domenica 20 giugno 2010

Il 27 giugno 2010,a Livorno, un convegno sul grande Rabbino Azulay (detto Hidà)


Con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmi di Livorno ed il patrocinio di Provincia e Comune, si terrà presso la sala consiliare della Pronvincia di Livorno,a partire dalle ore 10.30 di domenica 27.06.10,un convegno sul grande Rabbino Haim Iosef David Azulay, detto e noto nel mondo ebraico e non solo anche come Hidà.

Prestigiosi gli ospiti che interverranno, esauriti i saluti di rito da parte della Comunità , del rabbino Capo Yair Didi che introdurrà l'argomento del consesso e delle Autorità cittadine :
ci sarà il Prof. Kiron dagli USA, il dr. Goldberg da Gerusalemme,il prof. Meghnagi da Roma.
Particolarmente importante sarà,è previsto nel primo pomeriggio,l'intervento del rabbino Alberto Moshè Somekh, profondo conoscitore della vita e delle opere del Hidà del quale ha in corso anche la traduzione in italiano di un volume.

Il bicentenario della morte del grande studioso,in realtà, risale ormai al 2006 : il convegno seppur giunge in ritardo, per alcune problematiche organizzative intercorse, testimonia comunque del grande ricordo che questa figura primaria del mondo ebraico ha lasciato,particolarmente all'interno della Comunità livornese.

Di seguito uno degli articoli che questo blog dedicò al Hidà nel 2006.




A DUECENTO ANNI DALLA MORTE DI RAV HAIM IOSEF DAVID AZULAY (z.l.)

A DUECENTO ANNI DALLA MORTE DI HAIM IOSEF DAVID AZULAY





L’ 11 Adar del 5566 moriva a Livorno, quest’anno corrispondente a Shabbath Zahòr (11 marzo 2006), Rav Haim Iosef David Azulay, noto anche come “Hida” e, riprendendo quanto scriveva Rav A.S.Toaff (z.l.) nel 1906, “non ci sembra fuor di luogo richiamare l’attenzione dei correligionari italiani,sulla figura di questo dotto meraviglioso che s’innalza gigantesca in mezzo a tanto splendore di scienza ebraica nel secolo XVIII”.





Con l’occasione correggendo quanto scritto, nel lodevole intento di commemorare Rav Kalon (z.l.) in un precedente numero di “Firenze Ebraica” da un esponente della Comunità livornese, il Hida era nato a Gerusalemme nel 1724 (5484) o,secondo altre opinioni,nel 1727 (5487) : errato è anche affermare che si fermò poco a Livorno, dove soggiornò due volte, prima nel 1756 e poi nel 1781 , quindi trattenendosi per ben venticinque anni, appunto sino alla morte che lo colse ultraottantenne.





Circondato dalla stima e dall’ammirazione di Rabbini,discepoli, cittadini ebrei e non solo, nonché dotato di fama internazionale, si stabilì a Livorno nella dimora messagli a disposizione nel Palazzo Pereyra .





Come ricorda sempre Rav A.S. Toaff (z.l.), “non usciva quasi mai ; per recitare le preghiere quotidiane scendeva al piano inferiore,nell’Oratorio che il Pereyra stesso aveva fondato”.





Celebre,ed ancor oggi ricordata, era la sua uscita verso il Tempio di Livorno in occasione dello Shabbath Teshuvà, accompagnata da ali di folla, nel quale teneva poi un discorso.





Imponente la sua opera letteraria quanto leggendaria la sua figura, figura centrale per l’ebraismo mondiale,vengono attribuiti a lui prodigi e miracoli: fu talmudista,esegeta,ritualista,cabbalista,letterato e molto altro ancora.





Annota ancora Rav A.S. Toaff (z.l.) : “alla sua tomba,che porta incisa una magnifica epigrafe del suo discepolo Eliezer Accoen,molti si recano in pellegrinaggio,specialmente nei giorni penitenziali”.





Le sue spoglie mortali, ormai da diversi decenni, riposano in terra d’Israele ma è impossibile separare la sua storia da quella della Livorno ebraica e non solo.

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