martedì 30 novembre 2021

CHANUCCHA' 2021/5782 E CONFERIMENTO CHANUCCHIA' D'ORO ALL'ASSESSORE SIMONE LENZI, DEL COMUNE DI LIVORNO

Dalla sera del 28 novembre sino a quella del 5 dicembre compresa,il mondo ebraico celebra la festività di Chanucchà, detta anche "festa delle luci", dell'anno 2021/5782 .

Progressivamente,giorno per giorno,si accendono le varie luci dell'apposito candelabro sino al completamento,in ricordo del miracolo occorso nel 165 a.e.v. quando il Tempio di Gerusalemme, a seguito della rivolta guidata dai Maccabei,venne riconsacrato e l'olio disponibile per l'accensione della Menorah, il candelabro, sufficiente per un giorno durò invece otto giorni.


Se questo è l'aspetto esteriore e simbolico, la differenza tra questa festività e altre liete che vi sono nell'ebraismo è profonda : a Purim (la festa "delle sorti") si celebra lo scampato pericolo corso dinanzi al progetto di distruzione e annientamento degli ebrei ordito a Susa,capitale della Persia, mentre a Pesach (la Pasqua ebraica) si celebra la libertà ritrovata e la rinascita del popolo che verrà guidato da Mosè verso la terra promessa.


Ben diverso e per certi versi più odioso fu invece il tentativo della dinastia seleucide di ellenizzare il popolo ebraico, per annientarlo non fisicamente ma nella propria essenza spirituale, etica, culturale,morale.


Da questo deriva il precetto di rendere ben visibile, tramite l'esposizione in vista dei candelabri che nelle famiglie ebraiche , nelle Sinagoghe e in varie piazze si accendono nelle sere della festività, il ricordo del miracolo , ovvero come si suol dire "renderlo pubblico".


Ciò perchè la luce che s'irradia dai candelabri di Chanucchà vuole anche essere un segnale di speranza per la difesa della libertà di ciascuno, spronando ognuno a difendere questo bene prezioso che, nelle varie epoche e sempre in qualche luogo, è messo in pericolo.


La simbologia della luce è infatti potente, in quanto basta una piccola fiammella a rompere la potenza dell'oscurità e,come recita una canzone del folclore ebraico legata a questa festività, "ciascuno è una piccola luce ma tutti noi insieme siamo una luce potente".





Scheda sulla festività

https://ucei.it/festivita-ebraiche/chanukkah/


Ricette

La tradizione ebraica livornese prevede,per Chanucchà, il castagnaccio e altre pietanze. Preziosa è la raccolta curata da Ornella Levi e messa a disposizione nel sito http://www.ricettariodiornella.altervista.org/ ricco di ricette ebraiche per le varie occasioni e note d'approfondimento. Da questo sito la ricetta che segue.

FRITTELLE DI MELE

Ingredienti: 8 mele sbucciate e tagliate a fette. Per la pastella: 2 bicchieri di farina, 2 cucchiaini di lievito in polvere, 6 cucchiai di zucchero, un pizzico di sale, cannella, 3 tuorli, 3 albumi montati a neve, 3 cucchiai di olio, 1/2 bicchiere di birra, zucchero a velo per spolverizzare le frittelle.

Le fettine di mele vanno cosparse di zucchero e cannella. Si versa in una terrina tutti gli ingredienti per la pastella e dopo aver mescolato il composto vi si incorpora le chiare montate a neve. Si intingono le fettine di mele in questa composto e si fanno friggere in olio abbondante ben caldo.

domenica 10 ottobre 2021

Violenze di piazza : la condanna dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e una nota del blog

