sabato 28 agosto 2010

La tragicomica telenovela Gheddafi ,in versione italiana,continua...

Non mi pare che i trattati internazionali si festeggino ogni anno e
quindi mi sfugge,ancor di più,il motivo per il quale ,invece e quanto
pare,ci si debba sorbire per il secondo anno le sceneggiate di Gheddafi
che,ricordiamolo anche se "pecunia non olet" e "real politik" non sono
una novità,è un dittatore per giunta colluso con il terrorismo e con un
curriculum non proprio amichevole nei confronti di italiani,ebrei ed altri.
Se la mostra fotografica sulla storia della Libia , riletta da Gheddafi,
non mi basta per un viaggio a Roma,confesso che sarei però curioso di
sapere se si mostreranno anche le foto degli oppositori politici,dei
cimiteri e dei luoghi di culto non islamici profanati e trasformati in
Moschee (alcune Sinagoghe anche in Chiese),delle vittime del
"colonnello",ecc.
E' però alla "Benemerita" che devo un pensiero solidale poichè,"usi
obbedir tacendo", i Carabinieri a cavallo dovranno onorare
l'ingombrante ospite esibendosi nel famoso Carosello:per giunta nella
caserma intitolata a Salvo D'Acquisto, il vice brigadiere che nel 1943
si oppose ad una rappresaglia nazista sacrificandosi poi per salvare
vite altrui. Insomma,piove sul bagnato!
Gadi Polacco

lunedì 23 agosto 2010

OGGI L'ULTIMO SALUTO AL VESCOVO EMERITO ALBERTO ABLONDI. IL MESSAGGIO DEL PROF. RABBINO GIUSEPPE LARAS

שלום אלברטו
SHALOM ALBERTO
*******************************

Livorno saluta oggi Alberto Ablondi, il ricordo del Rabbino Prof. Giuseppe Laras, Presidente Emerito dell'Assemblea Rabbinica Italiana

**************************************************************

"Ho conosciuto, quando ero il Rabbino della Comunità di Livorno, il carissimo Vescovo Alberto Ablondi, con il quale ho intrattenuto per anni rapporti di stima, amicizia e collaborazione nell'ambito del Dialogo ebraico-cristiano, di cui lui è stato un fervente, convinto e coraggioso esponente.
Si tratta di una perdita grave, anche e soprattutto per gli ambienti del Dialogo.
Monsignor Ablondi era difatti un uomo che sapeva trasmettere forte entusiasmo, simpatia e grande fiducia.
Desidero, in quest'ora di tristezza, far sentire al Vescovo e alla Comunità Cristiana livornese tutta, i miei più vivi sentimenti di partecipazione, cordoglio e vicinanza, elevando a Dio una preghiera fervida affinchè il ricordo e l'opera di questo grande pastore contribuiscano sempre più a seminare e a diffondere sentimenti di fraternità, di amicizia e di pace tra le persone.
Possa essere il suo ricordo di benedizione".


domenica 22 agosto 2010

Il ricordo del Vescovo Alberto Ablondi di Moked (www.moked.it), il sito istituzionale dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (domenica

