lunedì 25 agosto 2008

Una preghiera per il ritorno a casa del soldato Ghilad Shalit....mentre i soliti "pacifisti" a senso unico sbarcano a Gaza

Non vi è notizia che i "pacifisti" che hanno "forzato" il blocco navale
israeliano dinanzi a Gaza (territorio nel quale Hamas accentra materiale
bellico e dal quale invia terroristi in Israele lanciando anche missili
verso il territorio israeliano),abbiano chiesto notizie del soldato Ghilad
Shalit,ormai da troppo tempo rapito.
In realtà quel blocco non lo hanno nemmeno forzato,semplicemente perchè
Israele li ha tranquillamente fatti passare!
Loro di Shalit non si occuperanno, perchè le "vittime", nella loro
distorta visione,sono di una parte sola (non quella israeliana)...
Circola in internet una breve e semplice preghiera. con richiesta di
diffonderla,per auspicare che Shalit torni vivo e vegeto a casa,come
peraltro suo diritto.
"COMUNITANDO" - Livorno Ebraica.org aderisce ben volentieri all'iniziativa.

QUESTO IL TESTO IN EBRAICO DELLA BREVE PREGHIERA
אבינו שבשמים תשמור על גלעד שליט החייל
החטוף למען ילדיך אהובים שאתה אוהב.
תשמור עליו מכל צרה ומכל פגע בבקשה אלוהים
תחזיר אותו הביתה בריא ושלם .
אנחנו בניך מבקשים תשמור עליו...

sabato 23 agosto 2008

Achille Scalabrin, del QN,interviene sul (non) caso Toaff

Egr Signor Scalabrin,
da impenitente vecchio liberale, senza suffissi o prefissi,ben volentieri ospito nel mio modestissimo blog le Sue osservazioni ed anzi La ringrazio per l'attenzione.
Apprezzerà, spero, la sportività della cosa : diversamente si è comportato invece il Suo gruppo editoriale nei miei confronti quando ho fatto rilevare,ad esempio, il pessimo titolo che ho citato ("Gli ebrei? Solo loro,a volte, discriminano"),al quale si aggiunge l'altrettanto pessimo titolo,anch'esso citato,del "boicottaggio ebreo".
Vedo però che anche Lei sorvola su tutto ciò.
Eppure,memore di un vecchio corso di giornalismo (mi corregga se sbaglio), la veridicità delle affermazioni scritte dovrebbe essere verificata e quindi comprovabile.
Anche il diritto del lettore a replicare,specialmente in presenza di notizie false (a meno che non proviate che "solo" gli ebrei discriminano e che esiste un "boicottaggio ebreo", peraltro con buona pace per l'italiano),dovrebbe essere salvaguardato,specialmente evitando tagli ed omissioni nelle repliche (peraltro assai sintetiche).
Eppure QN, duole dirlo da vecchio lettore e per la gloriosa storia che pur queste testate hanno avuto,ha ceduto evidentemente ad una certa presunzione di potenza derivante dall'aver il coltello dalla parte del manico.
Sentito è quindi il ringraziamento a "Il Riformista" che ha dimostrato di avere un senso liberale della preziosa professione giornalistica.
Non siete poi i primi a tentare di riportare in auge il non caso Toaff : lo scrive anche Lei che ci sarà un convegno,che sono in corso presentazioni,ecc.
Non mi pare quindi un boicottaggio e se lo è vuol dire che non è proprio riuscito!
L'ho letto il libro e lascio a Lei la presunzione,mi consenta di essere schietto,di affermare :"se chi parla male del libro di Toaff lo avesse anche letto, questo sarebbe in testa alle classifiche da mesi".
Scusi, ma se è un flop non è colpa mia e nemmeno degli ebrei in genere : non ho visto attacchi squadristi allo stand de "Il Mulino" alla Fiera del Libro di Torino,dove il volume era tranquillamente in mostra,mentre ho visto quando uscì innumerevoli articoli ed anche trasmissioni televisive a riguardo di questo testo,talvolta anche senza alcun confronto.
Vede, mi pare che si ripeta la storia di un noto politico italiano che,per lungo tempo,compariva ogni giorno in televisione per dire che non lo facevano parlare......
Mi pare di intravedere,in talune posizioni,anche un certo senso snobbistico tipico del chi ritiene che la massa non sia in grado di poter discutere cose riservate ad un ristretto novero di iniziati.
Però vede, se la Cultura vuol essere venduta (al solito,"pecunia non olet") nel mercato di noi modesti lettori,non ci si può poi sottrarre sdegnati al giudizio che il mercato stesso emana.
In parole povere, ma perchè questo libro, reperibile da chiunque lo voglia leggere,dovrebbe interessarci per forza?
Mi consenta infine di riaffermare,sempre da impenitente liberale,che sono abituato a relazionarmi con "cittadini",quindi individui,indipendentemente da cosa essi siano ed in base solo alle idee che essi esprimono.
Un cordiale shalom a Lei ed quanti avranno la pazienza di leggere questo scambio di opinioni,
Gadi Polacco