L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane si è espressa con questa nota :"La presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni afferma: Le cose vanno chiamate con il loro nome, senza girarci attorno. Quello cui abbiamo assistito per le strade di Roma è stato uno spettacolo di squadrismo fascista inaccettabile. Un attacco ai valori democratici che tutte le forze politiche e di magistratura sono chiamate a condannare con chiarezza. 
I fatti delle ultime ore ci ricordano quanto sia urgente che vergognose contiguità con un neofascismo italiano sempre più pervasivo siano definitivamente accantonate da chi a parole condanna ma nei fatti non fa abbastanza, o peggio, ci si relaziona.
Le parole non sono sufficienti. Bisogna agire adesso - e non solo a Roma - per chiarire la pericolosità di questi gruppi ed escludere la legittimazione finora ampiamente accordata"
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Da questo modesto spazio giunga solidarietà alla CGIL, alle forze dell'ordine, ai genuini manifestanti (indipendentemente dal non condividere posizioni contro vaccini e green pass) e a quanti altri siano stati colpiti dagli atti di violenza avvenuti non solo a Roma. Purtroppo gli ammiccamenti che troppi schieramenti politici hanno con frange estreme e violente, a destra come a sinistra (non si dimentichino gli appoggi dati a formazioni antisraeliane che sfociano nell'antisemitismo), sono una costante del nostro confuso scenario politico ancora da superare e permeata di ipocrisia. 

Comunitando
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(a cura di Gadi Polacco) 

martedì 31 agosto 2021

IL CACCIUCCO KASHER APPRODA A FIRENZE CON IL COOKING SHOW CHE TANTO SUCCESSO HA AVUTO AD "EFFETTO VENEZIA 2021"

Dopo il successo ottenuto ad Effetto Venezia (nel ciclo delle iniziative ebraiche curato da "Uovo alla pop", Associazione "Benè Berith" e CISE - Centro Interdipartimentale Studi Ebraici dell'Università di Pisa), il cacciucco kasher alla livornese (quindi conforme alle norme alimentari ebraiche) approda con il suo cooking show al "Balagan" fiorentino, kermesse estiva a cura della Comunità Ebraica di Firenze. A condurre Jean Michel Carasso, con protagonisti il cuoco "Simone Bocca" detto "il Pè" (connubio tra livornese e "pè " che in ebraico vuol dire appunto bocca) e Ariela Cassuto. Una storia livornese per uno dei piatti più famosi della cucina labronica. Tutte le informazioni nella locandina.

martedì 3 agosto 2021

EFFETTO VENEZIA 2021 : "LIVORNO PISA NO GHETTO", MOLTO PIU' DI UNO SLOGAN. IL PROGRAMMA


Una particolarità dell'imminente edizione di Effetto Venezia ,dopo qualche accenno nel passato, è quella di proporre un percorso specifico all'interno del mondo ebraico.
Niente di eccezionale, si potrebbe osservare, visto che da sempre e non poco si scrive e si parla della peculiare presenza ebraica, sin dalle origini, in terra labronica.

Un concetto, però, risulta particolarmente nuovo e opportuno da dichiarare, tale da portare a dire che finalmente viene fatto proprio e rivendicato : è quello sintetizzato nello slogan "Livorno Pisa no ghetto" che evidenzia e,appunto, rivendica questa assoluta  rarità storica, ovvero l'essere state le due città (anche se un appiglio storico da livornesi possiamo trovarlo per battere sul filo di lana i cugini pisani...) terre di grande libertà, specialmente contestualizzando il quadro in quei tempi, mentre anche nella stessa Toscana vigevano ghetti a Firenze,Pitigliano e Siena.

Ebbi modo, con quella fine penna giornalistica livornese che è Mauro Zucchelli che al riguardo ha scritto, di rilevare come ormai il concetto di ghetto rischi fortemente di essere frainteso,per non dire stravolto,pensando a quello che oggi appare , ad esempio guardando a Roma e Venezia,come un idilliaco luogo meta del turismo e ricco di locali tipici e costose abitazioni.

Abbondano, facendo una rapida ricerca anche on line, i luoghi che propongono quale vetrina ed attrazione il proprio ghetto, spesso ormai del tutto indecifrabile storicamente e anche visivamente oggi inesistente ma, evidentemente, ritenuto richiamo magari  "chic".

Occorre poi ammettere che a questa distorsione del concetto di ghetto hanno contribuito anche manifestazioni per certi versi assai "indulgenti" circa l'essenza di questo luogo fatta,invece, di costrizione, spesso diffusa povertà, precarietà abitativa,persecuzione e vessazione.

E quindi ancora di più ben venga Livorno, con il suo indissolubile legame storico con Pisa anche ebraicamente parlando,a proclamare invece con orgoglio il suo essere "no ghetto", spiegando i valori contenuti in questo concetto e contrapposti ai disvalori del ghetto.