www.moked.it
Il Portale dell'ebraismo italiano
22 agosto 2010

Qui Livorno - Cordoglio per la scomparsa                                        
del vescovo emerito
Alberto Ablondi
"L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane si associa al dolore per la scomparsa del vescovo emerito di Livorno, Alberto Ablondi, sincero amico e fautore del dialogo e della comprensione fra le religioni. Lo ha dichiarato il Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna esprimendo il cordoglio della minoranza ebraica in Italia per la scomparsa di uno dei protagonisti del mondo cattolico. "Con grande tristezza - ha dichiarato il rabbino capo di Livorno Yair Didi - nel pieno del Sabato ebraico, ci ha raggiunti la notizia della scomparsa di un sincero amico quale è stato il Vescovo Emerito Alberto Ablondi. I nostri Maestri hanno detto "chi viene veramente onorato? Colui che onora il prossimo" ; ricordo che il Vescovo Ablondi è stata la prima personalità esterna alla Comunità che volle onorarmi di una sua visita all'atto del mio arrivo a Livorno. Non dimenticherò la sua sincera fratellanza ed il caldo saluto che volle darmi. Circa un mese fa, prima di assentarmi per andare a Gerusalemme, lo andai a trovare presso la sua residenza privata dove, nonostante la malattia, con il suo consueto entusiasmo mi accolse e volle farmi visitare la sua dimora. Nel lasciarci volle consegnarmi, quale dono per la Comunità ebraica alla quale era assai legato sin dal suo arrivo a Livorno, una medaglia a lui assai cara e ricevuta dal suo predecessore. Non mi meraviglia, quindi, che una persona di questo genere riscontri un cosi' vasto affetto. Un lutto, pertanto, non solo per la comunità cattolica ma anche per il mondo ebraico italiano, con il quale tanto si adoperò per sviluppare un fraterno dialogo, e per la società tutta. "Nello svolgersi del Sabato ebraico - ha aggiunto il Consigliere Ucei Gadi Polacco - è pervenuta la notizia della scomparsa del vescovo emerito Ablondi.  E' questo un lutto anche per il mondo ebraico, non solo livornese, perché di grande importanza è stata l'opera che il vescovo Ablondi, anche in virtù degli importanti incarichi nazionali ricoperti, ha svolto a favore di uno stretto e corretto rapporto con il mondo ebraico. Non dimentichiamo, in proposito, il profondo ed intenso lavoro svolto, ad esempio, in collaborazione con il rabbino Giuseppe Laras ed il suo successore, il compianto Rabbino Isidoro Kahn (z.l). Ablondi è stato, sin dalla sua venuta a Livorno come aiuto dell'allora Vescovo (nel 1966 quando rabbino capo era mio padre), un sincero amico della Comunità, con la quale ha intrattenuto sempre ottimi rapporti, anche a livello diretto personale non mancando di essere presente in ogni occasione, anche nei suoi ultimi anni".

sabato 21 agosto 2010

La scomparsa del Vescovo Emerito Ablondi

Comunitando
www.livornoebraica.org
(Blog di cose ebraiche a cura di Gadi Polacco)

Nello svolgersi del Sabato ebraico e' pervenuta la notizia della scomparsa del Vescovo Emerito Ablondi.
E' questo un lutto anche per il mondo ebraico,non solo livornese,perche' di grande importanza e' stata l'opera che il Vescovo Ablondi,anche in virtu' degli importanti incarichi nazionali ricoperti,ha svolto a favore di uno stretto e corretto rapporto con il mondo ebraico.
Non dimentichiamo,in proposito,il profondo ed intenso lavoro svolto,ad esempio,in collaborazione con il Rabbino Prof. Giuseppe Laras ed il suo successore,il compianto Rabbino Isidoro Kahn (z.l).
Su di lui sia la pace!
Gadi Polacco

giovedì 19 agosto 2010

Visita del Rabbino Didi e del Presidente della Comunita' Ebraica al Vescovo Emeritp Ablondi

Nella giornata odierna il Rabbino Capo Yair Didi,appena rientrato dall'estero,ed il Presidente Zarrugh si sono recati in ospedale a rendere visita al Vescovo Emerito Ablondi,portando la vicinanza della Comunita' Ebraica livornese.

"Yarmulke goal" ed ammonizione

/*Recita il sito dell'Associazione Italiana Arbitri che "ai giocatori è
consentito esprimere la propria gioia dopo la segnatura di una rete,ma
tale manifestazione non deve essere eccessiva.
Le manifestazioni di gioia non eccessive sono consentite, ma la pratica
di celebrazioni coreografiche non deve essere incoraggiata quando causa
eccessiva perdita di tempo...un calciatore deve essere ammonito se...a
giudizio dell'arbitro, fa gesti che sono provocatori o
derisori...*//*copre la propria testa o il proprio volto con una
maschera o un altro oggetto similare..."
Insomma nel leggere le note al regolamento pare proprio che indossare
una kippà (il copricapo ebraico anche detto "papalina") ,evidentemente
per un momento di personale religiosità che richiama altri gesti
assimilabili di diverse religioni, non sia certo da sanzionare.
Peraltro , sulle esultazioni da dopo rete vi è una vasta , controversa e
contraddittoria casistica che lascia pensare che,anche nel calcio,c'è
chi può e chi non può...
I**tay Shechter, *//*giocatore dell'Hapoel Tel Aviv *//*sanzionato
appunto per quello che un sito definisce ironicamente "yarmulke goal"
(diciamo "rete della papalina"), evidentemente non può : accantonate
ipotesi di pregiudizio (all'Hapoel peraltro è stato anche concesso un
rigore...) viene da chiedersi cosa abbia indotto l'arbitro a questa
assurda e dannosa (per le conseguenze) decisione.
Forse una malintesa e perversa interpretazione dell'invece assai sano
concetto di laicità?! In questo caso sarà bene che i calciatori comunque
credenti stiano all'erta.
Direi però che la risposta migliore la fornisce sempre il sito dell'AIA
che chiosa : "*//*ci si aspetta che gli arbitri ...utilizzino il buon
senso in occasione dei festeggiamenti di una rete"
Gadi Polacco
*/

