martedì 30 giugno 2009

Cittadinanza onoraria a Gilad Shalit: possibile altrove ma non a Livorno ?

COMUNITANDO
WWW.LIVORNOEBRAICA.ORG
(Blog indipendente di cose ebraiche livornesi e non solo,con un occhio ad Israele)

Egregio Direttore,
il primo luglio con una solenne cerimonia in Campidoglio,il Sindaco di Roma consegnerà a Noam Shalit, padre del soldato Gilad Shalit rapito più di tre anni or sono da Hamas e del quale non si hanno in pratica notizie certe (mentre certe sono state le ciniche strumentalizzazioni  della vicenda da parte dei  terroristi integralisti palestinesi che imperversano a Gaza), la dichiarazione di cittadinanza onoraria conferita nei giorni scorsi al figlio.
Un manifesto gigante, con la foto del giovane rapito, è apposto sul Campidoglio e reca la scritta "Roma vuole il suo cittadino libero" : altre città, nel mondo, hanno analogamente conferito la cittadinanza onoraria al soldato israeliano il quale è anche un concittadino europeo,disponendo della nazionalità francese.
Il messaggio è chiaro e di grande principio, ovvero difendere dei diritti fondamentali dell'individuo (Shalit peraltro non è un "prigioniero di guerra" ,cosa comunque che non lo priverebbe dei diritti fondamentali,in quanto rapito in territorio israeliano e da bande chiaramente irregolari), in questo caso preminentemente della libertà ed in subordine comunque quello di poter avere notizie certe e contatti con i familiari e le organizzazioni neutrali internazionali cose del tutto impedite barbaramente da Hamas.
L'idea del livello umano degli integralisti che governano Gaza,è bene ricordarlo con la forza e prevaricando i diritti dei palestinesi stessi ivi residenti,è resa da una recentisisma dichiarazione del capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, in un discorso pronunciato a Damasco, dove vive comodamente "in esilio" evidentemente ben lieto di non condividere le condizioni di vita dei suoi fratelli, e trasmesso in diretta dalla tv satellitare ‘al-Jazeera’: se Israele non cederà alle richieste di Hamas Shalit  “avrà lo stesso destino dei suoi predecessori", con chiaro riferimento ai precedenti quali Ron Arad ( del quale non si hanno notizie da quando il suo aereo precipito’ in Libano nel 1986 e fu preso in ostaggio da militanti sciiti) ed ai soldati rapiti in Libano da Hezbollah e che vennero poi restituiti cadaveri,tacendo cinicamente anche alle famiglie circa la loro morte sino al momento stesso della restituzione.
Da questo blog, sin da dicembre 2008 con post tradotti anche in email inviate al Sindaco ed alla stampa,venne lanciata analoga proposta, ovvero conferire a Gilad Shalit la cittadinanza onoraria di questa città che spesso ama ricordare come le proprie radici affondino nella libertà ma,almeno sino ad adesso, pare proprio che ciò che risulta possibile altrove non lo sia a Livorno.
Cordialmente,
Gadi Polacco

mercoledì 24 giugno 2009

CITTADINANZA ONORARIA A GILAD SHALIT : QUELLO CHE E' POSSIBILE A ROMA LO SARA' ANCHE A LIVORNO, DOVE DA TEMPO ABBIAMO AVANZATO LA MEDESIMA PROPOSTA?

L'Ugn informa
Speciale GILAD SHALIT
25 giugno 2009 - 3 tamuz 5769

oggi è il terzo anniversario del rapimento di

GILAD SHALIT

 gilad avevi diciannove anni quando ti hanno sequestrato

gilad sei un giovane come noi

gilad ci manchi

gilad ti vogliamo bene



guarda il video


ghilad
oggi il consiglio comunale di Roma ha accolto all'unanimità la proposta del presidente CER Riccardo Pacifici di conferire a Gilad Shalit la cittadinanza onoraria 
il 1 luglio alle 20.15 nell'Aula Giulio Cesare saremo tutti accanto al papà e alla mamma di Gilad alla cerimonia di conferimento

sabato 20 giugno 2009

Il Livorno ancora in serie A ,una vittoria che unisce.

Complimenti e gratitudine per il Livorno che,con una grande prestazione che non lascia spazio a dubbi,torna meritatamente in serie A vedendo premiata perseveranza e determinazione.
Una vittoria che unisce una citta' come lo sport e' in grado di fare.
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org
www.liberalivorno.blogspot.com

mercoledì 17 giugno 2009

APPELLO AI COMUNI ITALIANI DEI GIOVANI EBREI ITALIANI : INTITOLATE UNA STRADA AGLI STUDENTI IRANIANI - COMUNITANDO ADERISCE E RILANCIA A LIVORNO L'INIZIATIVA, SENZA DIMENTICARE IL SOLDATO SHALIT.

