giovedì 22 gennaio 2009

GIORNATA DELLA MEMORIA - IL PROGRAMMA A LIVORNO

MANIFESTAZIONI PER IL GIORNO DELLA MEMORIA

 

  • 22.01.09         Visita degli alunni delle scuole medie superiori e di una delegazione della                      Comunità e della Provincia al museo all'aperto “Campo degli Eroi” di                                Casciana Terme:
  • 26.01.09         ore 9,30 presso il Cimitero Ebraico di via don Aldo Mei, deposizione di una               corona alla lapide dei Deportati, alla presenza delle Autorità cittadine;

                                   ore 19 presso l'Istituto Musicale P. Mascagni di via Galilei 40: inaugurazione                           delle mostre “La scuola durante le leggi razziali” e “2000-2009 la giornata                           della memoria – nove anni di iniziative”

                                   degustazione cibi kasher della tradizione sefardita.

       Le mostre saranno anche a Cecina dal 20.2 al 27.2, a Piombino dal 1.3 all'8.3 ed a Portoferraio dal 12.3 al 17.3

                                   ore 21 presso l'Istituto Musicale P.Mascagni di via Galilei 40: intervento                                             musicale a cura dell'Istituto Musicale P.Mascagni

  • 27.01.09         ore 16,30 presso la Sala Consiliare della Provincia, alla presenza delle                                    Autorità cittadine incontro con Gad Lerner sul tema “la scuola durante le                   leggi razziali”. Seguirà la consegna delle pergamente ai familiari di Franco                  Franchini e di Bino Raugi per l'iscrizione nel Giardino della Pace a                             Gerusalemme.

                                   Nell'ambito delle manifestazioni organizzate dall'Associazione Socio                                        Culturale l'Ordigno di Vada, presso il Teatro l'Ordigno di Vada alle ore 21,30                                     il Coro E. Ventura della nostra Comunità terrà un concerto di canti ebraici                                   della tradizione Yddish e sefardita.

  • 28.01.09         fino al 28.02.09 apertura straordinaria con visite guidate per le scuole del                                territorio del Museo Ebraico di via Micali.

                                   ore 17,30 presso il Centro Donna di Largo Strozzi 3: Concerto Yiddish

  • 29.01.09         ore 9,30 presso il Cinema 4 Mori: proiezione per i ragazzi delle scuole medie              superiori del film “il pane della memoria” di Luigi M.Faccini.    Seguono                  testimonianze dirette e dibattito.
  • 28.02.09         presso il Museo Ebraico di via Micali: In occasione del termine delle visite                   guidate, sarà effettuata la lettura dei testi di G. Minghetti e di brani del libro              “un bambino nella tempesta” di Ariel Paggi.

 

 

mercoledì 14 gennaio 2009

Il prezzo della terra perduta ( Sergio Molco,da Israele)

> Zahal ( o Tsahal, l'esercito di difesa israeliano,,come esercito
> popolare sia nelle sue reclute di leva che nella sua riserva e` sempre
> stato guardato ,oltre che per la sua attivita`
> militare, anche come un laboratorio per studiare gli aspetti sociali
> del paese in continua trasformazione , data la particolare situazione del
> suo stato di guerra continua ai confini dal suo nascere e
> l'assorbimento di centinaia di migliaia di emigranti eterogenei :
> tutti parte di uno stesso popolo in formazione ,ma di provenienze tra
> le piu` lontane geograficamente e soprattutto diverse
> culturalmente..Il naturale attrito di questa enorme compagine di
> persone nell'inserimento nella vita comune meriterebbe uno studio
> approfondito che esula dall'attenzione alal quale richiamo in questo
> articolo,che si rivolge alla straordinaria trasformazione del pubblico
> religioso che e` passato in pochi anni da uno stato di quasi
> assenteismo ad una partecipazione sempre piu` massiccia in tutti i
> corpi , compresi i piu` speciali e sofisticati ,ell'esercito e dove
> la sua presenza si fa ognora piu` sostanziale nei gradi di uffficiale
> medio alti ,nascenti da una base dove la parola d'ordine e` il
> volontariato ,.la qual cosa ha un aspetto ancora piu` inaspettato
> soprattutto dopo il cambiamento di politica da parte dei governi di
> quest'ultimo decennio: esecutivi che si vanno sempre piu`
> allontanando da un appoggio senza condizioni nei confronti degli
> insediamenti nei "territori".Questo cambio di direzione e` sfociato
> nella ritirata dalla striscia di Gaza tre anni or sono ,decisione che
> ha provocato una spaccatura nella solidarieta` tra tutti gli strati
> della popolazione . Ciò e` capitanato da quello che e` ormai definito
> come " lo stato di Tel Aviv,citta`- stato di orientamento
> capitalistico americano" in contrapposizione con lo" stato di
> Giudea " che si sta formando ideologicamente nei "territori" di
> Giudea e Samaria ,prevalentemente abitati dai religiosi nazional
> sionisti .Questi, durante il dolorosissimo ritiro dalla strisca di
> Gaza voluto da Sharon ,fino allora indefesso patrocinatore degli
> insediamenti in un contesto del sistema di difesa del "grande Israele
> ",sembrava che si sarebbero dissociati dal partecipare
> all'arruolamento in quell'esercito che fu chiamato a strapparli dalla
> casa e dalla terra che, sotto la guida dei vari governi anche di
> diverso orientamento politico,avevano fatto fiorire a seguito della
> guerra dei sei giorni. I tumulti ,contenuti da una liedership
> responsabile e da un'opposizione passiva ma caparbia, lo facevano
> prevedere Eppure quasi inspiegabilmente vediamo ora ,in questa che non
> e` stata ancora definita guerra ufficialmente ,gli stessi giovani
> religiosi che danno un apporto preponderante ,purtroppo anche di
> caduti ,nei luoghi che dovettero abbandonare tre anni fa per un
> progetto di utopica distensione che vediamo ora completamente fallito,
> situazione ben rappresentata dall'integralismo di Hamas che ha
> praticamente occupato Gaza.