martedì 17 agosto 2010

VICINI AL VESCOVO EMERITO ABLONDI IN QUESTE ORE DIFFICILI

COMUNITANDO
www.livornoebraica.org
(Blog di cose ebraiche livornesi e non solo,con un occhio ad Israele)

Un lancio ANSA del pomeriggio del 17 c.m. ci informa delle difficili ore che affronta il Vescovo Emerito Alberto Ablondi.
Personalità dal carisma particolare che gli conferisce una popolarità che oltrepassa i confini del mondo cattolico, è uno dei protagonisti dei rapporti tra le religioni ed amico del mondo ebraico a prescindere dalle alterne vicende del dialogo ebraico-cattolico.
Presenza praticamente fissa ad ogni rilevante avvenimento organizzato dalla Comunità ebraica o da associazioni ebraiche, certamente egli raccoglie in queste ore preghiere assai trasversali e la speranza anche,lo crediamo fermamente,di tanti non credenti , poichè egli ha saputo instaurare un originale e non facile dialogo a tutto campo.
Refuà shelemà  Vescovo Ablondi (completa guarigione),secondo la tradizione ebraica.
Gadi Polacco
ANSA.it > Regioni > Toscana > News

Chiesa: ricoverato vescovo emerito Ablondi, e' grave

Ha 85 anni; ha guidato la diocesi dal 1970 al 2000

17 agosto, 18:26
(ANSA) - LIVORNO, 17 AGO - Il vescovo emerito di Livorno, Alberto Ablondi, e' ricoverato all'ospedale di Livorno a causa di gravi problemi respiratori. Ablondi, 85 anni, malato da tempo, e' stato vescovo della citta' toscana dal 1970 al 2000.

E' stato vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana e membro del Pontificio Consiglio per l'unita' dei cristiani. Il vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti ha invitato tutte le le parrocchie a ''pregare per il vescovo Alberto''. (ANSA)

domenica 15 agosto 2010

Il Tribunale di Padova multa una scuola ed il Ministero : l'ora alternativa a quella di religione è un obbligo

Complice forse anche il clima vacanziero agostano,non ha avuto grande risalto una sentenza del Tribunale di Padova che, accogliendo il ricorso presentato dai genitori di una bambina che lamentavano l'assenza di alternative all'ora di religione (quella cattolica,per la cronaca l'unica presente nella scuola pubblica a carico però di tutti),ha condannato scuola e Ministero per discriminazione indiretta nell’esercizio del diritto all’istruzione e alla libertà di religione",ribadendo che trattasi di "valori tutelati dalla Costituzione"  e quindi confermando come tali insegnamenti alternativi debbano essere obbligatoriamente offerti per rendere effettiva la scelta compiuta dallo studente”.
E' scattata anche la sanzione pecuniaria pari a 1500,00 euro : se la cifra non è gran cosa,tenendo conto che di situazioni analogamente sanzionabili in Italia ve ne sono in abbondanza,anche dal punto finanziario se iniziassero a partire ricorsi non sarebbe quindi cosa indolore.
Ma è dal punto di vista di principio che questa sentenza è assai interessante perchè dimostra, diversamente da quanto alcuni cercarono di sostenere,che quanto espresso nel maggio scorso dal Consiglio di Stato (pur rigettando la famosa sentenza del TAR del Lazio) era in realtà un boomerang per chi, compreso purtroppo il Ministro,si ostina a voler ritenere l'attuale situazione consona ad una compiuta democrazia.
Scriveva infatti il Consiglio di Stato che il non attivare corsi alternativi " può incidere sulla libertà religiosa dello studente o della famiglia, e di questo aspetto il Ministero appellante dovrà necessariamente farsi carico” : dinanzi all'inadempienza padovana i giudici hanno pertanto proceduto di conseguenza.
Se l'alternativa "ora cattolica" od "ora alternativa" può apparire,come al sottoscritto appare, soluzione ancora assai insoddisfacente (la Costituzione infatti vuole tutte uguali,dinanzi allo Stato,le fedi) ,risulta comunque assai triste che in questo paese occorra ricorrere al giudice anche per farsi riconoscere un diritto chiaramente sancito e ben noto a chi dovrebbe assicurarne l'esercizio.