L'UGEI, l'Unione dei Giovani Ebrei Italiani, aderendo alla
manifestazione romana di solidarietà con gli studenti iraniani in lotta
anche in questi giorni per la democrazia e quindi per la libertà, ha
lanciato al Sindaco di Roma ed a tutti i Sindaci d'Italia una proposta
altamente simbolica : intitolare una strada al "9 luglio 1999", data che
ricorda la più grande manifestazione degli studenti iraniani contro il
regime dittatoriale integralista.

Da questo modesto spazio rilancio al Comune di Livorno la proposta,
ricordandone anche un'altra da mesi avanzata : concedere, come hanno già
fatto alcuni Comuni d'Italia, la cittadinanza onoraria al soldato Gilad
Shalit, ormai da anni ostaggio di un altro regime dittatoriale
integralista,quello di Hamas, e del quale non si hanno notizie certe in
barba ad ogni convenzione internazionale ed ad onta dei minimi
parametri di civiltà applicabili.

Non si tratta, in nessuno dei due casi, di sposare aprioristicamente
cause di parte ma di ribadire il nostro democratico sentimento verso il
rispetto della libertà e dei diritti basilari dell'uomo.

Mi auguro che Livorno non rimanga silente.

Gadi Polacco

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www.liberalivorno.it

giovedì 11 giugno 2009

Berlusconi chieda a Gheddafi l'estradizione per il terrorista Al Zomar

Nahum ( Unione Giovani Ebrei d’Italia): “ Berlusconi chieda a Gheddafi l’estradizione per il terrorista  Al Zomar”.

 

“ Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in questi giorni come vediamo è impegnato a tessere relazioni commerciali, politiche, militari e sociali con il leader libico Gheddafi , si dimentica, che lo stesso Gheddafi presta il fianco e offre un tetto all’assassino di Stefano Gay Teche un bambino di soli due anni che aveva come unica colpa l’essere ebreo- dichiara Daniele Nahum, Presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia, che prosegue -  molto spesso questo esecutivo di Governo si è mostrato intransigente ed esigente nei confronti di Paesi che ospitano personaggi che hanno legato la propria attività  ad episodi terroristici negli anni ’70  e proprio per questo non capiamo l’amnesia da parte di Berlusconi su questo tragico episodio.”

“ Per una vera pacificazione storica con la Libia crediamo, che la consegna al Governo italiano di Al Zomar sia un atto indispensabile- continua Nahum che conclude- altrimenti saremmo costretti a pensare che le parate e le parole di questi giorni siano esclusivamente una ostentazione di una politica estera di facciata che si dimostra carente nelle questioni reali e fatto ancora più grave che per questo Esecutivo esistano terrorismi di serie A e vittime di serie B”.  


mercoledì 10 giugno 2009

GHEDDAFI "LAUREATO" (SIC!)

www.moked.it



Una laurea per il colonnello

Pare che il Senato accademico dell’Università di Sassari voglia conferire al colonnello Gheddafi una laurea Honoris causa in giurisprudenza. I Radicali giustamente hanno protestato e raccolto firme contro questa beffa, ricordando che “non solo si tratta di un capo di Stato non eletto dal suo popolo e al governo da 40 anni, ma il suo regime si caratterizza per la sistematica violazione di tutti i diritti umani fondamentali e la negazione della nozione di stato di diritto. Conferirgli un titolo onorifico da parte di un ateneo italiano sarebbe un’onta per la patria storica del diritto nonché per la reputazione dell’università italiana”.
Ineccepibile: la realpolitk, o se si vuole la speranza di sponsorizzazioni, questa volta si tinge di tragicomico.

Gadi Polacco, Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

lunedì 8 giugno 2009

ISRAELE E OBAMA : UN'OPINIONE LIVORNESE DA ISRAELE

*Israele e Obama.*

Generalmente quando avviene in un paese uno scambio di governo, si
assiste anche a una svolta nella sua politica interna e internazionale,
ma nel caso della situazione mediorientale ci sono stati ultimamente due
cambi di governo, in Israele e negli USA, per cui lo scossone e' ancora
piu' forte, al punto che sarebbe piu' adeguato parlare di terremoto. E
in questo caso la cosa e' ancora piu' complicata dal momento che i due
cambi di rotta sono di segno opposto: negli Stati Uniti ha preso le
redini un presidente deciso a intraprendere una politica di
pacificazione generale, rivolta anche alla frangia intransigente e
teocratica del mondo islamico costituita dall'Iran, mentre in Israele si
e' formato un governo di destra con al centro il Likud di Netaniahu, una
frangia forte e intransigente costituita dai partiti religiosi e dal
"falco" Lieberman e una frangia socialdemocratica debole, il partito
laburista, un "barone dimezzato", che sta passando una grave crisi di
quantita' e soprattutto di qualita'.