domenica 11 gennaio 2009

RACCOLTA DI FONDI PER I BAMBINI DI GAZA : IL GARANTE E' MONSIGNOR KALASHNIKOV, ALL'ANAGRAFE HILARION CAPUCCI!!!

Egregio Direttore,
da "Il Tirreno" del giorno 11 gennaio 2009 apprendo dell'iniziativa del CIEP, "ospitato dal gruppo consiliare di Rifondazione in Regione", per la campagna di raccolta fondi denominata "SOS Palestina" in favore dei bambini di Gaza.
Aiutare i bambini e le popolazioni civili in qualsiasi scenario di guerra è cosa altamente lodevole ed anche assai delicata, dovendosi assicurare che quei fondi non vengano distratti dal loro nobile scopo.
Certo, diversamente ad esempio dalla donazione mediata dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità Ebraica di Roma ed affidata al Governo italiano (300.000,00€ in medicinali, 2/3 a Gaza ed 1/3 ad Israele che li utilizzerà,praticamente,nell'ambito della propria  protezione civile ,attiva nel mondo così come nei suoi ospedali che non si peritano certo di curare anche palestinesi), le iniziative adottate da  associazioni ispirate alla cosiddetta "sinistra radicale" conoscono solo i sofferenti di una parte, al punto che si concretizza il sospetto che non interessi tanto chi soffre, bensì il strumentalizzarlo per farne un'ulteriore occasione di propaganda antisraeliana, secondo un'atavica ed obsoleta fissazione di questi settori politici che sembrano non essersi accorti del passare dei decenni e del mutare della storia.
Tragicomico poi il fatto che nel "comitato di garanti" dell'iniziativa vi sia Hilarion Capucci, sommessamente indicato quale "ex arcivescovo di Gerusalemme" : questi a metà degli anni settanta del secolo scorso venne colto in flagrante mentre, a bordo della sua Mercedes, trafficava armi per conto dei terroristi palestinesi!
Arrestato dalle autorità israeliane, "monsignor kalashnikov" venne scarcerato dopo tre anni (la condanna ne prevedeva dodici) a fronte dell'impegno assunto dal Vaticano di non fargli più mettere piede in Medio Oriente, promessa durata forse un anno o poco più (nel 1979 ad esempio partecipava,trionfalmente accolto,al consiglio nazionale OLP a Damasco....).
Se Hamas, movimento terroristico ed integralista islamico , è oggi il vero problema dei palestinesi di Gaza, vessati e strumentalizzati  al pari anche della piccola comunità cristiana, chi sostiene all'estero questa banda e si circonda di figuri come Capucci,non si dimostra certo amico di quei civili palestinesi ai quali strumentalmente si richiama.
Secondo il detto americano: con amici così, chi ha bisogno di nemici?!
Cordiali saluti,
Gadi Polacco

Israeliani, drusi e palestinesi stessi : una riflessione livornese da Israele.