Gadi Polacco

venerdì 13 agosto 2010

Hamas non e' democratico. E se lo dice "Il Manifesto"....

Hamas non è democratico. E se lo dice "Il Manifesto" (certo con "tradizionale" reprimenda contro i cattivi israeliani...)! Ma allora,se anche una pacifica manifestazione per l'elettricità viene trattata in questo modo,gli amici dei palestinesi non dovrebbero meditare sul fatto che,per essere veramente tali,forse occorrerebbe non essere sostenitori dei tiranni di Hamas?!
IL MANIFESTO
08 INTERNAZIONALE
12.08.2010
  • TAGLIO BASSO   |   di Michele Giorgio - GERUSALEMME
    GAZA
    Un sit-in con le candele. Hamas fa caricare, percosse e fermi
    La protesta era organizzata dal Fronte popolare per denunciare i black-out di elettricità
    È terminata con percosse e 13 fermi la manifestazione di protesta contro le continue interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica organizzata martedì sera a Gaza city dal Fronte popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp, sinistra marxista). La polizia del governo di Hamas ha disperso con la forza alcune centinaia di dimostranti che si erano radunati pacificamente nella Piazza del Milite Ignoto, davanti al Parlamento di Gaza, con delle candele in mano.
    La carica è scattata quando un dirigente del Fronte popolare, rivolgendosi ai manifestanti, ha attribuito allo scontro in atto tra il partito Fatah a Ramallah e Hamas a Gaza la responsabilità della mancanza di energia elettrica. «Siamo stati attaccati brutalmente ma il sit-in voleva solo mettere in luce una situazione insostenibile per la nostra popolazione. Siamo costretti a subire i tagli all'elettricità anche per 16 ore al giorno a causa dei dissensi interni tra Ramallah e Gaza e nessuno può dire niente», ha spiegato Jamil Mezher, portavoce del Fplp.
    Il 5 agosto, ha aggiunto Mehzer, il Fplp aveva richiesto alla polizia di Gaza city l'autorizzazione per il sit-it, in accordo con la legge sull'ordine pubblico del 1998 mai abrogata da Hamas. Il Fplp ha ricevuto una risposta negativa solo qualche ora prima del raduno e, per questa ragione, ha deciso di portare ugualmente avanti l'iniziativa, sicuro che la polizia non sarebbe intervenuta contro una protesta legittima. Così non è stato. Almeno 13 persone sono state fermate e portate al comando di polizia. Ieri sera erano state tutte liberate tranne due.
    Il Centro di Gaza per i Diritti Umani ha esortato il governo di Hamas a garantire ai cittadini il diritto di manifestare in pubblico. La polizia ha dichiarato che la sua è stata un'azione «obbligata», di fronte a raduno vietato. Qualche mese fa decine di militanti del Fplp furono arrestati durante le proteste contro l'aumento dei prezzi e delle tasse a Gaza deciso dal governo di Ismail Haniyeh.
    Nel pieno del caldo estivo, Gaza si ritrova a dover affrontare lunghi e quotidiani blackouts energetici. I pochi ricchi accendono i generatori di elettricità autonomi, ma il resto della popolazione, in gran parte povera, non può fache sopportare, così come da tre anni sopporta le privazioni causate dal blocco israeliano.
    Il problema deriva dallo spegnimento delle turbine dell'unica centrale elettrica di Gaza per mancanza del gasolio industriale. Da alcuni mesi il governo dell'Anp a Ramallah ritarda il pagamento del gasolio ai fornitori israeliani e questi ultimi bloccano i rifornimenti alla centrale di Gaza. L'atteggiamento dell'Anp avrebbe lo scopo, denuncia Hamas, di mettere sotto pressione la popolazione di Gaza, già molto provata, e danneggiare l'immagine del governo Haniyeh. L'Anp smentisce e accusa Hamas di non versare nelle casse del ministero delle finanze a Ramallah quanto raccoglie a Gaza dal pagamento delle bollette dell'elettricità.


