venerdì 29 agosto 2014

A Don Luciano Musi da un "fratello maggiore"

Caro Don Musi,
mi permetta da "fratello maggiore", seppur a titolo privato e ricambiando i sentimenti di amicizia che Lei esprime nei confronti del mondo ebraico,di commentare quanto da Lei comunicato pubblicamente:
- Hamas,parallelamente alla sua essenza terroristica,e' un'organizzazione dedita al fanatismo integralista islamico, con risvolti anche anticristiani. Le sara' facile svolgere una ricerca al riguardo,trovando i documenti di fonte cristiana che denunciano cio' (episodi di conversioni forzate,scuole cristiane costrette all'apertura la domenica,vari atti persecutori,ecc). Non e' quindi un caso che la locale comunita' cristiana si sia rapidamente ridotta in termini di grandezza. Alla luce di cio' le scritte sulle Chiese inneggianti a Hamas potrebbero avere un preciso intento salvo ovviamente essere semplicemente e squallidamente opera di vandali ;
- stendo un velo pietoso sulla "considerazione' che le scritte le avrebbero dovute fare, nel caso, sulla Sinagoga (secondo ,evidentemente,un bizzarro "criterio di competenza") : se mai qualche idiota inneggiasse all'Isis o altri che compiono sistematicamente stragi di cristiani non mi sentira' mai fare distinguo "di competenza" a seconda del luogo imbrattato. Vorrei sottolineare,poi, che una Sinagoga e' un luogo di culto,non una rappresentanza diplomatica (ad ogni modo non da imbrattare) ,e che comunque in Medio Oriente,per quanto riguarda Israele,non e' in corso una guerra di religione;
- interessante,opinabile e comunque da ampliare,trovo invece il passaggio nel quale,da contribuente,lamenta a Suo dire che si spenda per sorvegliare la Sinagoga e non le Chiese.Le valutazioni di sicurezza competono alle preposte autorita' e quindi la questione in quelle sedi dev'essere esaminata.Non capisco pero' cosa c'entri l'8 x1000 (peraltro con destinazione alle singole religioni per gli usi previsti) che,comunque,ciascuno destina a chi ritiene,con la Chiesa Cattolica di gran lunga al primo posto. Se pero' vogliamo discutere da cittadini contribuenti,devo ricordare allora che a spese del pubblico bilancio (pagati quindi da tutti i vari credenti e anche dai non credenti) sono gli insegnanti di religione cattolica,i cappellani militari,carcerari,ospedalieri cattolici e cosi' via. Cosa non prevista per gli altri Culti dal nostro Stato che pur si dichiara laico e rispettoso,alla pari,delle varie fedi presenti nel territorio.
Per quanto riguarda la solidarieta' del mondo ebraico a quello cristiano per le persecuzioni in atto e che denunciamo da tempo,quando ancora molti nel mondo cristiano sembravano non averne concreta percezione,La invito a visitare il mio modesto blog e il sito dell'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane ( www.moked.it ) e trovera' numerosi interventi,tra i più recenti quelli del Presidente Gattegna e del Rabbino Prof. Giuseppe Laras,Presidente Emerito dell'Assemblea Rabbinica Italiana e gia' Rabbino Capo anche di Livorno.
Modesta testimonianza,ma sincera,la trovera' nella rete con la specifica solidarieta' da me espressa nel caso specifico delle scritte livornesi.
Concludo rinnovandoLe vicinanza in questo momento che,evidentemente e comprensibilmente, La trova emotivamente scosso.
Ma e' proprio in questi frangenti che,mi permetta di esprimere questo parere,occorre prendere esatta cognizione delle cose e non rifugiarsi illusoriamente altrove.
Con cordialita',
Gadi Polacco
Comunitando
www.livornoebraica.org

domenica 24 agosto 2014

Ai piedi della scalinata del Duomo di Livorno (anche dinanzi ad altra Chiesa) appare la scritta " W HAMAS" : solidarietà alla Chiesa cattolica locale e un dubbio...