Molti in Israele sono preoccupati perche Obama sta mettendo Netaniahu
con le spalle al muro e vedono in questo un inizio di abbandono
dell'appoggio incondizionato a Israele, altri sono ottimisti, perche'
vedono nel suo atteggiamento una possibilita' di pacificazione generale
nella zona, se il mondo arabo accettera' alla fine l'idea dell'esistenza
di Israele.

Netaniahu ha finora tenuto duro sui suoi due NO: alla costituzione di
uno stato palestinese e al processo Annapolis/RoadMap, ma probabilmente
dovra' retrocedere su qualche punto, se non altro sullo smantellamento
degli insediamenti illegali nei territori occupati della Cisgiordania.

Le elezioni in Libano, vinte dal partito antisiriano, sono un fatto
positivo, anche se il Hisballah sembra in crescita. Con questa vittoria
la stessa democrazia libanese si e' salvata per un pelo, immaginiamo
come potrebbe il Libano restare democratico se avesse preso il potere un
partito islamico di obbedienza siriano iraniano. Ma il presidente
Hariri, di fronte alle pressioni siriani e sciite, dovra' sicuramente
scendere a compromessi se vorra' mantenere il potere, e Israele dovra'
continuare a stare con gli occhi bene aperti anche in direzione Nord.
Speriamo bene.

Daniel Haviv (Cabib)

venerdì 5 giugno 2009

Ma dove si trova Gerusalemme ? Per il Comune di Livorno pare che sia "Gerusalemme Orientale,Asia".....

Egregio Direttore,
gli italiani residenti all'estero, come noto, da tempo votano e quindi
ricevono i certificati elettorali ove sono residenti. Un caso è sorto
con i connazionali residenti a Gerusalemme, capitale d'Israele anche da
prima della riunificazione avvenuta con la guerra dei Sei Giorni.
Diversi Comuni italiani,infatti, si sono lanciati in ardite elaborazioni
che, almeno questo, è sperabile che non abbiano occupato per ore ed ore
solerti funzionari pubblici.
Il Console Luciano Pezzotti,richiesto di informazioni in merito,ha
infatti spiegato che le direttive in merito non sono impartite dal
Ministero e nemmeno dalle rappresentanze diplomatiche,se ne occupano
appunto i singoli Comuni interessati, pur rilevando come fantasiose
indicazioni non appaiano in sintonia con le direttive delMinistero,non
chirendo però quali esse siano.
Per il Comune capitolino,comunque, si deve scrivere
"Gerusalemme,Palestina",forse in ricordo di trascorsi storici da potenza
occupante,mentre la municipalità di Milano appare aggiornata e quindi
indica "Gerusalemme,Israele".
Il nostro Comune pare ijvece che si sia esibito alla grande, intestando
addirittura "Gerusalemme Orientale,Asia", indicazione che potrebbe porre
onestamente dei problemi a dei postini di primo pelo.
Un chiarimento ministeriale è decisamente opportuno ma,al momento,
rimane il dubbio : degenerazioni d'apparato o degenerazioni politiche?
Grazie e cordiali saluti,

Gadi Polacco

www.livornoebraica.org

Ma dove si trova Gerusalemme? Per il Comune di Livorno pare che sia "Gerusalemme Orientale,Asia" !

Egregio Direttore,
gli italiani residenti all'estero, come noto, da tempo votano e quindi ricevono i certificati elettorali ove sono residenti. Un caso è sorto con i connazionali residenti a Gerusalemme, capitale d'Israele anche da prima della riunificazione avvenuta con la guerra dei Sei Giorni.
Diversi Comuni italiani,infatti, si sono lanciati in ardite elaborazioni che, almeno questo, è sperabile che non abbiano occupato per ore ed ore solerti funzionari pubblici.
Il Console Luciano Pezzotti,richiesto di informazioni in merito,ha infatti spiegato che le direttive in merito non sono impartite dal Ministero e nemmeno dalle rappresentanze diplomatiche,se ne occupano appunto i singoli Comuni interessati, pur rilevando come fantasiose indicazioni non appaiano in sintonia con le direttive delMinistero,non chirendo però quali esse siano.
Per il Comune capitolino,comunque, si deve scrivere "Gerusalemme,Palestina",forse in ricordo di trascorsi storici da potenza occupante,mentre la municipalità di Milano appare aggiornata e quindi indica "Gerusalemme,Israele".
Il nostro Comune pare ijvece che si sia esibito alla grande, intestando addirittura "Gerusalemme Orientale,Asia", indicazione che potrebbe porre onestamente dei problemi a dei postini di primo pelo.
Un chiarimento ministeriale è decisamente opportuno ma,al momento, rimane il dubbio : degenerazioni d'apparato o degenerazioni politiche?
Grazie e cordiali saluti,

Gadi Polacco

www.livornoebraica.org