> Contrariamente agli stereotipi con i quali, spesso, si è abituati nel
> mondo a giudicare Israele per le sue azioni di difesa che vengono
> quasi sempre considerate come aggressione contro l'inerme popolo
> palestinese , nonchè al servizio della superpotenza americana che ci
> "sovvenziona"per mettere alla prova tutte le piu` sofisticate
> invenzioni belliche ,si dovrebbe invece considerare meglio la natura
> dell'appoggio concesso al giovane stato d'Israele da parte dell'intera
> popolazione drusa sia in Israele, con la massiccia presenza nelle
> forze armate ed il loro contributo di sangue versato durante i 60 anni
> d'indipendenza ,come pure all'esterno (nel Libano) dove il loro
> sostegno alla nostra causa non e` mai venuto meno: ciò sicuramente
> deriva in buona parte anche dalle incessanti vessazioni che hanno
> dovuto sempre subire dai loro assai scomodi vicini palestinesi .
> Parallelamente a questo importante dato di fatto, ci sarebbe da
> menzionare anche come all'interno della compagine palestinese stessa,
> Israele ha sempre trovato ( con una certa facilità) migliaia di
> persone disposte ad "arruolarsi" nelle sue file : parlo di quelli
> che troppo superficialmente vengono definiti "mashtapim",ovvero
> collaborazionisti prezzolati ,mentre sarebbe più opportuno esaminare i
> motivi piu` profondi di questa collaborazione ,al di la` quindi dei
> puri e semplici scopi di lucro ,mentre un'altra componente della
> popolazione palestinese (senza doversi "macchiare di tradimento alla
> causa) "cerca in tutti i modi di acquistare la cittadinanza israeliana
> per poter finalmente condurre una vita normale all'interno della
> societa` israeliana , apprezzata durante i decenni di "occupazione " e
> che ha fornito un 'onesta occupazione a decine di migliaia d'operai
> che con gioia venivano a lavorare nei cantieri "ebraici" , come in
> tutte le altre infrastutture dei servizi israeliani,a fronte delle
> necessita` di assoldare lavoratori proprie di una società in
> rapidissimo sviluppo.
> Io stesso ho potuto constatare ,nei vari ristoranti italiani che ho
> condotto, come questa moltitudine di giovani e` ,o meglio era
> ,assetata di imparare per mettersi al passo con la societa` moderna
> che veniva loro incontro a braccia aperte , sottraendoli ad un destino
> di stagnazione a canoni di vita di tipo feudale. Spesso poi,
> ritenendo di potersi meglio avvicinare al modello di società libera
> nella quale si erano trovati inseriti,non si peritavano perfino di
> darsi nomi ebraici per "nascondere" la loro provenienza ,dopo aver
> acquisito domestichezza con la lingua ebraica, facendo ogni sforzo
> per parlarla senza inflessioni che "tradissero" la loro proveniebza
> ,cosa che in genere veniva coronata con successo al punto da sfociare
> talora in convivenze e matrimoni quanto mai problematici per la
> tensione sempre viva sotto la pelle dei due popoli in contesa. C'e` da
> dire inoltre che la cittadinanza israeliana e` cosi` apprezzata, per
> tutti i valori democratici che questa riveste ,che nessuno tra i
> palestinesi che l'hanno ricevuta (automaticamente per la loro
> residenza nei confini concordati ,o quelli che l'hanno acquistata per
> volonta` governativa ,come a Gerusalemme, e ancora di piu` quelli che
> l'hanno acquistata a duro prezzo attraverso l'unificazione familiare
> ,attraverso matrimoni o addirittura pagando a impiegati corrotti per
> falsificare documenti ) ci rinuncerebbero : questi si guardano bene
> dal bruciare questo documento come fanno con facilita, in tanti
> luoghi, ` con le bandiere di Israele e degli Stati Uniti. Secondo la
> mia conoscenza della popolazione palestinese, la stragrande
> maggioranza di essa propende per una soluzione equa di spartizione
> ,piuttosto che propugnare una guerra ad oltranza come cerca di portare
> avanti la loro classe dirigente a Gaza .E` noto che in Cisgiordania la
> musica e` diversa : ma tutti sembrano avere le mani legate dagli
> estremisti che non permettono loro di addivenire ad una conclusione di
> storica pacificazione tra questi due popoli , pace che darebbe luce ad
> un processo enorme di sviluppo dell'intera zona mediorientale ,
> preferendo purtroppo scegliere il cieco odio antisraeliano che per
> loro e` il fuoco con il quale si propongono di distruggere, non ci si
> facciano illusioni, tutta la civilta` occidentale.
(Sergio Molco, Israele)

giovedì 8 gennaio 2009

BOICOTTIAMO IL TERRORISMO AL SUPERMERCATO O PRESSO IL TUO NEGOZIO DI FIDUCIA!



ACQUISTANDO PRODOTTI IL CUI CODICE A BARRE INIZIA CON IL NUMERO 729 CONTRIBUISCI A SOSTENERE CHI COMBATTE IL TERRORISMO!

SOSTENIAMO ISRAELE - ROMA 10 GENNAIO 2009

INIZIATIVA "CON ISRAELE,PER LA LIBERTA',CONTRO IL TERRORISMO" - ROMA, 14.01.09 - MONTECITORIO (dal sito del Deputato Fiamma Nirenstein)

Manifestazione "con Israele, per la libertà, contro il terrorismo",
mercoledì 14 a Montecitorio <articoli.asp?Categoria=11&Id=2081>
Cari amici,

questo è in buona parte il risultato della risposta positiva all'appello
a scendere in piazza, insieme all'entusiasmo dimostrato da un gruppo di
parlamentari dell'Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele.
E' una bellissima occasione per essere vicini a Israele, per sostenere
l'unica democrazia in Medioriente, la libertà e la lotta contro il
terrorismo.