Il "no ghetto" è stato propedeutico a secoli di progresso e benessere, derivati proprio dal libero e fruttoso interagire tra genti diverse : speriamo che il riappropriarsi ,con giusto orgoglio, di questa peculiarità ci aiuti a riconquistare almeno parte del terreno perduto.

Gadi Polacco
COMUNITANDO blog


IL PROGRAMMA (verificare la necessità di prenotare alcuni eventi).



https://www.livorno-effettovenezia.it/eventi/talks-per-effetto-venezia-livorno-pisa-no-ghetto/

giovedì 29 luglio 2021

NO GREEN PASS : ANCHE A LIVORNO SI AFFACCIANO IMPROPONIBILI PARAGONI

Citazioni come "stella gialla virtuale", richiami al periodo nazista e all'URSS, letture dagli scritti di Primo Levi e Martin Niemöller e così via, sono i paragoni emersi durante l'ultima manifestazione livornese dei "No Green Pass", a monito di quanto,secondo chi segue questa linea di pensiero, potrebbe accadere oggi attraverso il contestato documento tanto in discussione in questa fase della pandemia.

Come la si pensi al riguardo, dando atto che visivamente a Livorno non sembra siano stati usati simboli che richiamano alle persecuzioni razziali come accaduto altrove, la prova evidente di quanto simili paragoni siano improponibili viene dagli stessi "No Green Pass" che,liberamente e ripresi da media nonchè diffusi in rete, possono manifestare le proprie idee come non potevano certamente fare gli ebrei nel periodo delle "leggi razziali", al pari di quanti altri invisi ai regimi fascista e nazista, o i perseguitati del regime comunista dell'Unione Sovietica.

Se ciò non bastasse , è banale ma quindi vero ricordare come alla base delle persecuzioni razziali ci fosse un perverso progetto (razzista) di distruzione di un popolo e,per rimanere tra gli esempi emersi nella manifestazione,nel caso dell'URSS una persecuzione politica tipica di un regime che respinge la democrazia e vuole tutelarsi quale dittatura.

Viene da chiedersi quale senso abbia ,se non forse quello della provocazione cercata per audience, intestardirsi su simili assurdi paragoni che,alla fine, in realtà mi pare  vadano ad inficiare le considerazioni del popolo

"No Green Pass" che, come consono ad una democrazia, devono trovare rispetto e attenzione.

Rispetto che però deve essere portato dagli anti Green Pass anche alla Storia e a quanti hanno subìto o ancora oggi subiscono persecuzioni e vessazioni.


Gadi Polacco

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martedì 25 maggio 2021

LIVORNO DIMOSTRA LA TESI DI MARTIN LUTHER KING : L'ANTISIONISMO E' ANTISEMITISMO

Viene segnalato questo squallido volantino appeso , non a caso, in via degli Ebrei Vittime del Nazismo, a Livorno.

Le poveri menti che hanno partorito la "brillante" idea vanno comunque ringraziate perchè forniscono,una volta di più, la prova che antisionismo ( cosa diversa dalla critica politica a qualsivoglia  governo di turno)  e antisemitismo coincidono.

Impossibile non ricordare, al riguardo, le parole di Martin Luther King :

"…Tu dichiari, amico mio, di non odiare gli ebrei, di essere semplicemente 'antisionista'. E io dico, lascia che la verita' risuoni alta dalle montagne, lascia che echeggi attraverso le valli della verde terra di Dio: quando qualcuno attacca il sionismo, intende gli ebrei, questa e' la verita' di Dio… Tutti gli uomini di buona volonta' esulteranno nel compimento della promessa di Dio, che il suo Popolo sarebbe ritornato nella gioia per ricostruire la terra di cui era stato depredato. Questo e' il sionismo, niente di piu', niente di meno… E che cos'e' l'antisionismo? E' negare al popolo ebraico un diritto fondamentale che rivendichiamo giustamente per la gente dell'Africa e accordiamo senza riserve alle altre nazioni del globo. E' una discriminazione nei confronti degli ebrei per il fatto che sono ebrei, amico mio. In poche parole, e' antisemitismo… Lascia che le mie parole echeggino nel profondo della tua anima: quando qualcuno attacca il sionismo, intende gli ebrei, puoi starne certo."

