Nel rinnovare gli auguri per le varie festività in arrivo,anche a gennaio, un pensiero particolare e solidale agli amici cristiani che vedono,ancora e troppo spesso, i propri simboli religiosi strumentalizzati ,quando non
"scippati" , dalla politica .
E allora mi sia permesso ricordare, imbattendomi spesso in articoli o post sui social scorretti, alcune cose riguardo del presepe :
- non è non può essere ambientato in "Palestina". Questa denominazione dell'area si deve infatti ad Adriano, circa 135 anni dopo la collocazione temporale della narrazione del presepe,personaggio peraltro che rimane nella storia come uno dei più antisemiti e sanguinari. Comunque la si pensi circa la situazione politica nell'area, Palestina e palestinesi non c'entrano niente con quanto rappresentato dal presepe;
- non ci combinano niente nemmeno gli "arabi", con quell'ambientazione, in quanto questi in zona ci arrivarono verso l'anno 638.....;
- indipendentemente dalle posizioni politiche circa le odierne tematiche legate all'immigrazione, anche parlare di "profughi" appare francamente una forzatura (per quanto i sostenitori di questa tesi si appoggino sulla questione della fuga in Egitto).
Auguri quindi a tutti i vari credenti, a ciascuno secondo il suo, e buone cose anche a chi non crede : tutti uniti, almeno questo è il mio auspicio, nel rispetto della storia.....
Gadi Polacco
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