L'INTERVENTO DI ACHILLE SCALABRIN DEL QN


Egr. signor Polacco, ho letto la sua lettera sul Riformista, al quale ho inviato questa riposta. Mi farebbe piacere leggerla anche sul blogg Comunitando. La ringrazio, e resto a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento.
Cordiali saluti, Achille Scalabrin
Caro Direttore, vorrei rassicurare il signor Gadi Polacco e tutti i lettori del 'Riformista': nessun rigurgito antisemita sulle colonne del Quotidiano nazionale (la collezione sta a testimoniare un puntiglioso impegno contro ogni espressione di razzismo antiebraico). E l'articolo cui fa riferimento il lettore di Livorno non può essere certo spacciato per attacco agli ebrei tout cort. In breve. Lo storico ebreo Ariel Toaff scrive un saggio, <Pasque di sangue>, in cui nega ogni veridicità all'accusa infamante di omicidio rituale mossa da secoli agli israeliti, spiega tuttavia che una 'cultura del sangue' infarcita di magia e superstizione era presente nel Medioevo presso comunità ashkenazite, così come nel mondo cristiano. Per questo libro, (pubblicato nel 2007, riproposto con chiarimenti quest'anno e che ha spaccato la comunità degli storici e quella ebraica, diventando un caso internazionale), le Comunità ebraiche di Roma e Firenze hanno decretato l'ostracismo. L'articolo sul Qn del 21 agosto racconta - con testimoni e particolari fin qui non smentiti da nessuno - del tentativo di impedire la presentazione di <Pasque di sangue> a Firenze e a Capalbio. In alte parole, un boicottaggio, purtroppo condito dalle incredibili accuse di <calunnie antisemite> rivolte allo storico italo-israeliano, figlio dell'ex rabbino capo di Roma, Elio Toaff. La ridicola motivazione di questo comportamento: impedire che <le idee antisemite> del professore si diffondano.
Delle intolleranze delle Comunità di Roma e Firenze e del diritto di Ariel Toaff di presentare la sua ricerca, mi sono occupato. Fortunatamente, l'ebraismo non sta tutto in questo boicottaggio (così simile a quello di chi voleva cancellare il Salone del Libro dedicato ad Israele), studiosi e personalità ebraiche del calibro di Anna Foa, Gadi Luzzatto Voghera, Lucio Pardo, Roni Weinstein, Guido Sacerdoti, tanto per fare dei nomi, auspicano o organizzano confronti sul libro, senza demonizzazioni. E in dicembre, il congresso mondiale dell'Association of Jewish Studies dedicherà un pannel al 'caso Toaff'.
Consentire a una religione, quale sia, di fare terra bruciata attorno a un libro e a uno scrittore, dopo averli travisati, ci riporterebbe tutti ad antichi oscurantismi. Per concludere, se chi parla male del libro di Toaff lo avesse anche letto, questo sarebbe in testa alle classifiche da mesi. Cordiali saluti e Shalom Aleichem
Achille Scalabrin

venerdì 22 agosto 2008

"Gli ebrei? Solo loro,a volte, discriminano" ma c'è anche il "Boicottaggio ebreo contro..." e così malamente proseguendo

