mercoledì 28 luglio 2010

Murale di Daniel Giacomo Schinasi nell'atrio della Stazione Ferroviaria di Cecina

Murale "Il treno testimone delle vicende umane" - 1985

lunedì 26 luglio 2010

"Don Barbieri va in Palestina" - Lettera cortesemente pubblicata oggi da "il Corriere di Livorno"

Egregio Dr. Vanni, mi scusi per il doppio invio ma non sono sicuro del Suo indirizzo personale e quindi ho inserito anche l'indirizzo della redazione.
Puramente da lettore mi consenta di esprimere un sincero sbigottimento per l'impostazione dell'articolo citato in oggetto.
Don Barbieri,al quale auguro un proficuo periodo di studio a Gerusalemme.non andra' infatti "in Palestina" ma bensi' in Israele,stato che l'articolo riesce a non nominare mai.
Peraltro,quale possa essere la visione politica preferita,esistendo dei Territori Palestinesi che non comprendono Gerusalemme l'indicazione e' comunque errata.
Peraltro Don Barbieri atterrera' comunque in Israele,salvo arditi e complessi giri,utilizzera' comunque lo shekel.la moneta israeliana,usufruira' di servizi israeliani e si riferira' ad ogni modo alle autorita' israeliane,tanto per citare solo alcuni casi.
Anche il collegio dove risiedera',"un po' fuori dalla citta' antica" ,potrebbe essere in territorio israeliano addirittura non conteso...
Direi quindi che anche se si aderisse,ipoteticamente,ad estreme visioni di parte non inclini ad Israele,questo stato sovrano poteva e doveva essere citato.
Peraltro il Papa stesso ha visitato quei luoghi accompagnato da autorita' israeliane e protetto anche da quelle forze di sicurezza.
Spero poi di non abusare della Sua disponibilita' nello sperare,sinceramente,che una estrema sintesi giornalistica,magari a fronte di spazi ridotti, abbia fatto dire all'intervistato ,parlando della sua futura residenza: "so solo che ogni tanto qualcuno salta in aria e partono un po' di missili...".
Diversamente,infatti,questa banalizzazione di una tragica realta' sarebbe concettualmente tanto grave quanto incredibile.
La ringrazio per l'attenzione e da lettore anche de "Il Corriere di Livorno" La saluto cordialmente,
Gadi Polacco

domenica 25 luglio 2010

Una Menora' di cinque metri all'ingresso del porto di Livorno?

Il Vescovo di Livorno vorrebbe porre una Madonna di cinque metri all'entrata del porto labronico;: giorni or sono ha donato un'effige religiosa da collocare in un nuovo reparto dell'Ospedale e,sempre rimanendo in ambito ospedaliero, da mesi in citta' si trascina il "caso" delle "Madonnine" che un privato vorrebbe collocare in alcuni reparti,trovando pero' ostacoli da parte dell'ASL.
"Non sopporto questa imposizione dei nostri simboli,quasi un marcare il territorio", mi dice un amico sacerdote cattolico (in verita' non proprio in linea con la gerarchia che guida la Chiesa).
"Per me e' indice di grande nervosismo e debolezza",prosegue invitandomi poi a "rilanciare" con la proposta di un "candelabro ebraico" (Menora') da insediare anche all'entrata del porto.
Francamente, stante la costituzionale uguaglianza tra le fedi, la sua idea avrebbe indubbia solidita' ma ,non dovendosi operare discriminazioni,il rischio sarebbe quello di una sorta di esposizione di vari simboli religiosi ,a ciascuno infatti il suo,che vedrei in qualche modo impropria per il rispetto ed il valore da riconoscere a qualsivoglia simbolo di fede
Da liberale sono poi contrario ai simboli religiosi nella sfera pubblica,libero ovviamente ciascuno di portarsi dietro il preferito (al collo,al polso,in tasca,apposto ad un letto ospedaliero,ecc) e da ebreo non sento il bisogno di "marcare il territorio" pubblico.
Non posso pero' nemmmeno avercela con chi, invece ed evidentemente ritenendo di svolgere il proprio compito, si adopera in tal senso : dovrebbe infarri spettare ai puibblici amministratori vigilare sulla laicita' delle istituzioni e di quei luoghi pubblici abitati dai vari credenti come da chi non crede.
Non farlo vuol dire contrastare una societa' laica ed aperta nella quale anche le religioni sono garantite,nel reciproco rispetto, libere di agire nell'osservanza delle comuni leggi civili ma non autorizzate ad invadere alcuna sfera altrui.
Gadi Polacco

giovedì 22 luglio 2010

La presenza livornese alla conferenza stampa nazionale,presso il Ministero dei Beni Artistici e culturali,per la Giornata Europea della Cultura Ebraica 2010,della quale Livorno sara' capofila per l'Italia