L'amico Mario Bueno ha scattato questa mattina (24 agosto 2014) una foto alla scritta "w Hamas" , apparsa ai piedi della scalinata del Duomo di Livorno,nella centralissima piazza Grande giusto oggetto,in queste settimane,di lavori di abbellimento della pavimentazione.

Ormai si è visto che a Livorno , in virtù evidentemente di un mal interpretato omaggio alle radici "liberali" delle Leggi Livornine che sono alla base della nascita della città, si può esporre di tutto e quindi, una certa tradizione peraltro e purtroppo c'è, anche imbrattare.

Nell'esprimere pertanto sincera solidarietà alla Chiesa Cattolica livornese che vede sporcato, in tutti i sensi, un proprio luogo di culto rimane da risolvere un quesito: l'atto, idiota, è opera di un vandalo idiota ma in realtà ben informato , quindi a conoscenza delle persecuzioni anticristiane condotte da Hamas nei confronti della piccola comunità di Gaza, oppure è un atto idiota di un idiota ignorante?

Nel primo caso, infatti, l'intento sarebbe premeditatamente e squallidamente anticristiano, seppur comunque idiota.

Gadi Polacco

Comunitando
www.livornoebraica.org




P.S. Si è poi appreso che analoga scritta è stata fatta anche dinanzi alla Chiesa dei Domenicani, dallo stesso idiota o da suo idiota collega.

mercoledì 20 agosto 2014

Un volantino tanto idiota quanto squallido. Addio alla Livorno "tollerante"

La firma e' di un sedicente Movimento Cristiano per i popoli oppressi e il volantino, a dimostrazione della sua squallidita' e di quella di chi lo affisso,e' apparso in prossimita' di una "pietra d'inciampo",posta a ricordare che in quel luogo visse un deportato scomparso nei campi di sterminio nazisti.
Si farnetica di Israele emulo del nazismo con un passaggio, tale da far propendere per estensori di elevata idiozia,che scomoda anche Dracula.
Lo striscione di Effetto Venezia, contornato da ipocrisia e autorita' apparse in balia degli eventi (una cosa e' il diritto d'opinione altro e' propagandare ,per giunta abusivamente, odio) e le manifestazioni maniacalmente unilaterali,stanno dando i loro frutti velenosi.
E mentre nel mondo avanzano i fanatici integralisti che sgozzano gli "infedeli" ,la crisi anche morale di Livorno diventa evidente,con tanti saluti al mito della citta' "tollerante","delle Nazioni", "multiculturale" e cosi via.

Gadi Polacco

giovedì 14 agosto 2014

QUANTA IPOCRISIA INTORNO ALLA COSIDDETTA FIACCOLATA PER LA PACE LIVORNESE

Chi non avesse seguito la cosa direttamente deve confrontare vari
articoli per avere un quadro completo di come è andata la cosiddetta
Fiaccolata livornese per la Pace : alcune cronache,infatti,appaiono
estremamente edulcorate.

Mettendo insieme il tutto si apprende però, in parte lo si vede anche in
alcune immagini, che quella che falsamente veniva presentata come una
manifestazione super partes (bastava leggere il documento di base per
capirne l'intento antisraeliano) si è invece svolta in piena coerenza
con le premesse.

Appare poi ormai chiaro che a Livorno ciascuno può apporre su pubblici
immobili lo striscione che vuole : alla fiaccolata quello contro Israele
è stato messo addirittua sul Comune, ovvero su quella che dovrebbe
essere la casa comune di tutti i cittadini, rimosso dopo qualche ora, a
festa finita.....

La bandiera palestinese in corteo c'era così come è avvenuta la
distribuzione di volantini ovviamente antisraeliani.

Davanti a tutto ciò e stanti le chiare e unilaterali premesse contenute
nel documento di presentazione dell'iniziativa, appaiono ipocrite le
reazioni riportate di disagio nei confronti dello striscione , della sua
apposizione sul Palazzo Comunale e delle altre iniziative contro Israele.

Hanno quindi ragione i contestatori d'Israele a essersi comportarsi
coerentemente con lo spirito dell'iniziativa alla quale erano stati
invitati.

Ci vengano quindi almeno risparmiate, ora, le lacrime di coccodrillo.