"Dopo 8 anni di attacchi missilistici e il rifiuto da parte di Hamas di
rinnovare la tregua, Israele ha deciso di fare ciò che qualsiasi altro
stato avrebbe fatto da tempo: difendere i suoi cittadini, cercare di
fermare il continuo attacco proveniente da Gaza, cambiare la situazione
sul terreno così da garantire il proprio diritto alla sicurezza.
Il conflitto è sempre doloroso: auspichiamo la fine delle sofferenze dei
civili innocenti da ambo le parti e sosteniamo l'Italia nel suo sforzo
umanitario. Ma non possiamo fare a meno di notare come questo scontro
sia reso particolarmente duro a causa dell'uso di civili come scudi
umani da parte di Hamas. Resta in noi la speranza che da questo
conflitto possa uscire un Medioriente meno tormentato dall'odio
integralista e meglio predisposto alla pace.
Hamas è un gruppo terroristico particolarmente distruttivo, come
riconosciuto dalla stessa Unione Europea. Esso non rappresenta solo se
stesso: i suoi stretti rapporti con l'Iran, la Siria e gli Hezbollah e
la presenza a Gaza di Al Qaeda, rendono questo confronto un episodio
decisivo nella guerra delle democrazie contro il terrorismo. Tutti noi
speriamo che presto si ritorni a una situazione di quiete, ma, proprio
per questo, pensiamo che sia indispensabile evitare che Hamas torni a
bombardare i cittadini israeliani e che cessi la sua politica di
esportazione dell'odio e dell'intolleranza.
Per questo, l'ufficio di presidenza dell'Associazione parlamentare di
Amicizia Italia-Israele ha ritenuto di dover promuovere una
manifestazione "con Israele, per la libertà, contro il terrorismo". La
manifestazione si terrà, nella forma di una maratona oratoria, mercoledì
14 gennaio, dalle h. 18:30 alle h. 20:00, di fronte a Montecitorio".
Ufficio di presidenza: On. Enrico Pianetta, On. Fiamma Nirenstein, On.
Gianni Vernetti, Sen. Rossana Boldi

mercoledì 7 gennaio 2009

Una lettera a "Repubblica" da Israele (a commento di un articolo di Sofri)

Quella foto tremenda mi lascia terrorizzato, tristissimo, il cuore piange a squarciagola e mi dice che qui c'e' qualcosa che non va, anzi che tutto non va. Niente non va. Come e' possibile che a soli 60 anni dalla Shoa nascano ancora foto come queste, cosi' come quelle del VietNam, Darfour, Tutu-Tutsi, ecc ecc (la lista e' vergognosamente lunga).

E poi Sofri si chiede: Ma lo spregevole cinismo di Hamas libera Israele dalla responsabilità verso quelle donne, quei vecchi, quegli uomini, quei bambini? Che il mio nemico si nasconda dietro scudi umani mi autorizza a colpire?

Dopo averci pensato a lungo, rispondo di si' ad entrambe le domande, e lo dico con molte riserve di ebreo e di israeliano, per il quale la vita umana, qualunque vita umana, e' sacrosanta, sicuramente molto di piu' che per i terroristi del Hamas, che appunto usano quei poveretti come scudi umani. Non capisco bene di quale responsabilita' Sofri parla. Israele non governa piu la striscia di Gaza da tre anni, per cui la responsabilita' per l'incolumita' e il benessere degli abitanti di Gaza e' tutta del Hamas che vi governa, e grazie a Dio non piu di Israele. Il governo isreliano e' responsabile dell'incolumita' dei cittadini israeliani e verrebbe meno a questo suo compito se non cercasse di mettere a tacere i lanciarazzi del Hamas, anche se questi sono collocati nel cortile di scuole. In altre parole: supponiamo che il governo israeliano si sentisse responsabile verso quelle donne, quei vecchi, quegli uomini, quei bambini e non cercasse di fermare il lanciarazzi suddetto. Che cosa succederebbe un minuto dopo? Una scuola di Ashkelon o di Sderot verrebbe colpita e verrebbero sepolti dalle macerie bambini che eventualmente non farebbero a tempo ad entrare in un rifugio. Si puo chiedere a un governo qualunque di tradire il suo compito fondamentale? Il governo italiano, in quelle condizioni, lo farebbe?

In ogni caso il governo israeliano ha dimostrato in tutti questi giorni di guerra di sentire si' un certo grado di responsabilita' verso la popolazione civile di Gaza, dato che, come ha dichiarato piu volte, Israele non e' in guerra contro i Palestinesi ma contro quel gruppo di terroristi che lo sta malgovernando e sfruttando, e ha lasciato passare per i punti di confine centinaia di camion di viveri e medicinali.