Nello splendido "Salone del Ministro",presso il Ministero dei Beni Artistici e Culturali,oggi si e' parlato molto di Livorno quale citta' capofila per l'Italia della prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica (5.9.2010).
La nostra citta' e' stata citata dal "padrone di casa",il Sottosegretario On. Giro,dal Presidente dell'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane ,Renzo Gattegna e dal Consigliere Yoram Ortona delegato per l'UCEI alla Giornata della Cultura.
Ad approfondire appassionatamente l'argomento Livorno e' stato poi Alain Elkann (Consigliere del Ministro Bondi) il quale ha invitato con decisione a visitare la nostra citta',descrivendone dettagliatamente la storia e la grande importanza nel mondo ebraico.
Vi e' stato poi il saluto del Presidente della Comunita' Ebraica di Livorno Samuel Zarrugh ed ,erano presenti anche il Cons. UCEI Gadi Polacco ed il Cons. della Comunita' labronica Guido Guastalla,
E' poi intervenuto ,portando il saluto e la collaborazione dell'Amministrazione Comunale livornese,l'Assessore alle Culture Mario Tredici il quale,tra l'altro,ha potuto spiegare,stanti le domande dei giornalisti presenti,il profondo motivo della sua delega "al plurale".
Citate importanti figure livornesi quali il Presidente Emerito Ciampi ed il Rabbino Elio Toaff, interesse ha anche destato la gastronomia livornese che molto trae dalla tradizione ebraica: triglie,roschette ma anche un "polpettone con le olive' sul quale,in verita', paiono necessarie ricerche specifiche....
L' 8 agosto,presso il Chiostro della Circoscrizione 2 (ore 20.30) prima della chiusura di Effetto Venezia,si parlera' del programma e del significato della Giornata Europea della Cultura Ebraica,con Livorno capofila nazionale.
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mercoledì 14 luglio 2010

5 SETTEMBRE 2010 - LIVORNO CITTA' CAPOFILA DELLA GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA

Giornata Europea della Cultura Ebraica 2010

Giornata Europea della Cultura Ebraica 2010


Arte ed Ebraismo: questo il binomio scelto quale ‘fil rouge’ delle manifestazioni della Giornata Europea della Cultura Ebraica, che nel 2010 giunge alla sua undicesima edizione. Dalle mostre di arte figurativa – e dal complesso rapporto che gli ebrei intrattengono con essa – alla letteratura, dalla musica alle rappresentazioni teatrali alle decine di happening ed eventi grandi e piccoli, l’ebraismo italiano ed europeo si apre ad un pubblico di anno in anno più numeroso e interessato, per farsi conoscere, per parlare con gli altri, per combattere stereotipi e pregiudizi.
Una data da segnare in agenda, domenica 5 settembre: da mattina a sera, l’appuntamento coinvolge la penisola da nord a sud, da est a ovest, nelle sessantadue località che vi aderiscono. Comunità ebraiche (in Italia sono ventuno), ma anche tanti luoghi dove non esiste una vita ebraica attiva e organizzata, ma in cui è presente un interesse culturale per l’ebraismo, spesso accompagnato dai resti di antiche sinagoghe, giudecche, bagni rituali, siti archeologici e altre testimonianze. Quest’anno si parte da Livorno, scelta quale località capofila dell’edizione 2010, patria di importanti rabbini e cabbalisti, di stampatori, scrittori e artisti ebrei; la città toscana diede tra l’altro i natali ad Amedeo Modigliani, sicuramente il più importante artista ebreo del ‘900 italiano.
Perché l’ebraismo è fatto di storie e tradizioni vive e gioiose, e di manifestazioni che raccontano una minoranza la cui presenza più che bimillenaria in Italia è parte integrante del tessuto storico e culturale del Paese.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica è coordinata in Italia dall’Unione delle Comunità Ebraiche, l’ente rappresentativo dell’ebraismo italiano.
Di ebrei si parla spesso, talvolta senza conoscerli. Dalle visite guidate ai percorsi enogastronomici, dalle conferenze agli itinerari spirituali, dalla scoperta delle antiche usanze e tradizioni alle manifestazioni più moderne della vita ebraica, il 5 settembre l’ebraismo italiano ed europeo apre le porte a giovani e meno giovani, a studenti, appassionati di cultura ebraica e a tante persone semplicemente curiose. Lo scorso anno solo in Italia hanno partecipato oltre sessantamila persone. Perché quest’anno non entri anche tu?