Gadi Polacco

mercoledì 13 agosto 2014

In un incidente durante il disinnesco di materiale bellico è morto a Gaza il reporter Simone Camilli, figlio del Sindaco di Pitigliano

L'Associazione "La Piccola Gerusalemme" di Pitigliano che custodisce il complesso della Sinagoga e del Museo Ebraico ha sospeso le visite per lutto.
COMUNITANDO si unisce alle condoglianze alle famiglie Camilli.

LA NOTIZIA DAL "JERUSALEM POST" DI OGGI
An Italian journalist, three Palestinian bomb disposal experts and two other people were killed in Gaza on Wednesday when unexploded munitions blew up, medical officials and police said.

The explosion occurred in Beit Lahiya, a town in the northern Gaza Strip that had been the scene of fierce fighting between Israeli forces and Palestinian militants during a month-long war.

A three-day ceasefire, in effect since Monday, has given Palestinians an opportunity to search for unexploded munitions.

Gaza's police force said it was mourning the deaths of its three men: the head of the local bomb squad, his deputy and another officer, killed when an Israeli shell detonated.

Italy's foreign minister, Federica Mogherini, offered the government's condolences to the family of journalist Simone Camilli and said his death underlined the urgency of finding a lasting solution to conflict in the Middle East.

"Once again, a journalist pays the price for a war that has gone on for too long, and for the second time in a few months we weep for the death of someone who was courageously working as a reporter," Mogherini said in a statement.

The Associated Press said Camilli, a video journalist, had worked for the US news agency since 2005.

This latest incident brings the Palestinian death toll in Gaza to 1,956 since the start of Operation Protective Edge.

“The police engineering unit tried to remove an unexploded ordnance from a residential area when an explosion shook the neighborhood,” an eyewitness told Maariv Hashavua.

Ambulances were summoned to the scene and the wounded – many of them in serious condition – were rushed to a local hospital.

martedì 12 agosto 2014

UNA FIACCOLATA PER LA PACE....MA NON PER TUTTI....

Alla conferenza stampa di presentazione della fiaccolata prevista per il 13 agosto gli organizzatori,si legge,hanno sottolineato che " quello che ci piacerebbe di più è che fosse una manifestazione “per” piuttosto che “contro”....." .
Giustissimo e quindi, di conseguenza, il documento programmatico dell'iniziativa dovrebbe essere improntato "per " la pace senza distinzioni e all'insegna di una neutralità dalla quale deriverebbe autorevolezza e credibilità.
E allora vediamo cosa contiene il documento oltre a generici e retorici accenni (dimenticandosi dell'Asia):
- gli unici a "meritare" una minuziosa descrizione delle proprie "colpe" sono, ovviamente, gli israeliani e quindi si andrà in fiaccolata per 
la "fine dell’aggressione militare e dell’assedio di Gaza, il riconoscimento dello stato di Palestina e il ritiro di Israele da tutti i territori occupati dal 1967";
- sempre Israele merita, naturalmente,una menzione speciale anche nel passaggio dedicato alle armi e quindi la fiaccolata servirà anche
"a richiedere la sospensione della cooperazione militare e la vendita di armi ad Israele e nella regione, con governi,  fazioni politiche e religiose in guerra o che violino i diritti ed i trattati internazionali" .Insomma,è il messaggio, essendo Israele particolarmente cattiva la si deve additare chiaramente,mentre gli altri vanno nelle varie ed eventuali;
- c'è poi 
il "superamento progressivo del Trattato dell’Alleanza del Nord Atlantico (NATO)" : doveroso passaggio dedicato a una delle più antiche parole d'ordine della sinistra radicale;
- immancabile la questione degli F35 che, comunque la si pensi al riguardo, è un tema che certamente non unifica le posizioni ma nel caso le divide. D'altra parte,si vede, bisogna essere sicuri che non aderiscano, fosse mai, sigle "indesiderate"....
- accennata nobilmente è
la determinazione "a esigere l’assistenza e la protezione dei rifugiati e dei migranti" , ma senza spiegare come e con la collaborazione di chi;
- non c'è una parola esplicita su Hamas, gruppo terroristico come tale riconosciuto anche dall'Unione Europea , e non appare necessario, ai "pacifisti" organizzatori, affermare il diritto all'esistenza e alla sicurezza d'Israele : si può capire ciò, visto che Hamas non riconosce il diritto all'esistenza di questo stato;
- non c'è una parola su Hamas nemmeno in riferimento al trattamento che riserva AI PALESTINESI STESSI di Gaza, non riconoscendo i basilari diritti alle donne, agli omosessuali, all'infanzia per un'educazione normale e non votata al "martirio suicida" e terrorista, praticando la pena capitale con giudizi sommari,operando persecuzioni nei confronti della già provata e decimata comunità cristiana della Striscia;
- non c'è una parola sul continuo lancio di razzi e di mortai che Hamas spara su Israele da Gaza : niente nemmeno sui tunnel offensivi,per entrare in territorio israeliano e operare attentati premeditatamente ai danni di civili, costati una fortuna che assommata al costo delle armi e del mantenimento dei terroristi avrebbe permesso,se spese diversamente queste ingenti somme, di elevare il livello di vita di tutta la cittadinanza di Gaza;
- nessuna parola sull'ISIS e soci, fratelli di morte di Hamas,terroristi fanatici e integralisti,che vaneggia di istituire un califfato che arriverà anche a Roma e massacra i cristiani da tempo (ma pare che solo da qualche giorno chi conta se ne sia finalmente accorto);
- nessuna esplicita solidarietà ,appunto,ai cristiani perseguitati e massacrati nell'area e in Africa.