Cordialmente e con un grande augurio di Pace, Shalom,

Daniel Haviv

Haifa, Israel

lunedì 5 gennaio 2009

MINICOMUNITANDO : Boicottaggio Vero dei prodotti Israeliani... Non comprate prodotti.... - RINGRAZIAMO INVECE PER L'INFORMAZIONE ED USIAMOLA PER CERCARE MEGLIO PRODOTTI ISRAELIANI DA ACQUISTARE!!! -AIUTI UMANITARI - RADIO E TV DA ISRAELE



COMUNITANDO
www.livornoebraica.org
Un grazie all'amico che ha segnalato la cosa, ma anche un grazie ad Alidina per averci facilitato la ricerca di prodotti israeliani da acquistare!
Un saluto a tutti e...buoni acquisti,
Gadi


I....... - Livorno ha scritto:

Per notizia e per controbattere invio questa infame propaganda.

Tenete duro e coraggio.

A.....

 


Da: Altieri [mailto:......@libero.it]
Inviato: domenica 4 gennaio 2009 21.31
A: avvocato.........@alice.it; Destinatari nascosti:
Oggetto: Boicottaggio Vero dei prodotti Israeliani... Non comprate prodotti con il Codice a Barre cifre... 729

 


--- Sab 3/1/09, Alidina B......M............  ha scritto:

attuiamo un "Embargo" commerciale verso i terroristi... Comprate prodotti con il Codice a Barre cifre... 729 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cominciamo con qualcosa di piccolo... ma, in questo mondo governato dal mercato, efficace:

quando andate al supermercato, nei negozi, nei mercati controllate la provenienza dei prodotti che acquistate.

 Se il codice a barre riporta il numero 729 comprateli!!!!!!!

Cominciamo a togliere qualche arma a chi ne sgancia a tonnellate sulla popolazione israeliana.


 
PRODOTTI MADE IN ISRAEL....

Revisione del testo a cura di COMUNITANDO
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PARLANDO DI AIUTI UMANITARI
Subject: Humanitarian aid to Gaza following the 6-month calm  Humanitarian aid to Gaza following the 6-month calm Ministry of Foreign Affairs 4 Jan 2009  Israel continues to ensure that the civilian population in the Gaza Strip  receives food, medicines and other humanitarian necessities, even as Hamas  and other terrorist groups launch dozens of missiles daily at Israeli  communities.   Since the beginning of Operation Cast Lead on December 27, 2008, Israeli  defense officials at the Coordination and Liaison Administration (CLA) have  been working together with the international organizations in the Gaza Strip  as well as various governments in order to assess the humanitarian needs,  requirements and make the necessary response. Since the beginning of the  operation, and on a daily basis, the international community has been able  to increase the amount of goods supplied to Gaza.  Since the beginning of Operation Cast Lead some 400 truckloads of  humanitarian aid have been transferred at the request of the international  organizations, the Palestinian Authority and various governments.  Preparations are underway to facilitate further shipments expected to arrive  in the coming days. 10,000 tons of humanitarian aid delivered to Gaza throughout the week 226 dual nationals were evacuated from Gaza 2000 units of blood were donated by Jordan 5 ambulances donated by Turkey 5 ambulances transferred from the West Bank on behalf of the Palestinian Red  Crescent Society 20 people were evacuated to Israel for medical needs, including two injured  children.   All reports indicate that there are sufficient medicine and food in Gaza.  The crossings to Gaza are open for the transfer of humanitarian aid from all  international organizations, in full cooperation with the Israeli  authorities and without restriction. Details of humanitarian aid transferred to the Gaza Strip via Israeli  crossings: January 2, 2009 Israel transferred 64 trucks carrying 1,530 tons of humanitarian aid  (including basic foodstuffs, medicines and medical supplies, tents and  generators) via the Kerem Shalom crossing. Among the trucks were 25 UNRWA  trucks, eight trucks of food donated by Turkey, and three trucks of medical  equipment from the WHO. . Israeli humanitarian aid to the Gaza Strip 2-Jan-2009  January 1, 2009 60 trucks, with approximately 1,360 tons of humanitarian aid, medical  supplies and medication were conveyed through Kerem Shalom cargo terminal. . Israeli humanitarian aid to the Gaza Strip 1-Jan-2009 December 31, 2008 93 truckloads carrying some 2,500 tons of humanitarian aid, medical supplies  and medications were transferred through the Kerem Shalom crossing. The  World Food Programme notified the Israeli authorities that their food  warehouses in the Gaza Strip are full, with a two-week supply, and they do  not require further shipments. The Nahal Oz fuel crossing remains closed due to continuing fire in the  area. Twelve Palestinians, including two children, were transferred to Israeli  hospitals. . Israeli humanitarian aid to the Gaza Strip 31-Dec-2008  December 30, 2008 93 truckloads carrying 2,366 tons of humanitarian supplies as well as five  ambulances donated by Turkey were transferred to the Gaza Strip. A Red Cross  plane arrived with medical supplies for the hospital operating room. The aid included food and medicine provided by the World Food Programme,  UNRWA, UNICEF, the ICRC, the World Health Organization, Doctors without  Borders, and Care International, as well as donations from Egypt, Jordan,  Qatar and Turkey. . Israel increases humanitarian effort to the Gaza Strip - 30-Dec-2008 December 29, 2008 63 trucks with 1,545 tons of humanitarian goods (food, medicines and medical  supplies) were delivered via the Kerem Shalom crossing. Most of the aid was  provided by the International Red Cross, UNRWA, Doctors without Borders, and  Care International. Five ambulances from the Palestinian Red Crescent  Society (PRCS) in Ramallah passed through, at the request of the  International Red Cross (ICRC). 1,000 units of blood donated by the  Hashemite Kingdom of Jordan were also delivered. Although scheduled to open, the Nahal Oz fuel depot remained closed due to  rocket attacks nearby. Erez crossing: Four people (patients and their escorts), and ten  international staff, including a pregnant FAO employee and her Palestinian  husband, left the Gaza Strip and crossed into Israel. December 28, 2008 At the request of international organizations (the International Red Cross,  UNRWA, WFP) and of the Palestinian National Authority in Ramallah, 23  truckloads of humanitarian goods such as flour, medicines and medical  supplies, were transferred via Kerem Shalom crossing.  Photos: IDF Spokesperson December 26, 2008 Kerem Shalom: 63 trucks delivered1496 tons of goods - flour, oil, sugar,  rice, salt, milk powder, hatching eggs and medicines. December 21-25, 2008 Erez crossing: 145 people (patients and their escorts) crossed into Israel  for medical treatment  The Unit for Coordination of Government Activities in the Territories  reports daily on the general humanitarian situation in the Gaza Strip. Humanitarian aid includes food, medicines and medical equipment, tools and  materials for esssential humanitarian infrastructures, and a certain amount  of diesel fuel. Cement, sand, gravel and steel are not considered to be  humanitarian aid.  Different crossings are designated for different types of humanitarian aid: Karni Crossing:  grains such as wheat, barley, soy beans, corn, sesame  seeds, animal feed and aggregate Kerem Shalom and/or Sufa Crossing: food, hygiene products, tools and raw  materials for essential infrastructures, medicines and medical equipment;  and a myriad of other items - ranging from school books to wheel chairs -  needed by the civilian population. Nahal Oz: diesel fuel for transportation and for the local Gaza power  station, petrol, and gas for cooking and heating, according to an assessment  of civilian needs mandated by the Israeli court. Erez Crossing: two-way traffic of international organizations' staff between  Israel and Gaza ; Gaza residents seeking medical treatment in Israel or the  Palestinian Authority, together with the people accompanying them ("medical  evacuations"); and Palestinian civilians with various humanitarian needs.  This crossing is open every day, even when the other crossings are closed.   ------------------------------  From: imra@netvision.net.il