mercoledì 11 agosto 2010

IN VISTA DI LIVORNO CITTA' CAPOFILA PER L'ITALIA PER L' UNDICESIMA GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA (5 SETTEMBRE 2010 - 26 ELUL 5770) : BENVENUTI A LIVORNO!

Qui Livorno - Rabbini e studiosi con il sorriso dell'ironia

Narra il Vessillo Israelitico che rav Elia Benamozegh, grande rabbino e filosofo, entrando in una yeshivah livornese venisse attorniato dai rabbini che gli chiesero con devozione se esistesse veramente il malocchio. “Certamente”, rispose il Maestro aggiungendo che “un rabbino lo mette, l’altro lo leva e poi fanno a mezzo dei soldi...”. Certo si può essere scettici circa questo aneddoto in cui a mio parere è comunque presente la chiave per aprire la porta della comprensione di questa città e della sua Comunità ebraica. L’ironia, infatti, è componente essenziale del livornese e lede il mito, guardando ad esempio ai sonetti di Cesarino Rossi o Guido Bedarida tanto per citare alcuni noti esempi, che l’umorismo ebraico sia solo di derivazione askenazita. Non a caso di recente, parlando a Livorno dei diari del grande Chidà (rav Haim Iosef David Azulay z.l.), il rabbino Alberto M. Somekh osservava: “L’ironia, si sa, è un classico della letteratura ebraica di ogni tempo, in quanto risponde a un’esigenza etica ben precisa. E’ lo strumento in mano all’oratore o allo scrittore per denigrare un personaggio che se lo merita senza scadere nel dileggio, nell’insulto e nella maldicenza, tutte espressioni proibite dalla Torah. Lo stesso Chidà, presentando molti suoi colleghi incontrati qua e là in termini talvolta magniloquenti, ci lascia un legittimo dubbio sulla reale statura di questi personaggi”. L’importanza di questo elemento ben si coniugò a quel clima propedeutico all’evolversi di profondi studi ebraici alimentati da eccelsi Maestri che, come lo stesso Chidà, da questa città rimasero affascinati sino al punto di soggiornarvi a lungo, talvolta sino al termine della loro esistenza terrena, interagendo con la già solida tradizione rabbinica locale. Con l’ironia labronica, anche ebraica, senza la quale si potrebbe talvolta pensare a un carattere altrimenti spigoloso, per alcuni magari anche ignorantello, fecero i conti anche i rabbini che si avvicendarono alla guida spirituale della Comunità in tempi più recenti: penso a mio padre rav Bruno G. Polacco e a rav Isidoro Kahn (z.l.), trovando dei paralleli caratteriali naturali e legati ai luoghi di origine. In altri casi, come rav Laras potrebbe ben testimoniare, adattandocisi cogliendone l’originalità. Se rav Alfredo Sabato Toaff (z.l.) invece giocava in casa ben conoscendo la sua città e la sua Comunità lasciandoci scritti e studi preziosi, l’esperienza acquisita a Roma deve aver reso più facili le cose a rav Jehudah Kalon (z.l.), prematuramente scomparso, nella sua purtroppo breve esperienza labronica. Tocca oggi a rav Yair Didi, partendo dalla sua matrice israeliana, amalgamarsi con quello spirito ebraico livornese che ha, quale eccezionale testimonial nonostante decenni di lontananza, rav Elio Toaff (nell'immagine in un disegno di Giorgio Albertini), di cui è nota la fine e intelligente ironia. Livolno, secondo un’inflessione dialettale che pone la elle al posto della erre, città in Toscana ma non proprio del tutto toscana in virtù della particolare e unica storia, unisce nell’ironia lo studioso quanto il popolano, creando un panorama di personaggi spesso appellati con azzeccati soprannomi: un completo e veritiero quadro storico non potrebbe essere composto escludendo gli uni o gli altri. Non mancano ovviamente i problemi, in città come nella Comunità, ma certamente una salda radice ironica aiuta ad affrontare anche le avversità. Anche per gli ebrei livornesi, come per gli altri concittadini, il legame con la città e la Comunità rimane forte nel tempo. Città dalla storica vocazione sionista (anche il fascismo tragicomicamente, come testimoniato da alcune carte pervenute, temette i sionisti locali), è struggente l’addio alla città di un livornese, immaginato in un sonetto di Guido Bedarida, che parte per Israele dove molti sono ormai i livornesi o i loro discendenti. Non è quindi un caso che sia questa città a vantare in Italia il primo gemellaggio con una città israeliana, ovvero Bat Yam. Benvenuti allora a Livorno, per la Giornata della cultura ebraica 2010 che ci vede città capofila per l’Italia, con sana e sincera ironia.

