domenica 13 febbraio 2011

Livorno "complice del regime sionista"

I livornesi l'hanno saputo sabato 13 febbraio quando,nel pomeriggio, uno
sparuto e stanco corteo dei "boicottatori" vari antisraeliani,per lo più
giunti appositamente da foravia, ha attraversato le vie del centro per
sua sfortuna incrociando "Choccolandia 2011", kermesse dei Maestri
cioccolatai : "Livorno è complice del regime sionista", recitava un
volantino in nostalgico stile retrò.
Da tempo immemorabile,infatti,il porto labronico è reo, per i
"boicottatori", di lavorare con la compagnia israeliana ZIM,leader nel
settore del trasporto marittimo che scalerebbe le banchine livornesi con
"decine" di navi al mese ("magari", si commentava in ambito portuale,,,).
Se è indubbiamente vero che ZIM sia fortunatamente uno dei principali
clienti del porto di Livorno,seppur con molte meno navi di quelle
contate con grande fantasia dagli estensori del volantino,addirittura
Rifondazione Comunista spiega in un suo comunicato propedeutico al
corteo che la storia della compagnia di navigazione "è all'origine
stessa dello Stato di Israele",archiviando quindi fatti e personaggi ai
quali,parrebbe di capire,incautamente viene attribuita l'impresa.
A completare il materiale (dis)informativo anche un'ardita analisi delle
colpe del sionismo e d'Israele,in sintesi tutte quelle immaginabili (a
parte il maltempo,non citato forse per mancanza di spazio) : tra le
varie,il sionismo "è insieme una potente arma culturale,una lobbie
economico finanziaria,un centro di potere politico militare" che crea
dittature, "opera in tutto il mondo ,coi suoi servizi
segreti,affiancando la CIA..", "ha appoggiato i regimi fascisti del
Centro America",e così via farneticando.
Potrebbe esserci però del vero, ovviamente ironizzando,circa la
recidività di Livorno nell'essere complice del sionismo : anche le
autorità fasciste,sulla base della stessa teoria del "complotto" che ha
prodotto nei secoli i peggiori libelli antisemiti,teneva d'occhio i
pericolosi sionisti che si riunivano in città e,addirittura dietro
sollecitazione diretta del PNF centrale, incaricò tre imbarazzati
poliziotti (lo si evince dal rapporto stilato) di indagare
sull'attività eversiva che veniva compiuta (la fantasia sembra essere
caratteristica delle visioni estremistiche) nei sotterranei del
Tempio,ove si sospettava fortemente che venisse battuta moneta falsa a
scopo di colpire il regime e così via dicendo.
Anche sabato,riferiscono alcuni osservatori,un drappellino di
"boicottatori" avrebbe espresso delusione per il fatto che la Sinagoga
apparisse chiusa e,più che altro,fosse invece evidente una discreta ma
concretamente dissuasiva presenza delle forze dell'ordine (forse
volevano raccogliersi in preghiera...).
E pensare che nel corteo vi erano,probabilmente, iscritti o discendenti
di iscritti del PCI imperante a Livorno per decenni,ben viva l'URSS,
partito che nei primi anni Sessanta del secolo scorso dette vita al
primo gamellaggio tra una città italiana,Livorno appunto,ed una dell'
"entità sionista" (Bat Yam) : potenza del complotto sionista.....

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