INDICAZIONI UTILI PER SEGUIRE RADIO E TV ISRAELIANE
(grazie a Paolo S. per la segnalazione)

Per vedere in diretta le notizie dalla televisione Israeliana Keshet TV Arutz 2 : http://it.delicast.com/tv/Israele/Keshet_TV
Per sentire in diretta la radio Galei Zahal: http://it.delicast.com/radio/Israele/Galgalatz_FM

SU WWW.LIVORNOEBRAICA.ORG e su LIVORNESIM (potete accedere dal sito, andando ai link) testimonianze livornesi da Israele.

Una panoramica livornese da Israele

Sergio Molco (Israele)
4.1.09
Le mie prime visite qui ,a Bet Meir ,avvennero molti anni fa quando mi aggregai ad un gruppo di " affiliati" dediti allo studio della Kabbala`,
 in una delle numerose grotte che abbondano in questa zona della riserva naturale del "Masrek",cosi` denominato perche` appariva
in distanza come un pettine irto di punte, per i suoi pini che crescono folti su queste colline sulla strada che congiunge Tel aviv con
Gerusalemme .Allora non immaginavo che da questo bellissimo punto d'osservazione su uno spazio di quasi cento chilometri di costa
dalla zona di Gaza e fino ad oltre Natania ,si sarebbe rivelato anche come un osservatorio per seguire il movimento aereo delle nostre
forze che combattono al sud del paese contro  Hamas.Oltre a cio` da qui si percepisce anche il rimbombo per ora lontano dei
bombardamenti di ambo le parti ed i cannoneggiamenti verso le zone dalle quali i terroristi di Hamas tengono in scacco
una popolazione civile, vicina al milione di anime ,paralizzata ormai dall'inizio delle operazioni difensive decise dal governo .
Tutto cio` provocato da una setta  fanatica sovvenzionata e guidata dall'Iran ,col sostegno di altri paesi arabi e organizzazioni terroristiche,
che con una indiscriminata gettata di missili di ogni genere ,in appena quaranta chilometri  è in grado di mettere a repentaglio la vita di cosi` tanti cittadini inermi .
Per fortuna ed anche per la preparazione anticipata a questi eventi le vittime sono abbastanza limitate ,anche se nessuno puo` valutare
 le estreme conseguenze di una situazione che martella da anni tutta la zona a sud del paese dal punto di vista psicologico e che
si riversa negativamente ,inoltre, nell'economia gia` danneggiata dalla crisi mondiale .Sempre piu` gente sente il bisogno di doversi allontanare dalle proprie cittadine in cerca di luoghi 
 sicuri per allevare i propri figli ,provati da anni di continui allarmi , ora che la sicurezza personale riveste sempre piu` motivo di decisioni cocenti
che una volta erano provocatie dalla situazione economica e culturale di livello molto piu` basso del centro del paese.
In questo senso le prossime elezioni saranno certamente un sismografo per valutare a chi l'elettore vorra` dare la sua fiducia per
assicurare un futuro di stabilita` economica e sicurezza al paese ,ed anche a chi vorra` dare la decisione di possibili accordi sulla questione territoriale
ancora aperta con i palestinesi e i siriani,ma soprattutto per cio` che concerne la definitiva situazione di Gerusalemme come capitale unificata ed indivisibile
d'Israele.Non c'e` dubbio che per questi temi il paese e` spezzato in due parti quasi uguali da anni ,cosa che ha provocato la caduta di tutti i governi
portandoli a elezioni anticipate che non hanno avuto l'effetto di sbloccare la situazione ,soprattutto per la renitenza provata dei capi
palestinesi, da Arafat in poi ,che si sono rifiutati sistematicamente di arrivare ad accordi che avrebbero assicurato loro la costruzione del proprio stato ,
accanto allo Stato d'Israele .La qual cosa deve far pervenire ogni persona di senso ,nonchè  senza pregiudizi  ,alla conclusione  che il vero disegno finale  degli oppositori di
Israele e` quello della sua distruzione .Molti in Israele pensano che questo loro ambizioso progetto possa venir "messo in atto", paradossalmente,  dagli stessi ebrei