Insomma, la pietanza è sempre la stessa, ovvero essere contro Israele e l'Occidente : il resto è solo una spruzzata decorativa, come si usa fare appunto nella preparazione di certi piatti.

Gadi Polacco


IL TESTO DEL DOCUMENTO BASE DELLA FIACCOLATA

Per fermare la guerra ai confini dell’Europa ci impegnamo: A spingere i Governi degli Stati e le Istituzioni europee verso una politica estera autorevole, unitaria, dialogante e di pace, declinata sui diritti, contro il prevalere di interessi nazionali . A rafforzare le reti della società civile europea e del Mediterraneo che agiscano la pace come progetto politico. A portare a ogni livello delle istituzioni europee e dei Governi nazionali istanze e proposte che nascono dalla società civile. A promuovere progetti, programmi e azioni dell’Europa che si caratterizzino per i contenuti educativi,  di scambio e di conoscenza tra culture differenti. A sensibilizzare e informare le cittadine e i cittadini su quanto accade nei teatri di crisi (Ucraina, Medio Oriente, Africa centrale). Per un Mediterraneo di pace, di convivenza pacifica, di crescita economica sostenibile ci impegnamo: A promuovere mobilitazioni  con le diverse comunità e con tutte le espressioni democratiche di società civile organizzata nel Mediterraneo. A esigere l’assistenza e la protezione dei rifugiati e dei migranti. A mobilitarsi per la pace tra Palestina e Israele, ed in Medio Oriente, la fine dell’aggressione militare e dell’assedio di Gaza, il riconoscimento dello stato di Palestina e il ritiro di Israele da tutti i territori occupati dal 1967. A richiedere la sospensione della cooperazione militare e la vendita di armi ad Israele e nella regione, con governi,  fazioni politiche e religiose in guerra o che violino i diritti ed i trattati internazionali. A sostenere il  riconoscimento del diritto di autodeterminazione dei popoli Saharawi e curdo. A sostenere la fine delle guerre e degli aiuti militari e vendita di armi  in Siria, Libia, Iraq ed Afghanistan.

Per una Europa di pace ci impegnamo a chiedere alle istituzioni europee: La scrittura partecipata di una Costituzione democratica e federale. Azioni europee per una posizione comune a sostegno di un graduale disarmo internazionale. L’apertura  di  un dibattito sul superamento progressivo del Trattato dell’Alleanza del Nord Atlantico (NATO). L’accelerazione  della creazione di un Corpo Volontario Europeo. Il sostegno a una proposta di iniziativa di cittadini europei per la trasformazione del Servizio Volontario Europeo in un Servizio Civile Europeo.L’unificazione dello strumento militare dell’Unione.

