martedì 29 ottobre 2019

Diventa realtà a Roma la via intitolata al livornese Rabbino Elio Toaff : quando avrà termine l'iter labronico?

Il più veloce pare sia stato il Comune di Guardistallo , ridente paese in provincia di Pisa che guarda alla costa livornese ,guidato dal travolgente Sindaco Sandro Ceccarelli, che intitolò il Parco della Pace a Elio Toaff a inizio ottobre 2015 . Anche Capoliveri approvò velocemente l'intitolazione di una strada ma ,salvo errore, ancora non è stata realizzata. Nel giugno 2016 Cecina inaugurò invece un monumento, in piazza Iotti, opera dell'artista Daniel Schinasi.

Con procedura straordinaria, alla luce della rilevanza internazionale del personaggio, il Consiglio Comunale di Livorno, nell'aprile 2015,  ha approvato all'unanimità la proposta avanzata dal Consigliere Marco Cannito (Citta' Diversa) facendola propria, ulteriore segno di stima verso il Maestro scomparso da parte della sua città natale .

Trascorsi ormai più di quattro anni, viene però spontaneo chiedersi a che punto sia la pratica ricordando, in parallelo, l'assimilabile questione dell'irrealizzata , ad oggi, via in ricordo del Vescovo Alberto Ablondi.

Anche la capitale, con tutti i suoi problemi, è giunta prima di Livorno che, peraltro, è stata battuta anche da Pisa.......

Gadi Polacco

COMUNITANDO - Blog di cose ebraiche

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Foto : Guardistallo, Parco Elio Toaff, effige realizzata dagli studenti dell'Accademia dell'Arte di Firenze

https://www.shalom.it/blog/news-in-italia-bc171-eliminato/tutto-a-pronto-gioveda-31-ottobre-una-strada-in-memoria-di-rav-elio-toaff-b620801

lunedì 7 ottobre 2019

DA DOMANI SERA SINO AL TRAMONTO DEL 9 OTTOBRE 2019, SI OSSERVA IL SOLENNE DIGIUNO EBRAICO DEL KIPPUR



Il dieci del mese di Tishrì cade lo Yom Kippur, giorno considerato come il più sacro e solenne del calendario ebraico.
E' un giorno totalmente dedicato alla preghiera e alla penitenza e vuole l'ebreo consapevole dei propri peccati, chiedere perdono al Signore. E' il giorno in cui secondo la tradizione Dio suggella il suo giudizio verso il singolo.

Se tutti i primi dieci giorni di questo mese sono caratterizzati dall'introspezione e dalla preghiera, questo è un giorno di afflizione, infatti in Levitico 23:32 è scritto "voi affliggerete le vostre persone". E' un giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere e da qualsiasi lavoro o divertimento e ci si dedica solo al raccoglimento e alla preghiera; il digiuno che affligge il corpo ha lo scopo di rendere la mente libera da pensieri e di indicare la strada della meditazione e della preghiera.
Prima di Kippur si devono essere saldati i debiti morali e materiali che si hanno verso gli altri uomini. Si deve chiedere personalmente perdono a coloro che si è offesi: a Dio per le trasgressioni compiute verso di Lui, mentre quelle compiute verso gli altri uomini vanno personalmente risarcite e sanate.

Ci si deve avvicinare a questo giorno con animo sereno e fiduciosi che la richiesta di essere iscritti da Dio nel "Libro della vita", sarà esaudita. La purezza con cui ci si avvicina a questa giornata da alcuni è sottolineata dall'uso di vestire di bianco.

E' chiamato anche "Sabato dei sabati", ed è l'unico tra i digiuni a non essere posticipato se cade di sabato.

Kippur è forse la più sentita tra le ricorrenze e anche gli ebrei meno osservanti in questo giorno sentono con più forza il loro legame con l'ebraismo. Un tempo, gli ebrei più lontani venivano detti "ebrei del Kippur" perché si avvicinavano all'ebraismo solo in questo giorno.

L'assunzione della responsabilità collettiva è un altra delle caratteristiche di questo giorno: in uno dei passi più importanti della liturgia si chiede perdono dicendo "abbiamo peccato, abbiamo trasgredito….". La liturgia è molto particolare e inizia con la commovente preghiera di Kol Nidrè, nella quale si chiede che vengano sciolti tutti i voti e le promesse che non possono essere state mantenute durante l'anno.

Questa lunga giornata di 25 ore viene conclusa dal suono dello Shofàr, il corno di montone, che invita di nuovo al raccoglimento, e subito dopo dalla cerimonia di "separazione" dalla giornata con cui si inizia il giorno comune.

( DAL SITO WWW.UCEI.IT )