come si e` potuto constatare dal fatto che la distruzione di tutto l'anello degli insediamenti nei dintorni di Gaza non e`servito minimamente ad avvicinarsi ad
una situazione pacifica ,come speravano quelli che appoggiarono Sharon nel prendere la decisione unilaterale di lasciare quella zona incostudita ,dato
che immediatamente e` stata usata come base per avvicinare le postazioni dei kassam e degli altri ordigni ai confini di Israele .
Percio` sostenere che il problema mediorientale verra` risolto con una "giusta " spartizione del  territorio e` vedere in maniera eufemistica una questione che ha
le sue radici , profonde ed antiche ,negli albori di questi popoli che si sono affacciati ultimamente all'attenzione mondiale ,e che risiede in definitiva
nella fede di come si dovrebbe governare la totalita` dell'umanita`.Da una parte,quella d'Israele, con la forza morale assurta  nello spirito delle profezie divine di un avvento messianico che assicuri pace
in tutti i cuori e dall'altra con la convinzione che il dominio avverra` con la forza delle armi e l'intimidazione del terrore islamico.

domenica 4 gennaio 2009

UNA TESTIMONIANZA LIVORNESE DA ISRAELE

di DANIELE CABIB (Israele)

Preghiera e tzedakà(beneficenza) vanno benissimo, ma i loro effetti sono imprevedibili,perche' dall'epoca dei profeti nessuno oggi e' in linea diretta con Lui.
Perciò io sono piu propenso a scrivere, scrivere, scrivere sul numero piu
grande possibile di giornali e sul farsi intervistare dal numero piu grande
possibile di reti TV. Come si sa, oggi la parte mediatica ha un'importanza
fondamentale in ogni guerra e per Israele questo e' sempre stato ancora più
vero che per gli altri, perchè ha estremo bisogno dell'appoggio
dell'opinione pubblica e dei governi, i quali a loro volta hanno bisogno
dell'appoggio popolare per stare in piedi. Le immagini dei bambini di Gaza
morti e feriti hanno avuto un effetto immenso nell'opinione pubblica nel mondo e
sono alla base delle manifestazioni popolari in tutte le capitali (e non)
intorno al globo, tutto senza che Hamas abbia fatto il minimo sforzo: e'
un servizio propagandistico che gli abbiamo dato noi, come sottoprodotto purtroppo
inevitabile dell'operazione "piombo fuso". Perciò adesso dobbiamo
controbilanciare questa loro facile propaganda con ancora più presenza
nostra nei media.
A quel manipolo che,leggo, ha dimostrato in piazza Cavour riproponendo usurati stereotipi,dobbiamo rispondere che non c'e' stato giorno che Israele non abbia
lasciato passare nella striscia decine di camion pieni di viveri e
medicinali (ieri 107 camion) anche nel bel mezzo delle operazioni, percio'
di quale accerchiamento si parla? Ma facciano il piacere!!!
Quale stato sopporterebbe per mesi di essere aggredito a razzi kassam e katiusha senza reagire? E quale stato nella storia dell'umanita' ha rifornito di viveri lo
stato vicino che lo ha aggredito?
La risposta e' quello che ha detto Shimon Peres all'inizio di questa operazione: Israele non e' in guerra contro i Palestinesi di Gaza, ma contro chi li spadroneggia , li opprime e aggredisce Israele : e io aggiungo che Israele e' dalla loro stessa parte, perche' loro e noi subiamo l'aggressione della stessa entita' terroristica che si chiama Hamas.
Un'ultima osservazione: l'entrata di truppe terrestri dentro la striscia ieri notte e' la dimostrazione lampante che per gli israeliani e'molto importante limitare al minimo le perdite di vite umane palestinesi, pronti per questo perfino a sacrificare la vita dei propri soldati(purtroppo ne e' morto uno oggi) per questo scopo. Altrimenti Israeleavrebbe potuto fare un bom bardamento aereo a tappeto e finire il tutto in un giorno solo. A quale prezzo? Non oso nemmeno immaginare il prezzo che questo sarebbe costato ai Palestinesi di Gaza, ma da parte israeliana non ci sarebbe stato nemmeno un ferito.