MARTIN LUTHER KING, 'Letter to an Anti-Zionist Friend', Saturday Review, XLVII (agosto 1967), ristampata in MARTIN LUTHER KING, This I Believe: Selection from the Writings of Dr. Martin Luther King jr., New York 1971, pp.234-235.


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Blog di cose ebraiche a cura di Gadi Polacco

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mercoledì 12 maggio 2021

DALLA PARTE D'ISRAELE, SOTTO ATTACCO!

ISRAELE SOTTO ATTACCO - LA NOTA UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane)

Le Comunità ebraiche italiane esprimono piena e assoluta solidarietà allo Stato di Israele, pregando per le famiglie e i bambini che hanno passato la giornata di ieri e la notte nei rifugi, e sostegno morale alle forze di sicurezza impegnate in ogni dove nella indispensabile difesa. Esprimono preoccupazione per l'escalation di attacchi diretti e mirati con centinaia di razzi lanciati da Gaza su ampie parti del territorio, minacciando la vita ordinaria appena ripresa e la libertà, così come per l'innesco in moltissime città di scontri armati da parte della popolazione arabo-israeliana, trascinata in una pretestuosa protesta. Ribadiscono l'appello agli esponenti delle istituzioni e ai media italiani, europei ed internazionali, di non dare manforte con assurde e irresponsabili ricostruzioni al disconoscimento e al miope isolamento di Israele dinanzi all'evidente offensiva costruita attorno alla questione di Gerusalemme e dei suoi luoghi santi, rafforzando la strategia di terrore e distruzione di Hamas e dei paesi che lo sostengono e l'avvio di un conflitto che non può non chiamarsi guerra.

Questo blog (Comunitando - www.livornoebraica.org) si unisce pienamente a quanto espresso in sede nazionale.

COMUNITANDO
(blog a cura di Gadi Polacco)

martedì 23 febbraio 2021

Solidarietà a Il Tirreno per le minacce subite.



Leggere di minacce è sempre triste, ma ancor di più lo è quando, come in queste ore, viene preso di mira il prezioso lavoro svolto da giornalisti, nel caso specifico quelli della storica testata "Il Tirreno", a favore di tutta la società. 
A tutto lo staff del giornale, piena solidarietà. 

domenica 21 febbraio 2021

Commemorato a Livorno il celebre Rabbino Chaim Yosef David Azulay, zl. Presente anche il Sindaco Luca Salvetti.

Compatibilmente con le misure anti Covid, numerosa è stata la presenza di pubblico alla Hilulà (celebrazione) svoltasi domenica  a Livorno, in vista dell'imminente anniversario della scomparsa terrena del grande Maestro Rav Chaim Yosef David Azulay, (1724 - 1806) a lungo vissuto nwlla nostea città dove venne anche sepolto (nel 1960 i suoi resti vennero traslati in Israele). Dinanzi a quella che è stata la matzeva' (pietra tombale) dell'illustre Maestro, il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Livorno, Rav Avraham Dayan, ha recitato dei salmi e detto alcune parole, intervenendo poi, dinanzi al Cimitero, per parlare diffusamente del Rav Azulay, zl, della sua immensa opera e del suo indissolubile legame con Livorno.
La Hilulà è stata organizzata dalla Comunità, ufficio rabbinico, in concerto con Adei e Benè Berith (presenti le presidenti, Carla Guastalla e Ariela Cassuto).
Grande soddisfazione per la riuscita dell'iniziativa (seguita on line da centinaia di persone da varie nazioni) è stata espressa per il Benè Berith dalla Presidente Cassuto
Un'ideale prosecuzione, infatti, dello Zaddikim Livorno Project, lanciato anni or sono dal Benè Berith, propedeutico anche ad altre iniziative, seguite dalla Comunità per onorare i tanti Maestri dell'ebraismo che riposano nei cimiteri labronici, tra l'altro contribuendo a far emergere a livello internazionale maggiore attenzione su Livorno. 
Ha onorato l'iniziativa, con la sua presenza molto apprezzata, il Sindaco Luca Salvetti
Comunitando