Gadi Polacco, Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
da "Pagine Ebraiche" - organo dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - agosto 2010

Nota : z.l. è la sigla ebraica,usata per un defunto,che significa "il suo ricordo per benedizione"

lunedì 9 agosto 2010

EFFETTO VENEZIA - 8 AGOSTO 2010 - ANTEPRIMA DELLA GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA 2010-LIVORNO CAPOFILA PER L'ITALIA

Anteprima con brindisi ed assaggi kasher,ad Effetto Venezia, per la Giornata Europea della Cultura Ebraica (5.9.10) della quale Livorno sarà città capofila per l'Italia

"Effetto Venezia", l'ormai consolidata kermesse che si tiene nel
quartiere caratterizzato da canali e ponti e realizzato a partire dal
Settecento (ispiratosi appunto a Venezia anche mutuandone alcune
tecniche di costruzione), nella sua affollata serata conclusiva ha
ospitato, domenica 8 agosto 2010, un'anteprima della Giornata Europea
della Cultura Ebraica che, in calendario il 5 settembre 2010,avrà
Livorno quale città capofila per l'Italia.

Ad ospitare l'iniziativa il caratteristico chiostro della Circoscrizione
2 del Comune di Livorno nel quale la Presidente Monica Ria ha salutato i
presenti aprendo la serata sottolineando la storica presenza ebraica
nella città e ricordando,tra l'altro,come proprio nel territorio della
circoscrizione che presiede si trovino i principali luoghi ebraici
cittadini (il Tempio di piazza Benamozegh ed il Museo-Yeshivà Marini di
via Micali): è seguito poi l'intervento del Presidente della Comunità
Shmuel Zarrugh che ha descritto il significato della giornata in
programma tra poche settimane sototlineando l'ampia partecipazione e
collaborazione anche degli enti locali e di privati. Gadi
Polacco,Consigliere UCEI,ha poi fornito una lettura del programma
incentrato su cinque luoghi essenzialmente : il Tempio Maggiore con la
sede della Comunità,la sala consiliare della Provincia per conferenze su
estetica ed ebraismo,il Museo di via Micali,il cimitero storico di viale
Nievo e,per il concerto finale serale,la "Goldonetta" (Teatro Goldoni).

Esposti per l'occasione due quadri raffiguranti l'antico e celebrato
Tempio livornese, purtroppo non sopravvissuto ai postumi del
bombardamento che lo colpì durante la seconda guerra mondiale : la
serata si è poi conclusa con una breve spiegazione del significato del
vino kasher e con una degustazione di cibi ebraici e vino kasher
israeliano (un ottimo "Yasmin bianco" delle cantine Recanati offerto e
"spiegato" da David Hassan per la Bluma srl e da Sergio Tofani,esperto
dell'associazione assaggiatori vini,mentre i cibi sono stati preparati
da "Doctor Kebab",il fast food-catering kasher livornese).

