è anche questa una carenza di Laicità di questa società evidentemente non ancora sufficientemente aperta ,per certi aspetti illiberale,e che pertanto non riesce tutto sommato a vedere come ovvie e normali le scelte che si differenzino da quella che si ritiene  la via maestra, valida "erga omnes",alla quale tutti dovrebbero uniformarsi.
Oggi comunque  l' "affaire" della cena Modigliani approda all'onore delle cronache de "Il Tirreno" e speriamo che vada a concludersi all'insegna dell'intelligente ironia che caratterizza e lega, almeno così spero, tutti i cittadini di questa città.
Una bella cena "riparatrice", certificata kasher così da poter includere tutti , non sarebbe forse la soluzione migliore?!
Gadi Polacco
Comunitando
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domenica 15 luglio 2012

Cordoglio per la scomparsa di Massimo Guantini

Mi unisco ai sentimenti di cordoglio per la scomparsa di Massimo
Guantini, persona che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare anche
grazie al mio impegno nelle istituzioni ebraiche,con le quali egli
intrattenne sempre ottimi rapporti testimoniati dalla sua presenza e
dalla sua collaborazione a tante iniziative. Le più sincere condoglianze
alla famiglia.

Gadi Polacco

Comunitando
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