Per una vera politica di difesa ci  impegnamo: Ad esigere una politica non aggressiva, ma di difesa,  e la redazione di un libro bianco della difesa. Affinché vi sia l’effettivo rispetto della legge 185/90, con l’attivazione di appositi programmi di riconversione verso il civile. Ad ottenere la cancellazione del programma F35 e la riduzione delle spese militari, per destinare i fondi alla scuola, alla formazione, alla sanità, all’occupazione. A richiedere un programma di riduzione delle servitù militari che condizionano pesantemente l’ambiente e l’economia di vaste zone del nostro territorio. Per una Difesa Civile, educazione alla pace e Corpi Civili di Pace ci impegnamo: alla realizzazione della campagna per la raccolta delle firme per la Legge di Iniziativa popolare per l’istituzione di un Dipartimento per la Difesa Civile non armata e nonviolenta; alla promozione di iniziative e di progetti educativi e di formazione nell’ambito scolastico per la promozione della cultura di pace, di convivenza; alla realizzazione di sperimentazioni sul campo e alla promozione di iniziative di sensibilizzazione per la definitiva istituzione, anche in Italia, di Corpi Civili di Pace.


PD Circolo Borgo, ARCI, AUSER Livorno, AUSER Collesalvetti, SVS, AVIS, ANPI, ANPPIA, CGIL Provincia di Livorno.

domenica 10 agosto 2014

La "Fiaccolata per la pace" ?! Si,figuriamoci, basta leggere il testo del documento.....


Dopo il fiasco del presidio antisraeliano di luglio gli organizzatori ci riprovano, cercando rinforzi, e dichiarano in conferenza stampa:
“Lo striscione che aprirà la fiaccolata avrà scritto semplicemente “Basta Guerre” – ha commentato Gino Niccolai Presidente provinciale Anpi – e quello che ci piacerebbe di più è che fosse una manifestazione “per” piuttosto che “contro”. - See more at: http://www.quilivorno.it/news/sociale/fiaccolata-per-dire-guerra/#sthash.kkTdOpei.dpuf
“Lo striscione che aprirà la fiaccolata avrà scritto semplicemente “Basta Guerre” – ha commentato Gino Niccolai Presidente provinciale Anpi – e quello che ci piacerebbe di più è che fosse una manifestazione “per” piuttosto che “contro”. - See more at: http://www.quilivorno.it/news/sociale/fiaccolata-per-dire-guerra/#sthash.kkTdOpei.dpuf
 “Lo striscione che aprirà la fiaccolata avrà scritto semplicemente “Basta Guerre” – ha commentato Gino Niccolai Presidente provinciale Anpi – e quello che ci piacerebbe di più è che fosse una manifestazione “per” piuttosto che “contro”. (fonte QuiLivorno).

Detto (s)fatto (estratto dal documento alla base della fiaccolata):

"Mediterraneo di pace, di convivenza pacifica, di crescita economica sostenibile ci impegnamo
: A promuovere mobilitazioni  con le diverse comunità e con tutte le espressioni democratiche di società civile organizzata nel Mediterraneo. A esigere l’assistenza e la protezione dei rifugiati e dei migranti. A mobilitarsi per la pace tra Palestina e Israele, ed in Medio Oriente, la fine dell’aggressione militare e dell’assedio di Gaza, il riconoscimento dello stato di Palestina e il ritiro di Israele da tutti i territori occupati dal 1967. A richiedere la sospensione della cooperazione militare e la vendita di armi ad Israele e nella regione, con governi,  fazioni politiche e religiose in guerra o che violino i diritti ed i trattati internazionali. A sostenere il  riconoscimento del diritto di autodeterminazione dei popoli Saharawi e curdo. A sostenere la fine delle guerre e degli aiuti militari e vendita di armi  in Siria, Libia, Iraq ed Afghanistan."