INFO : livornoculturaebraica10@gmail.com

SITI INTERNET DI RIFERIMENTO : www.moked.it    www.comunitaebraica.org

venerdì 9 luglio 2010

"SEMPRE VERSO OCCIDENTE" - PRESENTAZIONE DEL VOLUME IL 12,07.10 - GIARDINI DEL MUSEO EBRAICO - VIA MICALI 21/23 - LIVORNO

Il Comune di Livorno e la Comunità Ebraica

sono lieti di invitarLa alla presentazione del volume di Daniele Pugliese


*SEMPRE VERSO OCCCIDENTE*

*e altri racconti*


Presenteranno il volume il Sindaco di Livorno dott. Alessandro Cosimi e
la Vicepresidente della Comunità Ebraica dottoressa Paola Jarach, alla
presenza dell'Autore, nei giardini del Museo Ebraico, via Micali 21/23.


Lunedì 12 luglio alle ore 18,30

L'appuntamento alle 18.30 di lunedì 12 luglio nel giardino del Museo
ebraico di Livorno

Inseguendo un ebreo errante sulle pendici dell'Elba

/Alessandro Cosimi e Paola Bedarida presentano "Sempre più verso
Occidente" di Daniele Pugliese/


Si intitola /Ebrei erranti/ il quarto dei dieci racconti di Daniele
Pugliese, pubblicati dalla casa editrice Baskerville di Bologna con il
titolo /Sempre più verso Occidente/, in una collana che annovera tra gli
altri autori Tondelli, Celati, Pessoa, Perec, Welles.

Il libro verrà presentato lunedì 12 luglio alle 18.30 nel giardino del
Museo ebraico di Livorno, dal sindaco della città Alessandro Cosimi e da
Paola Bedarida, esponente dell'antica Comunità ebraica della città portuale.

/Ebrei erranti/ narra un incontro burrascoso ma pieno di reciproco
interesse – avvenuto, senza che venga detto, all'isola d'Elba – fra un
gentile e un ebreo e dell'assillante interrogativo che il primo si pone:
«Che cos'è un nemico?». Dietro alla loro conversazione, prima svogliata
e sfuggente, poi via via sempre più densa di curiosità e reciproco
abbandono, un viaggio a Gerusalemme e i sentimenti contorti verso gli
arabi, fino a un segno di pace tracciato da una Bic fra Perez e Arafat.

Il libro, come ha scritto /Il Sole 24 Ore/, «è una lettura piacevole e
al tempo stesso dura. Perché a descrivere il dolore e la morte,
piuttosto che l'amicizia e l'amore (lecito e illecito che sia), è una
penna disincantata e per questo lucida, talvolta alla ricerca
dell'assurdo e spesso condizionata dal pessimismo. La pesantezza
dell'essere traspare subito dal primo racconto, che dà il titolo al
libro, ed è ispirato al /Verso Occidente/ di Primo Levi. Ma qui Pugliese
va oltre: al suicidio collettivo dei lemming (roditori che si buttano
nel mare e annegano) e di una tribù dell'Amazzonia, aggiunge la presa di
coscienza dell'impossibilità di colmare un vuoto esistenziale. Con lo
scorrere delle pagine, il lettore affronta interrogativi e personaggi
che aprono scenari e riflessioni profonde».