Egregio Direttore,
so che non va bene scrivere la stessa lettera a più testate ma, nel
dichiararlo sinceramente, penso che questa possa essere un'eccezione in
quanto necessito, se i destinatari lo riterranno,di più opinioni.
Un importante gruppo editoriale,con una storia alle spalle,costituito da
tre quotidiani ed una testata on line (nessuna difficoltà a scrivere che
si tratta di QN - La Nazione - Il Resto del Carlino-Il Giorno) nel giugno
2008 titolò una risposta di un proprio commnentatore (Massimo Fini) con un
titolo che trovo aberrante : "Gli ebrei? Solo loro ,a volte,discriminano".
Palese che si tratti, anche senza entrare nel merito, di una notizia
falsa,salvo che non si provi che "solo" gli ebrei,seppur "a volte",
discriminano : mi pare che siamo lontani dal'osservanza delle più
elementari regole dell'onesto giornalismo.
Sorvolando su altre perle ,sempre pubblicate da questo gruppo di testate,
in data 21.08.08 ecco un altro titolo "da urlo" : "Boicottaggio ebreo
contro Toaff".
Apprendo quindi da QN che il boicottaggio si è evidentemente convertito ed
è divenuto ebreo : con buona pace dei vocabolari che ricordano che "ebreo"
è colui che professa la religione ebraica e/o appartiene al popolo
ebraico.
Nel caso,tanto per fare una scivolata in decente italiano,il boicottaggio
poteva nel caso essere "ebraico"...
Ma questo è il meno ,perchè l'estensore dei due articoli sottostanti a
cotanto titolo, tal Achille Scalabrin, si lancia poi in un'ardita
ammonizione ai presunti boicottatori prevedendo e quindi preventivamente
stigmatizzando ipotetiche tesi "difensive" quali ,dice lui, l'idea del
"popolo perfetto" (sic!).
Strabiliante è poi il passaggio nel quale, denunciando a suo vedere il
disinteresse ebraico verso il testo del Toaff, descrivendo evidentemente
una presentazione del volume scrive :"soltanto quattro o cinque,tuttavia,
gli ebrei presenti...".
Strabiliante Scalabrin, vada fino in fondo e ci sveli il suo segreto : come
si riconoscono gli ebrei presenti in una platea? Ha forse egli anche un
metodo per classificare cattolici,protestanti vari,islamici,atei ed
agnostici?
Forse il messaggio che QN lancia,giusto a settanta anni dal varo delle
leggi razziali,è che gli ideatori del "manifesto della razza",per decenni
bollati quali pseudo scienziati asserviti al regime, avevano invece
ragione?!
Egregio Direttore, ma cosa succede?
Cordiali saluti,

Gadi Polacco
Livorno

giovedì 21 agosto 2008

"Boicottaggio ebreo contro Toaff" (sic!)

COMUNITANDO riceve e,onorato dell'immeritata alta compagnia, ripropone.

Lettera al Quotidiano Nazionale (La Nazione,Il Giorno,Il Resto del
Carlino) in riferimento alle pagine 28 e 29 dell'edizione di oggi.