L'Assessore alle Culture del Comune di Livorno,Mario Tredici,
impegnatissimo per le manifestazioni di chiusura di "Effetto
Venezia",non ha mancato di inviare un proprio messaggio alla serata alla
quale erano presenti anche Paola Bedarida e David Novelli,
rispettivamente vicepresidente e consigliere della Comunità Ebraica.

domenica 8 agosto 2010

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA 2010 A LIVORNO, CITTA' CAPOFILA PER L'ITALIA

GIORNATA DELLA CULTURA EBRAICA 2010 - LIVORNO CITTA' CAPOFILA IN ITALIA GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA 2010/5770
LIVORNO CITTÀ CAPOFILA PER L’ITALIA
5 Settembre 2010 / 26 Elul 5770
Organizzatori:
UNIONE COMUNITÀ EBRAICHE ITALIANE -Dipartimento Informazione e Relazioni Esterne
COMUNITA’ EBRAICA DI LIVORNO
Patrocini: Regione Toscana / Provincia di Livorno /Comune di Livorno
Sito internet: www.comunitaebraica.org

Per informazioni/contatti : livornoculturaebraica10@gmail.com e segretario.com.ebraica.liv@gmail.com
Con il contributo di:
• Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno
• Fondazione Elio Toaff
• Comunità Ebraica di Roma
• Camera di Commercio di Livorno
• Unicoop Tirreno
• Compagnia Lavoratori Portuali
• Fondazione Teatro Goldoni
• Istituto Musicale Pietro Mascagni
• Accademia Navale Livorno
• ATL
• Circoscrizione 2
• Cooperativa Amaranta Service
• Atelier Deltos - Firenze
• Enaip Lombardia di Botticino



I N V I T O- P R O G R A M M A
TEMPIO MAGGIORE:
ORE 10,00 - Visita guidata
ORE 11,00 - Cerimonia di apertura
Coordina Gadi Polacco.
Reponsabile accoglienza Margherita Ascarelli.
- Concerto del Coro del Tempio Maggiore di Roma in onore
del Rabbino Emerito Rav Elio Toaff. Direttore M° Claudio Di
Segni;
- Indirizzi di saluto:
Samuel Zarrugh, Presidente della Comunità Ebraica di Livorno;
Renzo Gattegna, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane;
Giorgio Kutufà, Presidente della Provincia di Livorno;
Alessandro Cosimi, Sindaco di Livorno;
Yoram Ortona, Consigliere UCEI con delega alla Giornata Europea della Cultura Ebraica;
- Intervento di: Rav Yair Didi, Rabbino Capo di Livorno su l’arte della scrittura ebraica.
Successivamente, messa a dimora nel giardino circostante di un melograno
nell’imminenza della festa di Rosh Hashanà (Capodanno Ebraico)
- Aperitivo con assaggi kasher.

SALA CONSILIARE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO, ORE 15,30:

Convegno: “ESTETICA ED ETICA NELL’EBRAISMO SEFARDITA: BENE, BELLO, VERO”
Modera: Guido Guastalla
Relatori:
Prof.Leonardo Amoroso: Estetica ed Ebraismo
Dott. Raffaele Bedarida: Ebraismo sefardita tra Emancipazione
e Orientalismo. La pittura di Solomon Hart a Livorno, 1842-1850
Dott. Guido Guastalla: Amedeo Modigliani ebreo sefardita e i
suoi amici, fra Livorno e Parigi, da Montmartre a Monparnasse
Prof. Cesare Terracina: Simbolismo e iconografia nell’arte ebraica
fra modernità e contemporaneità
Dott. Arturo Schwarz: Arte e amore nella Cabbalà
Comunicazioni:
Arch. David Palterer: Esperienze di allestimenti museali di un
architetto ebreo
Dott. Anna Sikos: L’associazione A.M.A.T.A. e il Museo d’arte
moderna e contemporanea di Tel Aviv nel centenario della fondazione

MUSEO EBRAICO “YESHIVA’ MARINI” (Via Micali,21) - Coordina: Paola Bedarida
ORE 17,00 - Apertura al pubblico, con visita guidata
- Esposizione di Ketubot in collaborazione con il Benè Berith “ISIDORO KAHN”
ORE 17,00 - Proiezione continuata del video
“UN RABBINO ITALIANO” – Rav Elio Toaff negli archivi della RAI (a cura di Emanuele Ascarelli e Milko Duiella)
ORE 18,00 - Inaugurazione della seconda sala espositiva.
Mostra di manoscritti e Tessuti, presenti i restauratori.