giovedì 1 gennaio 2009

Anno nuovo, pacifismo vecchio.

Il "pacifismo" soffre, fin dalla nascita, di gravi patologie quali il pregiudizio e l'unilateralità "trinariciuta", per dirla con Guareschi.: nonostante ciò si  illuse per qualche anno di godere di buona salute, ignorando le difficoltà congenite, mai poi queste hanno prevalso e praticamente da qualche tempo è in stato comatoso, anche se i superstiti non sembrano , drammaticamente, essersene resi conto.
Un trafiletto di cronaca locale della mia città riportava,pochi giorni or sono, la notizia che una pattuglia di nostalgici, perchè a questi assomigliano ormai coloro che non prendono atto dello scorrere della storia, appartenenti a  Rifondazione Comunista avevano organizzato un "presidio davanti alla prefettura...per chiedere la fine delle azioni militari di Israele a Gaza".
Povero Prefetto, già ha i suoi grattacapi con le questioni della provincia , figuriamoci poi se dovesse organizzare anche una spedizione punitiva contro uno stato estero...
In verità un buffetto sulla guancia di Hamas i presidianti l'hanno dato, definendo "irresponsabile" il lancio di missili su Israele, ma ovviamente i cattivi sono sempre gli israeliani, rei di "rappresaglia di violenza inaudita, sproporzionata  e complessivamente ingiustificata,dopo la rottura del cessate il fuoco" e ,appunto , l' "irresponsabile" lancio.
Insomma, questi discoli ragazzacci di Hamas saranno anche tali ma vanno capiti....segue poi la solita pioggia di farneticazioni, tipo "apartheid", "blocco" e "assedio" (evidentemente anche i problemi di confine con l'Egitto ,per i compagni di Rifondazione,sono colpa d'Israele!).
Più sforzo lo pone,obbiettivamente, il sito Peace Reporter nel quale tale Naoki Tomasini va alla ricerca di rabbini che "condannano l'aggressione su Gaza" concludendo, però e sconsolatamente, "ma sono in netta minoranza".
La ricerca giunge sino nello Yemen, dove "Suleiman Bin Yaqup, rabbino di una delle comunità ebraiche dello Yemen" dichiara che l'azione israeliana  “è contro ogni religione” e “costringe gli ebrei dello Yemen a stare chiusi in casa, per paura di ritorsioni da parte di gente che non capisce che gli ebrei yemeniti non c'entrano nulla con la campagna militare nei territori palestinesi”.
Può darsi che il suddetto la pensi così, certo lo Yemen non appare il luogo più adatto dove un ebreo possa esprimere la propria opinione : assente la democrazia, ma questo non credo che preoccupi i "pacifisti", in quel paese neanche trenta giorni or sono un ebreo è stato ucciso al grido di "convertiti o muori"!
Insomma, vi è assai da dubitare che i duecento ebrei yemeniti possano sentirsi garantiti, nei loro elementari diritti civili, da parte del governo di quel paese.
Non paga di questa opinione, ma bastava andare in Israele che democrazia piena è per trovare ogni posizione,l'impadiva articolista "pacifista" cita ammirata "il celebre rabbino pacifista Michael Lerner" e scova pure che "nei giorni scorsi a New York c'è stata anche una protesta degli ebrei ortodossi anti-sionisti" organizzata per chiedere “la fine del massacro a Gaza”.
Ma guarda, un'altra democrazia eppure anche gli USA non sono nelle simpatie dei "pacifisti" : e quale giubilo scoprire che "degli ebrei ortodossi anti-sionisti" , quelli che si erano fatti addirittura un viaggio in Iran  (pur di contrastare Israele) per andare a trovare quel bravo figliolo ( almeno per i "pacifisti") di Ahmadinjead  , chiedevano "la fine del massacro a Gaza"!
Insomma,per farla breve, anno civile nuovo ma "pacifismo" vecchio.