Egregi Signori,
premetto che non sono ebreo : questo dovrebbe essere
ininfluente,ma visto che spesso usate impropriamente il termine
(ricordate quel pessimo vostro titolo "Gli ebrei? Solo loro,a volte,
discriminano" del giugno 2008 ?) ed oggi addirittura rievocate lugubri
stereotipi del passato titolando "Boicottaggio ebreo contro Toaff"
(peraltro anche errando , se proprio ci tenevate allo scivolone
dovevate scrivere "ebraico") anticipo ciò per evitare la solita
risposta in base alla quale come si critica un ebreo si griderebbe
all'antisemitismo e spero anche la citazione,peraltro già fatta come da
prassi da Scalabrin ,sugli "amici ebrei" e magari qualche parente (come
negarlo a chiunque?!) ebreo.
Il Prof. Toaff ha tutto il diritto di
propagandare il suo libro, cosa che ha fatto e continua a fare (lo
abbiamo visto in TV, letto su tutti i giornali,gira per le varie piazze.
ecc) i cittadini,tra essi spero che annoveriate anche gli ebrei, hanno
tutto il diritto di interessarsi o meno della cosa.
Oppure è d'obbligo
partecipare ai suoi dibattiti come una volta avveniva per le prediche
forzate?
Il Prof. Toaff vende il suo libro, peraltro tramite "Il
Mulino" e come era facilmente rilevabile anche alla Fiera del Libro di
Torino : se leggiamo (sono sul sito dell'editore) i nomi dei soci di
questa importante casa editrice, pensare a complotti e boicottaggi è
veramente comico,visto che vi compaiono trasversalmente numerosi
potenti del nostro paese.
Mi spiegate poi, non voglio pensare che
ricorriate alle istruzioni che alimentarono il famigerato manifesto
sulla razza di fascista memoria e peraltro infondate, come fate a
contare gli ebrei che partecipano ad un dibattito?!
Ma poi, visto che
il Prof. Toaff il suo volume, già ridotto a bufala o comunque a mera ed
indimostrata ipotesi dalla comunità scientifica,peraltro lo vende sul
"vil mercato" , abbiamo o non abbiamo, ebrei o non ebrei,il diritto
anche di disinteressarcene senza per questo divenire "integralisti" o
"boicottatori"?
Quale presunzione vi muove per infervorarvi nel
pretendere che debba interessare "a prescindere"?
Infine, poichè
altrimenti la cosa sarebbe troppo lunga, è triste vedere rimpastate su
una testata una volta gloriosa pregiudizi quali "il popolo perfetto" e
così via dicendo.
Capisco che sotto ferie ed in agosto occorra
ricorrere a tutto, ma il "non caso" Toaff potevate sinceramente
risparmiarvelo.
Distintamente,

Bruno Barontini
Livornese, non ebreo e
senza parenti ebrei (salvo che non si giunga ad Abramo)

mercoledì 20 agosto 2008

Per Israele, con Zubari, una medaglia di bronzo alle Olimpiadi

Non è la prima volta che Israele vince una medagli alle Olimpiadi, pur non
avendo certo un grande medagliere, ma ancora l'effetto di una vincita è
sempre assai coinvolgente.
Ecco l'articolo con il quale il "JERUSALEM POST" ( www.jpost.com ) riporta
la notizia:
Zubari wins Olympic bronze medal

Aug. 20, 2008
jpost.com staff and allon sinai , THE JERUSALEM POST
After a disappointing run for Israel in the Beijing Olympics, windsurfer
Shahar Zubari finally gave Israelis a reason to cheer.

Zubari won the bronze medal at Wednesday's Neil Pryde finals, Israel's
first medal at the 2008 games, after arriving in second place in the final
race.

New Zealander Tom Ashley took the gold, and Frenchman Julien Bontemps won
the silver medal.

Zubari entered the decisive contest in fourth place overall, with 54
points. This meant that he had to finish at least four places ahead of
Ashley or the UK's Nick Dempsey. Dempsey ended up finishing seventh, five
places after the Israeli windsurfer.

"It was very difficult work. I'm very happy with the accomplishment,"
Zubari told Channel 1 after winning the medal. "There was a lot of support
from Israel."

Prime Minister Ehud Olmert called to congratulate Zubari during the
broadcast, telling him: "You've made us so happy. I've been following you
all of these ten days. I was constantly impressed by your cool demeanor,
your level headedness, and your self confidence - the feeling that you
conveyed to us that you will end up bringing a medal."