CIMITERO STORICO DI VIALE I. NIEVO (angolo via delle Sorgenti)
ORE 16,00 - Referente David Novelli
Visita guidata alle più notevoli sepolture, fra le quali quelle dei Rabbini Benamozegh, Coriat e Costa.

GOLDONETTA (Teatro GOLDONI):
ORE 20,00 - Buffet Kasher
ORE 21,00 - Concerto di musica ebraica
Ensemble dell’Istituto Musicale “Pietro Mascagni” di Livorno, Direttore M° Stefano Agostini, e Coro “Ernesto Ventura” Comunità Ebraica di Livorno, Direttore M° Paolo Filidei
Altre attività:

- Stand informativi (Associazioni ebraiche)

- Annullo Filatelico dedicato con due postazioni (Tempio Maggiore e Museo);

- Spazio ludoteca.

INIZIATIVE A CURA DI GALLERIE D’ARTE E LIBRERIE:

Galleria d’arte Athena – Via di Franco,17/19

Galleria Guastalla Centro Arte – Via Roma , 45

Galleria d’arte S.Barnaba – Via Roma, 7

Galleria Le Stanze - Via Roma,92

Galleria Studio d’arte dell’Ottocento – Via Roma,63

Libreria Belforte – Via Grande, 91

Libreria Edison – Via del Fante,5

Libreria Gaia Scienza – Via di Franco,12-14

martedì 3 agosto 2010

Il "Palco Torquemada" ad Effetto Venezia

Dalle pagine de "Il Tirreno" di oggi emerge una lettera con la quale un
cittadino esprime la propria decisa critica alla scelta di intitolare,
nell'ambito di Effetto Venezia 2010 in corso in questi giorni,uno dei
"palchi" dedicati agli spettacoli a Torquermada, il "grande
inquisitore" (l'edizione 2010 della kermesse livornese si ispira infatti
alla Spagna).
L'estensore della lettera ricorda il sangue di migliaia di persone
innocenti versato ad opera del "grande assassino" Torquemada e dei suoi
scagnozzi,con la "benedizione" papale.
Il giudizio totalmente negativo sul personaggio non può che essere
condiviso,unitamente a quello verso quella fabbrica di morte e tortura
che prese appunto il nome di "Santa Inquisizione" e della quale fecero
le spese ebrei, musulmani,presunti eretici e così via dicendo,insomma e
senza tanti fronzoli chiunque non si addicesse al razzista principio
della "limpieza de sangre", ovvero "purezza del sangue".
Il punto è allora se l'aver "intitolato" un palco al famigerato
personaggio (fate un giro su internet e vedrete che è ancora alquanto
gettonato,discoteca ed allevamento di cani compresi...),da parte
dell'organizzazione di Effetto Venezia che si ricollega direttamente
all'Amministrazione Comunale, sia celebrazione o meno.
Grato quindi alla sensibilità del lettore sbigottito confido, direi
andando sul sicuro, nel fatto che egli riceverà una doverosa ed adeguata
risposta dagli organizzatori che,a modesto parere di chi scrive
avverandosi altrimenti l'incredibile, porranno in luce il paradosso
insito nell'aver affidato tale palco alle "invettive satiriche" del
comico ed umorista Claudio Marmugi chiamato all'arduo compito di fare
vera satira,cosa diversa dalla condiscendente "satira di potere",
prendendo di mira usi e costumi (o malcostumi) dei livornesi e magari
anche i difetti che si evidenzieranno all'interno di "Effetto Venezia".
Mi pare che che si debba a Montanelli una riflessione sui dittatori ed i
perfidi personaggi di potere,appunto come Torquemada, così seriosi e
tragicamente tristi , infidi ed egocentristi , da temere profondamente
la satira e l'ironia ; non a caso Chaplin,nel 1940, combatterà a suo
modo Hitler (rinominato Adenoyd Hynkel) ed anche Mussolini (storpiato in
Bonito Napoloni) con quel grande film satirico che è "Il grande dittatore".
In quest'ottica se Torquemada, dall'altro mondo dove sarà certamente
impegnato ancora a lungo,se mai l'eternità bastasse,ad espiare i suoi
terribili peccati, ha visto il "suo" palco, certo non ne avrà tratto
piacere.
Gadi Polacco

(Nella foto il "Palco Torquemada" al Comune di Livorno)