Un libro dove, sempre secondo /Il Sole 24 Ore/, si possono trovare «un
pizzico di Italo Calvino e delle sue descrizioni minuziose, scientifiche
e graffianti. Una spruzzata di Joseph Konrad, del suo gusto per
l'esotico e per la crudezza dei fatti. E, in aggiunta, un po' di quel
gusto per l'assurdo razionale e per i paradossi senza risposta tipico di
Dino Buzzati».

Daniele Pugliese, torinese, movimento studentesco in gioventù, oltre
trent'anni di carriera giornalistica sulle spalle, ha all'attivo
numerose pubblicazioni, da solo o con altri: una monumentale storia del
Pci, un saggio sulla nascita del movimento cooperativo ed un altro sulle
fortune del sigaro Toscano, oltre alla curatela per conto de /l'Unità/,
il giornale nel quale ha lavorato dal 1978 fino alla chiusura della
testata alla fine degli anni '90, di volumi sulla massoneria e sul
mostro di Firenze. Attualmente è il direttore di /Toscana Notizie/,
l'Agenzia di informazione della Regione Toscana. Questo è il suo esordio
nella narrativa. Pugliese tiene quotidianamente un blog personale:
www.danielepugliese.it.


/Bologna, 6.7.2010/


Informazioni e materiali audiovisivi sul libro e sull'autore
all'indirizzo: www.baskerville.it

L'ANTICO CIMITERO EBRAICO LIVORNESE DI VIALE NIEVO IN RESTAURO

Con una nota pubblica la Comunità Ebraica di Livorno ha comunicato che "l’antico Cimitero ebraico sul Viale Ippolito Nievo che accoglie sepolture, anche monumentali dal 1840 al 1900, è in questi giorni oggetto di importanti lavori di restauro e consolidamento di edifici e muri, sistemazione di sepolture e pulizia per eliminazione della vegetazione selvaggia ivi cresciuta."


La nota prosegue sottolineando come "detti lavori sono finanziati per la maggior parte da un importante stanziamento del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, e da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, con la collaborazione della Cooperativa Amaranta che si vale anche dell’aiuto di parecchi giovani volontari che hanno entusiasticamente aderito al progetto, e sotto la direzione del Geom. Raffaello Marradi.", informando infine che "il Cimitero verrà periodicamente aperto al pubblico per visite guidate a cura della Cooperativa Amaranta: il prossimo appuntamento è per domenica 11 c.m. alle ore 10".


            Il sito cimiteriale ebraico di viale Nievo, nel mondo ebraico,è assai più noto di quanto si possa pensare e contiene anche le spoglie di importanti Rabbini internazionalmente conosciuti (ad esempio il Rabbino e filosofo Elia Benamozegh) : è il più antico cimitero ebraico cittadino ancora esistente e precede, cronologicamente quello attualmente sito  in via Filzi.

Non è pertanto inusuale che pervengano richieste di visita,spesso dall'estero,non di rado per andare a pregare sulle tombe di illustri Maestri.

Particolarmente prezioso è pertanto,non solo per l'ebraismo livornese ma per tutta la città data la rilevanza storica del sito, l'opera opportunamente messa in luce dalla Comunità che vede significativamente in atto una collaborazione ad ampio raggio tra istituzioni pubbliche e volontari.

Particolarmente importanti sono,infine, i lavori in atto in vista della Giornata Europea della Cultura Ebraica, in programma domenica 5 settembre 2010, che avrà proprio in Livorno la città capofila per l'Italia.


mercoledì 7 luglio 2010

UN CALCIO A ISRAELE? DI SICURO UN BEL CALCIO ALLO SPIRITO SPORTIVO...

Leggo che l'11 luglio si terrà,presso gli impianti del Parco Lambro di
Milano,la seconda edizione di un torneo di calcio a 5 pacifintamente
denominato "Un calcio a Israele"..
Se non erro il parco è comunale e gli impianti dovrebbero essere in
gestione,immagino con classica convenzione,ad un'associazione sportiva.
Non c'è male per un evento che è antisportivo sin dal titolo anche se
usa la maschera dello sport: ci manca solo che arbitrino gli incontri
dei direttori di gara affiliati ad ente sportivo ufficiale e la frittata
è fatta.
Spiegatelo poi voi ai teppisti vari che popolano spesso gli stadi che il
calcio unisce, rende tutti uguali, favorisce la fratellanza e così via
blaterando...
Gadi Polacco