La sicurezza d'Israele? Il suo diritto a esistere? Il fondamentalismo integralista del gruppo terroristico Hamas ? La condanna del lancio dei razzi su israele e della violazione dei cessate il fuoco? La difesa dei diritti civili elementari (rispetto delle donne,dell'infanzia,del diritto alla religione,degli omosessuali,ecc,ecc) negati da Hamas alla popolazione di Gaza?

E poi, dov'erano gli organizzatori quando venivano rapiti e uccisi i tre studenti israeliani?
Solo ora essendo divnuita cosa troppo evidente, con un minestrone indigesto,arrivano a nominare Siria,Irak e tutti gli altri luoghi dove si muore senza che se ne occupi nessuno?

Per le persecuzioni dei cristiani, denunciate da settori cristiani anche a Gaza dal 2006, hanno detto qualcosa?

Insomma, l'ennesima manifestazione tarocca..

COMUNITANDO
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venerdì 8 agosto 2014

SOLIDARIETA' AI CRISTIANI PERSEGUITATI

COMUNITANDO riporta, facendola propria, la riflessione solidale del Prof. Rabbino Giuseppe Laras, già Rabbino Capo di Livorno e Presidente Emerito dell'Assemblea Rabbinica Italiana
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org


In queste ore drammatiche di sofferenza e persecuzione desidero esprimere sentimenti profondi di vicinanza e solidarietà alle Chiese Cristiane e, in particolare, ai Patriarcati orientali, assicurando loro preghiere.
Il Popolo ebraico in quelle terre, in altre confinanti e nel Nord Africa, in un passato non remoto è già stato sottoposto a prove analoghe che prevedevano l’alternativa tra la morte e l’espulsione. Tutto ciò è accaduto e sta accadendo nel silenzio quasi assoluto dell’Occidente. La nostra speranza è che non si ripeta nei confronti dei cristiani d’Oriente quanto già patirono nelle scorse decadi numerose migliaia di ebrei di quelle terre, al pari di altre minoranze, e che vi sia un sussulto di coscienza nei governi occidentali, troppo spesso distratti per disinteresse e ignavia.
La lezione che i perseguitati cristiani d’Oriente stanno impartendo al mondo è duplice e preziosa: una indirizzata ai loro fratelli di fede, una destinata a ogni essere umano libero. È un imperativo morale raccoglierla. Esiste un principio imprescindibile inerente al valore assoluto della vita umana e della sua tutela, che prevede la fedeltà a sé stessi e alla propria storia, la preservazione ferma della propria identità e diversità, la difesa della propria e dell’altrui dignità, che si esprime nel preferire la morte e la persecuzione all’abiura e alla conversione forzata.
Questa lezione drammatica pone interrogativi inquietanti, divenuti ormai ineludibili, alle democrazie occidentali e al mondo. In particolare, ci ricorda che i fondamenti e i riferimenti simbolici, etici, politici e giuridici dell’Occidente non appaiono purtroppo condivisi nella loro evidenza e universalità. Essi, infatti, potendo essere sovvertiti e disattesi, richiedono un’educazione continua. Parimenti, occorre necessariamente riconoscere che tali principi e valori scaturiscono dall’incontro tra radici “greche” e radici “bibliche”. Negare tali “radici”, e in particolare le seconde, significa ignorare la realtà, disattendere la storia e potenzialmente esporre quanto con difficoltà conquistato attraverso i secoli e attraverso il sacrificio di milioni di vite umane a oscure insidie.
Dobbiamo pregare per la pace, ricordandoci che essa è una realtà dinamica e non statica, che richiede impegno e coraggio per conseguirla. Dobbiamo chiedere a Dio di infondere un’intelligenza di cuore nei governanti e nei loro consiglieri. La pace, in particolare, non va assolutamente intesa come tacita tolleranza di soprusi o come non decisa opposizione nei confronti di chi opera in spregio dell’altrui vita, dignità e libertà. Al contrario, è un dovere religioso contrastare, con fermezza, determinazione, responsabilità e coraggio, ogni forma di tirannia e persecuzione.
Si preghi il Signore perché ispiri nei responsabili delle Nazioni e delle religioni l’attuazione efficace di percorsi autentici di giustizia e sicurezza, di libertà ed equità e, quindi, di pace.