"You have no idea how exciting it is," Olmert continued. "I'm looking at
you now through the TV and see you holding the [Israeli] flag. There are
lots of tears of joy now in the eyes of Israelis. Your future is ahead of
you."

Zubari simply answered: "Thank you. Thank you very much."

Zubari began the race quite far behind: Believing he'd leapt early and was
risking a penalty, the windsurfer turned around and returned to the start
line. This led him to trail behind the other surfers in the first few
minutes of the race, but he quickly gained ground.

"I had a good start but I was sure I'd been penalized," Zubari said. "So I
preferred to fix it and go back to be sure. I made good tactical
decisions...and returned to the top."

Back in Israel, Zubari's family was ecstatic.

"It's a great joy. Every member of the family apart from Shahar was here at
home watching [the race]. He was on a roll when he began and he took it all
the way," Zubari's mother told Israel Radio from her home in Eilat.

President Shimon Peres and Opposition leader Binyamin Netanyahu also called
to congratulate Zubari.

"In the name of all the people of Israel I send you a large embrace, our
love and our pride in you," Peres said.

domenica 17 agosto 2008

Al Generale Claudio Graziano un premio speciale per la miglior battura umoristica dell'estate 2008

Il Corriere delle Sera del 17.08.08 ci riporta questa dichiarazione del
Generale Claudio Graziano, comandante del contingente Unifil che
dovrebbe (dubitare è d'obbigo) favorire il disarmo dei terroristi
Hezbollah i quali, come e noto e da anch'essi orgogliosamente
rivendicato, invece si riarmano sempre più:
/*"Nessuno va in giro armato nell'area che controlliamo.Tranne noi,
l'esercito libanese e qualche cacciatore".....
*Complimenti Generale, roba da far invidia ai più celebrati umoristi e
vignettisti!
/

giovedì 14 agosto 2008

GLI ATLETI ISRAELIANI CHE GAREGGIANO ALLE OLIMPIADI 2008

Da "The Jerusalem Post", ecco la lista, con le relative specialità,degli
atleti israeliani che partecipano alle olimpiadi 2008. Nel sito
www.jpost.com è attiva un'area con tutti gli aggiornamenti sui risultati:


Alex Shatilov, 21 - Artistic Gymnastics

Alice Shlesinger, 20 - Judo

Allon Mandel, 20 - Swimming (100 and 200 meter butterfly)

Amit Ivri, 20 - Swimming (50 meter butterfly)

Anastasia Gloushkov, 23 and Inna Yoffe, 20 - Synchronized Swimming (duet)

Andy Ram, 28 and Yoni Erlich, 31 - Tennis

Anya Gostomelsky, 27 - Swimming (50 and 100 meter freestyle, 100 meter
breaststroke and 100 meter butterfly)

Ariel 'Arik' Ze'evi, 31 - Judo

Bat-el Getterer, 20 -Taekwondo

Delila Hatuel, 27 - Fencing (individual foil)

Doron Egozi, 27 (10m air rifle, 50m rifle three positions), Gil Simkovitch,
26 (50m rifle prone, 50m rifle tree positions and Guy Starik, 43 (50m rifle
prone) - Shooting

Gal Nevo, 19 - Swimming (200m and 400m individual medley)

Gal Yekutiel, 27 - Judo

Guy Barnea, 20 - Swimming (100 meter backstroke)

Haile Satayin, 53 - Marathon running

Irina Risenzon, 20 - Rhythmic Gymnastics

Itai Chama , 22 - Swimming (200m backstroke)

Itai Magidi, 27 - 3,000 meter steeplechase

Katerina Pisetsky 22, Alona Dvornichenko, Raheli Vigdorchik, Veronika
Vitenberg and Maria Savenkov - Rhythmic Gymnastics (Team)

