Come previsto più che la presentazione di un libro di poesie quello di
oggi, sotto l'affollato tendone nel giardino del Museo Ebraico di via
Micali, è stato un modo per far conoscere, in qualche modo rivivere,
Jonathan Brogna un giovane livornese tragicamente scomparso or sono
alcuni anni e figlio di quel Massimo che, ormai da tempo, è ben noto a
tutta la Comunità Ebraica livornese con la quale collabora.
Gli appunti del giovane ragazzo , affidati alla carta come si addice ad
un poeta classico,dopo aver costituito un ricordo, un legame, molto
forte per la sua famiglia e pochi intimi, sono stati ora pubblicati
(per i tipi di Belforte Editore) realizzando quel progetto che l'autore
stesso, certo inconsapevole di scrivere una sorta di prefazione al suo
lavoro uscito pggi postumo,ha sempre coltivato .
Un'iniziativa semplice,sobria. estremamente partecipata ed a
tratti,naturalmente, commovente quella svoltasi oggi.
Ad introdurre il pomeriggio Gadi Polacco, Consigliere con delega alla
cultura della Comunità Ebraica, alternatosi poi con Guido Guastalla
(Belforte Editori), Silvia Ottolenghi Bedarida, Vicepresidente della
Comunità e Presidente ADEI,e Franco Ruberti al quale è toccato il
difficile ma basilare intervento di ricordo di questo ragazzo
prematuramente scomparso, nel 2001 a soli 23 anni, a causa di un incidente.
In un silenzio che parlava come tante parole non avrebbero potuto babbo
Massimo ,i famigliari,i molti parenti ed amici , con un ricordo alla
fine dello zio del ragazzo.
L'obbiettivo è stato quindi raggiunto, con il convinto e partecipato
apporto di Massimo, dei suoi congiunti e di un amico in particolare,
Pietro Cannavò.
Tanti i presenti, tra questi David Novelli Consigliere della Comunità
Ebraica, tanti quelli che avrebbero voluto esserci ma non hanno potuto.
Il volume, grazie al quale ora tutti conosciamo Jonathan, è reperibile
presso Belforte Editori
www.livornoebraica.org
Foto di David Novelli
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