Milano, 12 Av 5774 (venerdì 8 agosto 2014)
Rav Prof. Giuseppe LARAS
Presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia

SULL'IPOTESI DI GEMELLAGGIO LIVORNO-GAZA, L'AMMINISTRAZIONE E IL CONSIGLIO COMUNALE SI DIMOSTRANO OPPORTUNAMENTE PRUDENTI.

In questi giorni abbiamo letto di tutto , in merito alla situazione tra Israele e Gaza : si sono espressi Comuni e altri enti assembleari, circoli, bocciofile, condomini e così via dicendo,in base ad antica abitudine di occuparsi di politica estera anche in consessi che dovrebbero dedicarsi ad altro, ovvero alla vita quotidiana dei propri cittadini.
Si sprecano gli appelli alla pace (quasi che vivere in guerra piaccia a chi non ha, come Hamas nel suo Statuto, il mito della "guerra santa", del "martirio" e della distruzione altrui,in questo caso in particolare d'Israele) e le "vibranti" condanne, in genere solo nei confronti di Gerusalemme.
Niente di nuovo e spesso ormai stanca riproposizione di miti politici ormai lontani,con abuso della funzione "copia+incolla" e sempre guardando ipocritamente  ai morti (da piangere quando civili inermi,al pari però di tutti gli altri simili nel mondo) solo  se palestinesi : dei morti in Siria,anche palestinesi,in Irak,Africa,ecc,ecc, "chissene", non interessa quasi a nessuno.
Solo negli ultimi giorni, con grande e colpevole lentezza e  perchè finalmente dal Papa è partito un forte indirizzo, ci si interessa ai cristiani ormai perseguitati in molti paesi dai quali gli ebrei sono stati espulsi, in genere anche con violenza,da tempo.
Il rischio di veder riproporre lo schema unilaterale "tutto per Gaza" (oggi però equivalente a Hamas che la domina con pugno mortale di ferro) e "tutta colpa d'Israele" lo si è corso anche a Livorno : la premessa c'era ed è ancora, significativamente e abusivamente esposta in Venezia, ovvero il "famoso" striscione che ha fatto balzare alle cronache nazionali la città per la sua impostazione integralista e squallidamente richiamante il termine "genocidio" accostato a "terrorista" (il tutto ovviamente attribuito a Israele), divenendo  un'istigazione vera e propria all'odio razziale.
L'Amministrazione, poi supportata trasversalmente e con vari accenti e distinguo, dal Consiglio Comunale ha saputo invece gestire la cosa con opportuna prudenza e introducendo anche spunti di riflessione su aspetti che altrove sono stati ignorati,primariamente la natura integralista, terrorista e vessatrice anche dei propri "sudditi" costituita da Hamas (compagine del terrore che nei confronti dei palestinesi di Gaza agisce negando i diritti delle donne, della comunità omosessuale,plagiando l'infanzia "educandola" al martirio/terrorismo suicida,perseguitando i cristiani,comminando condanne a morte in genere sommarie,e così via).
Certo, qualche richiamo a vecchie parole d'ordine è rimasto ed ecco che, in verità per l'insistenza di un Consigliere riandato nostalgicamente indietro nel tempo, ecco spuntare lo slogan della "sproporzione delle forze".....un non senso se si vuole anche cinico e bizzarro, visto che pare presupporre che la guerra vada bene purchè combattuta con fair play e che non vi sia distinzione tra chi è attaccato e chi si difende.
Applicando questo concetto anche l'Italia è stata liberata con forze sproporzionate in campo.....
Altri passaggi potevano essere più attenti ed equilibrati,magari ribadendo esplicitamente il diritto all'esistenza in pace anche per Israele e la condanna dell'antisemitismo riemerso in questi giorni in città,oppure la necessità di un disarmo di Hamas, ma la volontà di non farsi prendere la mano furbescamente da attori mossi dall'unilateralità "a prescindere" è stata importante e dev'essere riconosciuta.
Gadi Polacco
Comunitando