Ma'ayan Davidovich, 19 - Windsurfing

Michael Kolganov, 33 - Flat water kayaking

Neta Rivkin , 17 - Rhythmic Gymnastics

Nike Kornecki, 25 and Vered Baskila, 24 - Sailing

Niki Palli, 21 - High jumping

Nimrod Shapira Bar-Or, 19 - Swimming (50, 100 and 200 meter freestyle)

Noam Mills, 22 - Fencing (Individual épée)

Nufar Edelman, 25 - Sailing (Laser Radial)

Shahar Pe'er 21 and Tzipi Obziler, 35 - Tennis

Shahar Tzuberi, 21 - Windsurfing

Tom Be'eri , 22 - Swimming (100m and 200m breastroke)

Tomer Or, 29 - Fencing (individual foil)

Udi Gal, 29 and Gidi Kliger, 28 - Sailing

domenica 10 agosto 2008

L'Iran di Ahmadinejad è lo Stato più canaglia? QN (Il Resto del Carlino-La Nazione-Il Giorno) del 9.8.08

Egregio Dr. De Carlo,
la Sua risposta del 9.8.08 a Massimo Fini è ineccepibile : aggiungerei
solo che non è proprio lo stesso se ad avere l'atomica sono paesi di
solida democrazia oppure stati retti da despoti nevrotici soggetti
peraltro ad instabilità politica.
Mi meraviglio,però,che a dibattere di simili cose Lei si debba trovare
dinanzi un Massimo Fini (non certo il nuovo Montanelli o l'erede di
Biagi) il quale ha un'evidente allergia a qualsiasi cosa che sappia di
ebraismo, figuriamoci Israele!
Nel campo antisraeliano vi sono ben altri ed assai più prodondi
commentatori.
Eppure i complessi di Fini verso gli ebrei vi hanno già procurato uno
scivolone con il vergognoso titolo, non trovo altra definizione, del
10.6.08 : "Gli ebrei ? Solo loro,a volte,discriminano"....
Oltre ad essere palesemente un'affermazione indimostrabile, quindi
falsa, seppur richiesti (ma non doveva essercene bisogno) non avete
avuto nemmeno il coraggio di rettificare questa pessima affermazione.
Consenta questo sfogo ad un lettore assai deluso.
Cordialmente,

Gadi Polacco

Livorno

venerdì 8 agosto 2008

STORACE TEME UN IPOTETICO ASSESSORATO A RICCARDO PACIFICI : FORSE E' LUI AD AVERE PERO' BISOGNO DI UMANA COMMISERAZIONE...

Un'Ansa  del 7 agosto 2008, rilanciata dall'ottimo servizio "UCEI Informa", riferisce dello sgomento di Storace per alcune scelte dell'amministrazione comunale capitolina, quale il coinvolgimento di Amato e,a suo dire;"riabilitazioni della prima repubblica" e "vigili a guardia dei cassonetti".

Non pago di queste annotazioni, sfoga poi quello che parrebbe essere il suo vero e proprio incubo: "manca solo un assessorato a Riccardo Pacifici..." ( Presidente della Comunità Ebraica di Roma)..

Chi ha a cuore la cosa pubblica ,per quanto batostato se non erro  si parla sempre di un componente del consiglio comunale della capitale,si augurerà certamente che si tratti di un lancio di quell'agenzia "Ansia" satiricamente citata spesso da Fiorello nel suo noto programma radiofonico : invece, salvo smentita, pare che la paura esternata da Storace sia vera (sic!).

A questo punto emerge il grande dubbio, ovvero se debba essere maggiore la solidarietà all'amico Riccardo Pacifici, oppure la commiserazione per l'ennesima scivolata di Storace e,più che altro, per quei cittadini romani che,loro malgrado,se lo ritrovano in Campidoglio.

Non avendo alcuna stima per la caricatura odierna dell'uomo forte dei tempi che  furono (fortunatamente si parla al passato), non ho dubbi ed opto per la prima ipotesi.

 

Gadi Polacco